Mercoledi 24 Aprile 2002 AVVENIRE

UMBRIA È venerabile la fondatrice della "Famiglia dell'Amore Misericordioso", conosciuta da Wojtyla

Madre Speranza,
dalla Spagna a Collevalenza

Marina Berardi

Fra i venerabili ce n'è uno che Giovanni Paolo II ha conosciuto di persona: è Madre Speranza, di natali spagnoli, italiana d'adozione, che accolse Papa Wojtyla al santuario umbro di Collevalenza il 22 novembre 1981. Una giornata indimenticabile.

Madre Speranza - al secolo María Josefa Alhama Valera -, primogenita di 9 fratelli, nacque il 30 settembre 1893 a Santomera, nel sud della Spagna, in una famiglia molto povera. Attorno ai sette anni fu affidata al parroco; in cambio di piccoli servizi le due sorelle del sacerdote s'incaricarono di darle un'istruzione. Lì rimase fino al 15 ottobre 1914, quando partì per farsi religiosa.

Entrò nel convento di clausura delle Figlie del Calvario. Nel 1921 l'istituto si aggregò alle Claretiane, dove Madre Speranza rimase fino al 6 dicembre 1930, quando ne uscì per fondare una nuova opera. Nella povertà più assoluta, la notte di Natale del 1930, diede inizio alle Ancelle dell'Amore Misericordioso che nel 1940 contavano già una decina di case. Nel maggio 1936 Madre Speranza venne a Roma dove prese in affitto una casa in una delle zone più povere. Gli anni successivi, pur sofferti, videro sorgere nuove fondazioni. Nel 1950, Anno Santo, le suore seppero accogliere a Roma oltre cinquecento pellegrini al giorno. Il 15 agosto 1951 a Roma Madre Speranza diede vita alla Congregazione dei Figli dell'Amore Misericordioso, con la missione di annunciare l'Amore Misericordioso e di aiutare il clero diocesano.

Il 18 agosto 1951 Madre Speranza si era già trasferita a Collevalenza, piccolo paese dell'Umbria, per aprire una comunità di Ancelle e la prima comunità dei Figli dell'Amore Misericordioso. Diede così inizio a una nuova ed originale forma di vita religiosa, la Famiglia dell'Amore Misericordioso: fratelli e sorelle, figli della stessa madre, che, in sei distinte modalità d'appartenenza vivono lo stesso carisma e hanno il compito di annunciare l'Amore Misericordioso, aiutandosi nella reciproca santificazione. Da questo momento Collevalenza diventò il centro di un annuncio che Figli ed Ancelle porteranno anche in Spagna, Italia, Germania, Brasile, Bolivia, Romania, India, Messico e Cuba. Madre Speranza dagli anni '50 cominciò la costruzione del Santuario dell'Amore Misericordioso (nel 1982 riconosciuto quale "basilica minore"). Lì "consumò" la sua vita. Madre Speranza morì l'8 febbraio 1983, a circa 90 anni. La sua salma è tumulata nella cripta del Santuario.

Il 24 aprile 1988 fu aperto nella diocesi di Orvieto-Todi il processo di beatificazione. La fase diocesana si concluse in quasi due anni. Il 23 aprile 2002 la Chiesa ha dichiarato venerabile Madre Speranza.