Gesù non muore come uno qualunque dei figli di Adamo che vengono meno, poveri peccatori, con debolezza e fragilità dopo una lunga manifesta agonia. Egli muore di propria volontà: "Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo".

Ache per te giungerà l’ultima ora. La tua morte non costituirà nessun avvenimento storico negli annali del mondo. Ma per te sarà questo il momento più importante di tutta la tua vita. Quando giungerà la tua ora non lo so; tutti sappiamo però che, come i fiumi nascono dai monti, così le grazie scaturiscono dalla croce. Pertanto la grazia di avere una morte felice, l’ultima e la più grande di tutte le grazie, ci può venire soltanto dalla croce.

Quanto fu dura la passione del buon Gesù, altrettanto dolce e soave fu la sua morte: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Temi tu la morte? Ebbene, è in tuo potere renderla soave e beata. Impara dal tuo divino Maestro la suprema arte di morire e così in quel momento gli potrai dire con fiducioso abbandono: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito".

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005