DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

Voce del Santuario

Febbraio 2000

 

 

 

 

 

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Il Papa in Terra Santa e la Pasqua Giubilare

“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perchè noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio” (2Cor 5,20-21).
E’ un parola di S. Paolo che la Chiesa ripropone all’inizio della quaresima. Ed ancora: “Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti, e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perchè egli è misericordioso e benigno” (Gioele 2,12-13). A nome di Dio il profeta Gioele chiama tutto il popolo alla penitenza e alla conversione. Al digiuno. Già, cos’è?
“Il Giubileo è il tempo di grazia in cui siamo invitati ad aprirci in maniera particolare alla misericordia del Padre, che nel Figlio si è chinato sull’uomo... All’uomo di oggi, stanco di mediocrità e di false illusioni, è offerta così la possibilità di intraprendere la via di una vita in pienezza. In tale contesto, la Quaresima dell’Anno Santo 2000 costituisce per eccellenza “il momento favorevole, il giorno della salvezza” (2Cor 6,2), l’occasione particolarmente propizia per “lasciarsi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20)” (Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima del 2000).
La “voce del Santuario” vuol gridare l’Amore Misericordioso che chiama.
Come vivere la Quaresima?
Risponde Gesù: prega il Padre nel segreto, vivi la carità senza suonare la tromba, digiuna senza assumere l’aria malinconica. La conversione cristiana è concentrata su questo trinomio: preghiera, carità, digiuno.
“Signore donaci il coraggio di prenderci tempi lunghi di preghiera fatta col cuore di figli; infondi in noi la tua ardente carità divina che è lo Spirito Santo e che si traduce nelle opere di misericordia; insegnaci il gusto dell’ordine e della pulizia spirituale che è liberazione dai nostri vizi, dalle dipendenze malsane, dalle ripetizioni insensate, dalle concessioni facili all’egoismo, dal soddisfare le tentazioni dell’avere, del potere, del piacere, insomma dalla vita banale”.
Fratelli ce li ricordiamo i vizi capitali, le virtù cardinali, morali e teologali? E’ proprio il caso di rivedercele perché qui ci giochiamo la nostra libertà, la nostra reale maturità, la dignità “regale” del cristiano.
Il Papa ci invita a chiedere perdono a Dio e agli uomini. “Come successore di Pietro, chiedo che in questo anno di misericordia la Chiesa, forte della santità che riceve dal suo Signore, si inginocchi dinanzi a Dio ed implori il perdono per i peccati passati e presenti dei suoi figli. Tutti hanno peccato e nessuno può dirsi giusto dinanzi a Dio (cf 1Re 8,46). Si ripeta senza timore: “Abbiamo peccato” (Ger 3,25), ma sia mantenuta viva la certezza che “laddove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5,20)” (IM, n 11).
Che bello una chiesa in ginocchio, una famiglia e una comunità che si riconciliano, chiedendo perdono l’uno all’altro! Forse è gioia più grande! Senza perdono non c’è pace. Se Lui ci perdona, perchè non dovremmo perdonarci?
Commovente il fatto che il Papa continui a chiedere perdono a tutta l’umanità per i peccati della chiesa e dei cristiani, specialmente lo scandalo delle divisioni, dell’uso della violenza, del non rispetto dell’uomo. E chi non trovasse peccati di cui chiedere perdono, rilegga attentamente i dieci comandamenti, le beatitudini, il Catechismo degli Adulti ai nn 925-951 o il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn 1846-1876. “Anche noi, figli della Chiesa, abbiamo peccato e alla Sposa di Cristo è stato impedito di risplendere in tutta la bellezza del suo volto. Il nostro peccato ha ostacolato l’azione dello Spirito nel cuore di tante persone. La nostra poca fede ha fatto cadere nell’indifferenza e allontanato molti da un autentico incontro con Cristo” (IM, n 11). Questo è coraggio della verità. Da qui comincia la messa a punto delle singole persone, delle famiglie, delle comunità, dei paesi e della società. È questa la Pasqua di Gesù, la risurrezione, la vita nuova nell’amore!

Famiglia dell’Amore Misericordioso

Dal 9 all’11 di febbraio un centinaio di EAM e di FAM hanno celebrato il Giubileo. È stato un momento di grazia, di gioia, di fraternità. Il giorno 9 all’insegna del ringraziamento abbiamo rivisitato il cammino storico della Famiglia: dal Giubileo del 1950 al Giubileo del 2000. “Abbiamo contemplato ciò che il Signore ha operato con noi e l’abbiamo ringraziato con tutta la voce” (cf Tob 13,7).
Il giorno 10 abbiamo riflettuto sull’autenticità del nostro amore fraterno e sull’accoglienza dei bisognosi. Quindi, riconoscendo i nostri peccati, abbiamo celebrato la liturgia delle acque e penitenziale. Alla sera abbiamo goduto un bel momento di festa organizzato dalle novizie.
Il giorno 11 abbiamo concluso il giubileo a Roma nelle Basiliche di S. Maria Maggiore e S. Paolo.
Così ci siamo incoraggiati a vivere ancora meglio nello spirito di santità testimoniato dalla nostra Madre.

Il giorno 19 febbraio a Spinaceto il nostro confratello Sante Pessot, che tutti conoscerete, è diventato Diacono per l’imposizione delle mani di S. Ecc. Mons Rino Fisichella, Vescovo Ausiliare di Roma. Come non piangere di gioia? Grazie, Signore e fa che Sante sia servo del tuo Amore per sempre!

Purtroppo è arrivato anche il dolore. È morto prima il signor Mario, fratello di P. Vittorio, ancora relativamente giovane, il giorno 29 gennaio. E poi il signor Augusto, il papà di P. Carlo il 20 febbraio. Ci siamo stretti nella preghiera e nell’affetto fraterno, cercando di condividere la loro grave sofferenza. Il conforto più grande è sicuramente la bella testimonianza umana e cristiana che queste persone semplici hanno lasciato alle loro famiglie, nonché l’esempio ammirevole che i familiari hanno dato nell’assistere con ogni cura la persona cara nel momento più difficile.

Dovremmo pregare il Signore perchè dia forza e salute a P. Arsenio che sta avvertendo il peso degli anni e soprattutto le conseguenze di una disponibilità totale, specialmente al confessionale, dove resisteva bene, fino a poco tempo fa, anche dieci ore al giorno! Ai pellegrini che spesso chiedono “dov’è P. Arsenio?”, diciamo di ricordarlo nella preghiera.
Preghiamo anche per Don Michele Miano, l’infaticabile organizzatore di pellegrinaggi. Ha avuto problemi al cuore prima e alla circolazione poi. Per lui ed anche per altri sacerdoti malati, chiediamo la piena guarigione.

Sacerdoti

Nei giorni 28-29 febbraio sono stati qui nella nostra comunità P. Angelo, P. Alessandro, P. Salvatore e tre giovani di Caltanissetta. A loro si è unito P. Ciro della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Sono in atto, grazie a Dio, nuove adesioni alla nostra Famiglia religiosa che ha proprio come scopo prioritario l’aiuto ai sacerdoti.
Voglio ricordare il Giubileo della nostra diocesi. E’ stato celebrato il 27 gennaio nella Basilica di Bolsena, il 24 febbraio nella Concattedrale di Todi, il 30 marzo si farà nella cattedrale di Orvieto e l’11 maggio nella Basilica dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. Sono momenti di grande gioia, di fraternità presbiterale, di preghiera, tanto importanti, soprattutto in questo tempo nel quale, come spesso dice il nostro Vescovo, i sacerdoti sono pochi, soli, anziani e con molto lavoro.
Il Signore mandi nuovi operai!
È stato gradito l’incontro dei Vescovi e sacerdoti umbri convenuti qui a Collevalenza il 2 marzo per approfondire il tema dellindulgenza. S.Ecc. Mons. Agostino Superbo, Assistente Generale dell’Azione Cattolica, ha guidato magistralmente la riflessione. Ai nostri lettori vorrei raccomandare due libretti di facile consultazione: Il dono dell’indulgenza, a cura del Comitato Nazionale per il Grande Giubileo del 2000, ed Paoline; L’indulgenza nella “Incarnationis mysterium”, a cura del Comitato Centrale Grande Giubileo dell’anno 2000, Città del Vaticano.
Che ognuno approfitti davvero della grazia del Giubileo e accolga in maniera sempre più attenta e grata la misericordia di Gesù.

Pellegrinaggi

Fra i diversi gruppi provenienti da Imola, Verona, Forlì, Monreale, (PA), Siracusa, voglio evidenziarne alcuni.
Un centinaio di Diaconi Permanenti di varie nazionalità, insieme a una Delegazione Luterana Scandinava, hanno voluto celebrare i Vespri del Lunedì 21 febbraio. Il giorno prima avevano partecipato al Giubileo dei Diaconi a Roma.
Circa 150 giovani della diocesi di Orvieto-Todi hanno celebrato con molto entusiasmo il Giubileo al Santuario, sabato 12 febbraio. Ci sono stati canti, testimonianze, pellegrinaggio, confessioni in un clima di preghiera e di festa.
Nello stesso giorno un gruppo di sacerdoti e religiose dell’Oasi Perfetta Letizia di Cotignola (RA) ha visitato il Santuario, partecipato alla Liturgia delle acque, alla S. Messa. Era con loro anche la nostra carissima Sr. Gabriella Fabbri. A lei e a quelli dell’Oasi auguriamo fraternamente una piena ripresa della loro salute.
Sabato 26 febbraio un gruppo di Latina (guidato da Maria Soncin) e un altro da Cerea (guidato dal signor Francesco) hanno partecipato esemplarmente a tutte le celebrazioni. Così pure il gruppo di Verona (guidato dal signor Francesco e animato da due sacerdoti), arrivato qui il 24.
Domenica 27, non preannunciati, ma non meno graditi, hanno fatto visita gli Scouts di Montalto di Castro, un gruppo di giovani di S. Agata dei Goti, un altro di Fano e di Empoli.

A noi sembra che col nuovo Centro Informazioni le cose vadano ancora meglio: c’è la possibilità di poter offrire un servizio più organizzato e speriamo più gradito. Naturalmente accettiamo volentieri osservazioni per migliorare. Soprattutto chiediamo consiglio ai sacerdoti e ai capigruppo.

Proprio per questo, già da tre anni, funziona l’Associazione del Volontariato per il Santuario dell’Amore Misericordioso. Nei giorni 25-27 febbraio, guidati dal responsabile, P. Aurelio Del Prado, si è tenuto qui a Collevalenza un importante incontro di formazione. Vi hanno partecipato circa 70 volontari. Dopo aver riflettuto sul Giubileo, anno di misericordia, vi è stato il momento della formazione specifica nel servizio scelto (guida al Santuario, aiuto alle Piscine, accoglienza dei Pellegrini, ecc.); infine la presentazione del Regolamento dell’Associazione. Cari amici, grazie di cuore per la vostra generosa collaborazione: L’Amore misericordioso vi ricompensi!

Prossime solennità

Concludo invitando tutti a vivere bene due prossime solennità: quella di S. Giuseppe, trasferita quest’anno al 20 marzo, e il 25 quella dell’Annunciazione del Signore.
S. Giuseppe è il protettore della Chiesa Universale ed anche della nostra Famiglia religiosa. È padre “sui generis”, che ha dato esempio di fede silenziosa, obbedienza pronta e umile laboriosità, virtù oggi abbastanza richieste.

L’Annunciazione ricorda l’Evento più importante della storia: esattamente 2000 anni fa Dio, proprio Dio, si è fatto carne nel seno di Maria, come ogni uomo. Una nostra sorella, molto giovane e bellissima, ha accolto Dio nel suo grembo. Canta il Prefazio del 25 marzo: “...All’annuncio dell’angelo la Vergine accolse nella fede la tua parola, e per l’azione misteriosa dello Spirito Santo concepì e con ineffabile amore portò in grembo il primogenito dell’umanità nuova, che doveva compiere le promesse d’Israele e rivelarsi al mondo come il Salvatore atteso dalle genti”.
In fondo alla Cripta si può leggere la seguente espressione di Madre Speranza: “Nel compiersi dell’Incarnazione fu grande la gioia: quella del Padre per averci donato il Figlio, quella del Figlio nel vedersi fatto uomo, quella dello Spirito Santo nell’aver realizzato la più grande opera d’amore, quella della S. Vergine nel vedersi innalzata alla dignità di madre di Dio”.

Foto di gruppo
da Isolalta (VR) da Cortona (AR) da Sommacampagna e Isola della Scala (VR)

 

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ultimo aggionamento 13 giugno, 2009