L’atteggiamento del popolo contro Gesù impaurì Pilato e l’indusse ad una assurda risoluzione: "Io non ho trovato in lui nessuna colpa. Castigatolo quindi, lo lascerò libero". E Pilato comandò di flagellare Gesù.

La pena della flagellazione, presso i romani, era fra i più crudeli trattamenti con i quali si punivano i delinquenti. I giudei percuotevano con le verghe; i romani scarnificavano con flagelli, e le direttive che si davano ai carnefici fanno raccapricciare.

La flagellazione era l’orribile preludio della morte. Da parte dei giudei i colpi non potevano essere più di trentanove, mentre per i romani i colpi non si contavano. Le sferze dei flagelli che portavano in cima pezzi di osso, di piombo, o di altra materia, laceravano le carni fino a scoprire le ossa, e chi non moriva sotto i colpi restava inabilitato per tutta la vita.

Non si può pensare che la flagellazione di Gesù sia stata eseguita in forma più umana perché doveva risultare come un prezzo di compromesso che si doveva pagare ai giudei, ed era necessario che lasciasse talmente malridotto il Salvatore, che essi nel rabbioso odio che nutrivano contro di lui potessero sentirsi soddisfatti.

Vieni a gettarti ai piedi del tuo Dio e Signore flagellato anche per causa tua, e per la tua salvezza. Implora con cuore contrito il perdono se anche tu ti senti responsabile, per la tua sfrenata concupiscenza, di questo orribile tormento di Gesù, e chiedi la grazia di una fedeltà che non venga meno mai più.

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005