La Madre ci dice come dobbiamo amare, Lei che ne ha fatto l’esperienza...

(M. Elvira eam e M. Graziella eam)

 

La misura dell’amore a Dio non è data dall’aver fatto quello che dovevamo fare (osservare la Legge, non fare peccati, rispettare le norme, ecc.) ma dall’amore che spinge l’uomo a scoprire e condividere i desideri e i sentimenti di Dio; Madre Speranza chiama questo atteggiamento: tendere alla santità. L’esperienza che Lei ha vissuto nella sua persona sembra essere dominata dalla convinzione che gli anni della nostra vita ci sono concessi come occasione da sfruttare, minuto per minuto, per dar gloria a Dio; solo in questo modo l’uomo realizza anche la sua felicità più completa.

"Gesù... ha un amore tanto grande alle anime! ... da noi esige solo l’amore" (El pan 5, 73).

"Quando Gesù trova un’anima disposta al sacrificio, Lui stesso le va incontro e l’accoglie perché lo segua nel reale cammino della croce. Gesù non l’abbandona, anzi, mette nel più profondo delle sua anima..." (El pan 2, 104).

"Io credo che l’essere religiosa consista nello stare unita a Gesù con una continua mortificazione di se stessa in tutte le cose, solo per arrivare a non vivere più che per Lui..." (El pan 52, 50).

"Sarebbe mio desiderio e mia allegria vedervi correre nel cammino della vita religiosa ormai libere dal "io" e staccate e indipendenti da qualunque cosa non sia Gesù e la Sua volontà..." (El pan 2, 105).

"L’amore che il buon Gesù ci offre è molto esigente, proprio perché è infinitamente generoso e per questo non sopporta che noi Gli neghiamo la unica cosa che ci chiede, in cambio di tutto quello che ha fatto per noi; ...che cosa è quello che ci chiede? amore e sacrificio..." (El pan 2, 18-19).

"Dobbiamo impegnarci ad amare sul serio il buon Gesù e non sarebbe giusto dimenticare fino a che punto Lui ci ha amato e quanto Lui si aspetta da noi una risposta di amore..." (El pan 2, 132).

Nella misura che ci svuoteremo di noi stessi faremo posto nel nostro cuore a Dio.

"Chi vuol venire dietro di Me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". "La nostra mortificazione fondamentale deve consistere nella rinuncia a noi stesse..." (Cost.art.n.79).

"Sono molte le anime che vorrebbero darsi a Dio... ma quando intravedono le rinunce necessarie per conseguire tale unione... allora si tirano indietro..." (El pan 5, 57).

"Ricordiamoci bene questa grande verità: un’anima consacrata al servizio di Gesù si deve sforzare per perpetuare sulla terra gli stessi Suoi sacrifici in qualità di vittima immolata... al sacrificio deve unire un grande amore... lasciarsi umiliare come il chicco di grano che, per dar vita ad altri chicchi di grano, si lascia nascondere sotto la terra, per marcire e morire..." (El pan 2, 34).

"Ma la grande carità e il grande amore del buon Gesù non può permettere che questa soffra da sola... Lui non la lascia neanche per un momento e, soprattutto nelle difficoltà più grandi, la assiste con la Sua grazia ed è per lei la sua difesa, la sua protezione, la sua forza e il suo tutto..." (El pan 2, 97).

"È tanto il piacere che si prova fino a quando si rimane come vittima sulla mensa dell’altare per essere consumata dall’amore. Una vittima fa esperienza di gioie segrete..." (El pan 2, 98).

"Alcune anime debbono fare sforzi eroici per conservare certe virtù però Gesù che le vede le aiuterà con la sua grazia" (El pan 5, 73).

"Dobbiamo cercare di vedere sempre, in tutte le cose, la volontà di Dio ed il mezzo per identificarci con il suo volere divino... Se facciamo questo, le cose di questa terra non saranno causa di sofferenza... in tutto vedremo la volontà di Gesù, portatrice di bene; Lui desidera la nostra felicità e ce la ottiene sia attraverso quanto permette che attraverso le divine disposizioni" (El pan 2, 110).

"Figlie mie, amiamo la tribolazione, questa ci otterrà abbondanti grazie" (El pan 5, 3).