Il figlio prodigo

Dio è Padre. Un Padre buono che dimentica l’ingratitudine degli uomini suoi figli. E’ un Padre misericordioso: sa attendere quel figlio che, dopo aver dissipato ogni sostanza ed aver vissuto da dissoluto, fa ritorno a casa.

Il suo cuore trabocca di gioia, vedendolo da lontano gli corre incontro, gli getta le braccia al collo, non lo lascia finire di parlare che subito ordina ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".

 

Il padre accolse il figlio prodigo con gioia incontenibile; quando ancora era lontano, il padre vide il figlio e, mosso a compassione, corse verso di lui, gli si gettò al collo e lo baciò. Dio previene il peccatore pentito, abbracciandolo con amore appena questi va verso di Lui; senza rinfacciargli i suoi errori, lo colma di grazie e di doni. (ME p. 139)

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005