DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

Voce del Santuario

Gennaio 2001

 

 

 

 

 

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"Prendere il largo"

“All’inizio del nuovo millennio, mentre si chiude il Grande Giubileo in cui abbiamo celebrato i duemila anni della nascita di Gesù e un nuovo tratto di cammino si apre per la Chiesa, riecheggiano nel nostro cuore le parole con cui un giorno Gesù, dopo aver parlato alle folle dalla barca di Simone, invitò l’Apostolo a “prendere il largo” per la pesca: “Duc in altum” (Lc 5, 4). Pietro e i primi compagni si fidarono della parola di Cristo, e gettarono le reti. “E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci” (Lc 5, 6)”.

Con queste ispirate parole Giovanni Paolo II inizia la sua ultima Lettera Apostolica dal titolo Novo Millennio Ineunte, firmata il giorno della chiusura del Grande Giubileo, il 6 gennaio 2001, Epifania di Gesù.
La Provvidenza ha voluto che questo Papa guidasse la Chiesa in questo grande passaggio epocale, dal secondo al terzo millennio cristiano. E lui ha invitato tutti a fissare lo sguardo sul volto di Gesù e con Lui ritornare al Padre. “Nell’anno giubilare “un fiume d’acqua viva dal trono di Dio e dell’Agnello” (cfr. Ap 22, 1) si è riversata sulla Chiesa. “È l’acqua dello Spirito che disseta e rinnova (cfr. Gv 4, 14). È l’amore misericordioso del Padre che, in Cristo, ci è stato ancora una volta svelato e donato. Al termine di quest’anno possiamo ripetere, con rinnovata esultanza, l’antica parola della gratitudine: “Celebrate il Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia” (Sal 118, 1)” (NMI, n. 1).

Motivo di gratitudine, ma anche di verifica del nostro fervore, della nostra tensione alla santità evangelica. “Ora dobbiamo guardare avanti, dobbiamo “prendere il largo”… Le esperienze vissute devono suscitare in noi un dinamismo nuovo” (NMI, n. 15).
Come? Mantenendo fisso lo sguardo su Gesù, contemplando il suo volto, rimeditando il Vangelo. Il Figlio di Dio rivela il volto autentico dell’uomo. Gesù è l’uomo nuovo (cfr. Ef 4, 24) che ci fa superare le contraddizioni e le distorsioni, ci offre nello Spirito la possibilità di vivere come Lui, da veri figli di Dio. Il cristiano può dire: “Per me il vivere è Cristo” (Fil 1, 21). Questa profonda comunione con Gesù nella Chiesa è il fondamento della santità. Per cui “sarebbe un controsenso accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica minimalistica e di una religiosità superficiale” (NMI, n. 31).
Santità che si traduce nel vivere il nuovo comandamento di Gesù: “Amatevi come io vi ho amati” (Gv 13, 34). È questo il contrassegno del discepolo di Gesù. “È l’ora di una nuova “fantasia della carità”, che si dispieghi non tanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, ma nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre così che il gesto di aiuto sia sentito non come obolo umiliante, ma come fraterna condivisione” (NMI, n. 50).

Conclude il Papa: “Andiamo avanti con speranza! Un nuovo millennio si apre davanti alla Chiesa come oceano vasto in cui avventurarsi, contando sull’aiuto di Cristo… Il pellegrinaggio giubilare ha come sgranchito le nostre gambe per il cammino che ci attende” (NMI, n. 58 ss.).

Sono indicazioni che il Santuario intende far sue, anche perché le sente parte del proprio carisma, incentrato nell’icona di Gesù Crocifisso, dal volto che esprime l’Amore Misericordioso più forte del male del mondo. Un Gesù che continuamente intercede per noi, si dona come pane, ci propone di amarci come Lui ci ha amato. E tutto questo fonda la speranza di una vita santa.

L'Itinerario Amore Misericordioso Eucaristico

Domenica 7 gennaio alle ore 17:30 il nostro Vescovo, Mons. Decio Lucio Grandoni, ha presieduto la Messa conclusiva dell’anno giubilare al Santuario. Dinanzi alla gente che riempiva la Basilica, ha detto che l’itinerario amore misericordioso eucaristico resta più che mai spalancato. Incoraggiati dall’esperienza giubilare, dopo aver cantato il Magnificat per la Grazia del Giubileo, continuiamo con rinnovato vigore il nostro cammino nella sequela di Gesù con la Chiesa.
Un bilancio, come dicevamo nel mese scorso, molto positivo. Riprendendo un’immagine del Card. Etchegaray, possiamo pensare a un trittico: al centro Gesù Amore Misericordioso, da un lato la folla di gente assetata che è venuta ad attingere l’acqua della misericordia e dall’altro lato il futuro di speranza che il Santuario vuole indicare per il terzo millennio.

Abbiamo fatto cenno al nostro Vescovo diocesano. Vi chiediamo una preghiera perché ha dovuto affrontare una brutta operazione chirurgica. Possa recuperare presto piena salute per continuare il suo Ministero come Pastore della Chiesa Particolare di Orvieto-Todi.

“Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14, 6)

È stato questo il tema della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio). Ancora perdura lo scandalo della divisione, uno dei peccati gravi di cui Giovanni Polo II ha chiesto pubblicamente perdono il 12 marzo 2000.
Il Santuario che ha come centro il Crocifisso dell’Amore Misericordioso, è luogo ecumenico per eccellenza, perché Lui è la Via, la Verità e la Vita. L’ha detto Mons. Elio Bromuri, delegato regionale per l’Ecumenismo e il Dialogo, partecipando insieme al Pastore Valdese Archimede Bertolino, alla Liturgia della Parola del 25 gennaio. Presiedeva il carissimo Mons. Giovanni Bianchi che con l’esperienza e l’autorità di Vescovo, ma anche con spirito di amicizia e fraternità, è sempre pronto a servire. È stato un momento molto suggestivo. Le nostre comunità hanno partecipato con sentimenti di viva commozione, invocando l’unità chiesta da Gesù.
Abbiamo ascoltato le calde e suadenti parole del Pastore Valdese che, dopo aver evocato le divisioni storiche, affermava convinto: “Abbiamo iniziato un cammino irreversibile, anche se si va avanti a piccolissimi passi e talvolta ci si ferma. Cristo è la via, l’unica via che conduce al Padre, è la verità nelle tenebre, la vita nella morte”.

Domenica 21 gennaio, alle ore 11, abbiamo avuto la grande gioia di partecipare alla concelebrazione presieduta da Sua Beatitudine il Card. Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. È il Patriarca di Antiochia di Siria, dove per la prima volta i discepoli di Gesù si chiamarono cristiani. Ci ha edificato per la sua umiltà, per la sua intelligenza (parla correttamente molte lingue, tra cui l’aramaico, la lingua di Gesù), per la sua testimonianza cristiana, soprattutto ecumenica. Pubblichiamo in questa rivista la sua Omelia in cui incoraggiava a sostenere la causa dell’unità dei cristiani.
Proprio quella domenica e a quell’ora, il Santo Padre lo promuoveva cardinale, assieme ad altri 36 prelati. Gli abbiamo augurato di ritornare a Collevalenza, anche… da Papa.
Ai nuovi cardinali auguriamo di essere vicini al Santo Padre e al popolo di Dio per animare il rinnovamento della Chiesa.

Alcuni ringraziamenti

Un notevole contributo alla buona riuscita dell’Anno Santo, è venuto dall’Associazione Volontariato Santuario Amore Misericordioso. È già in atto uno Statuto. La generosa disponibilità di alcune decine di laici motivati e formati nella nostra spiritualità, consente e favorisce il buon funzionamento di importanti servizi come l’immersione nelle piscine, la guida al Santuario, l’accoglienza alla Casa del Pellegrino. Come non ringraziare loro e quanti li stanno aiutando nella formazione? A loro chiediamo di continuare. Al Signore chiediamo di ricompensare con le sue grazie.

Un grazie particolare ai capi gruppo che con molto sacrificio hanno portato i pellegrini al Santuario. Dopo averli incontrati ai primi di dicembre, ho scritto loro gli auguri per il Natale e ho chiesto di continuare con amore il loro prezioso servizio. Se qualcuno avesse bisogno di informazione o aiuto particolare per iniziare o continuare come capo gruppo ce lo faccia sapere. Da parte nostra vi incoraggiamo. Il Santuario e la gente hanno bisogno di voi.

Domenica 14 gennaio sono venuti i volontari della Protezione Civile che si sono messi a disposizione per aiutarci durante l’anno giubilare. Li abbiamo cordialmente ringraziati per quanto hanno fatto sia all’esterno del Santuario (accoglienza, parcheggi), sia all’interno (assistenza, ordine). L’Amore Misericordioso, da loro servito gratuitamente, li ricompensi, anche perché l’hanno fatto molto bene con lo spirito giusto. E pensare che alcuni avevano e hanno un bella famiglia da badare! Purtroppo non ha potuto essere presente il Responsabile Cav. Alfredo Frescura, al quale va un grazie particolare.
Dopo aver partecipato alla Messa delle 17:30, vi è stato un incontro in cui tutti hanno comunicato la loro gioia per questo servizio, fino al punto di ringraziare noi! Abbiamo concluso l’incontro nello spirito di una bella amicizia.

I pellegrini

Nel mese di gennaio sono diminuiti sia perché la stagione non favorisce, sia perché la casa del Pellegrino è chiusa. In compenso abbiamo la presenza di singole persone, famiglie, piccoli gruppi che vengono per pregare, confessarsi, chiedere dei consigli.
Voglio ricordare, per esempio, dei malati, per lo più giovani, che vengono qui a implorare la guarigione e insieme la fortificazione della fede. Per alcuni di loro era la prima volta ed erano accompagnati da altri colleghi e amici malati che hanno già trovato aiuto e conforto prendendo l’acqua del Santuario e facendo l’immersione nelle Piscine.
È venuto espressamente dalla Spagna, da Santomera, paese d’origine della nostra Madre, il signor Francisco Tornel, Coordinatore del Gruppo dei Laici dell’Amore Misericordioso di Santomera, che dieci anni fa era guarito da un brutto male ed ora ha avuto una ricaduta.
Altre persone da Foiano della Chiana.

È evidente che questo è un grande servizio del Santuario, sulla scia della testimonianza della nostra Madre.
Quando questi malati gravi se ne vanno sereni, rimaniamo profondamente commossi, come quando si vede piangere di gioia chi da lunghi anni è stato lontano dal Signore. Talvolta la malattia è motivo di avvicinamento al Signore, che vuol richiamare i suoi figli anche con la sofferenza.
Un centinaio di pellegrini della parrocchia di S. Brizio (Spoleto) guidati dal parroco Don Ernesto, sono venuti in pellegrinaggio domenica 21. Con devozione hanno partecipato alla liturgia Penitenziale e Eucaristica. Poi hanno concluso con la Via Crucis. Sono ripartiti contenti.

Giovedì 25 gennaio, un gruppo di 30 cappuccini della Toscana ha voluto trascorrere qualche ora al Santuario: celebrando l’Eucaristia, visitando, ascoltando una riflessione.
Molto interessante la venuta al Santuario, giovedì 18 gennaio, di due pullman di una scuola materna di Narni Scalo: anni dai 3 ai 5! Sono stati qui un paio d’ore. Accompagnati dalle loro maestre, hanno visitato tutto, portando una nota di festa tipicamente loro!

Il Giubileo dei Figli dell’Amore Misericordioso (FAM)

Come sapete, dal Giubileo di Gesù siamo entrati nel giubileo FAM, fondati a Roma il 15 agosto 1951.
Una delle iniziative è quella di fare un triduo mensile, meditando su un libro scritto dalla nostra Madre in occasione del 25° della Fondazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Il testo è molto bello e ci propone cose essenziali che ci interrogano sulla nostra fedeltà e ci invitano al ringraziamento.
Abbiamo cominciato il primo triduo di gennaio nei giorni 15-16-17. Abbiamo esposto il Ss.mo Sacramento dopo la Messa delle 17. Alle 18 abbiamo seguitato con la Novena, una lettura biblica, il testo della Madre, un commento ben preparato e poi la celebrazione dei Vespri. Abbiamo partecipato con molta soddisfazione. Hanno presieduto P. Lucas e P. Aurelio Pérez.
Unitevi anche voi alla nostra preghiera: il prossimo triduo è il 19-21 febbraio.

Via Madre Esperanza

Murcia, grande Provincia del Sud della Spagna dove è nata la nostra Madre, ha voluto dedicare sabato 20 gennaio, una via centrale alla Madre Speranza. Se l’è meritata certamente. È anche questo un modo per ricordarla.
Come sapete il 7-8 febbraio celebreremo il 18° anniversario della sua nascita al cielo. Vi riferiremo nel prossimo numero.
Quello che stiamo aspettando con ansia è un miracolo del Signore per intercessione della Madre. Così la potremo vedere sugli altari. Chiediamo che intervenga nell’ottenere grazie particolari!

Un’altra comunità FAM in Brasile

Sabato 27 gennaio sarà una data storica per la Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso in Brasile. Si aprirà la quarta comunità FAM, nello Stato di Santa Caterina, diocesi di Criciuma, nella parrocchia di Sombrio. I confratelli ivi destinati svolgeranno un’attività in favore dei sacerdoti. È un bel modo per celebrare i 25 anni della Famiglia religiosa in Brasile. Il Signore sta facendo fruttificare i molti sacrifici fatti in questi anni dai confratelli e consorelle che lì hanno operato e continuano ad operare. Tanti fraterni auguri!

Lutti

Il 6 gennaio mentre il Papa chiudeva la Porta Santa, il signor Armando, papà di M. Maria Gabriella Ildebrando, varcava la porta del paradiso. Questa felice coincidenza, la lunga malattia portata con molta edificazione, la robusta fede che l’ha accompagnato, l’aver vissuto qualche mese nella comunità di Via Casilina, i sacramenti ricevuti con devozione, tutto questo ha certamente purificato il suo spirito per l’ingresso nel Regno di Dio.
Scrive il figlio: “Era da sempre un grande desiderio di papà trascorrere gli ultimi giorni della sua vita nella pace della casa religiosa”. Così è stato.
Alla moglie Anita e ai figli, alla nostra carissima consorella, le più sentite condoglianze.
Assieme ad Armando ricordiamo anche tante altre persone care: fratelli, sorelle, parenti dei membri della Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso. Possano tutti partecipare alla festa del cielo, insieme alla Madre.
Ricordiamo anche un sacerdote, Don Michele Loporcaro, di Altamura (BA). Era da noi con i Sacerdoti malati, da un paio di mesi ed il 23 ci ha lasciato improvvisamente. Aveva appena 54 anni!

Foto di gruppo
Concelebrazione di chiusura dell'anno Giubilare Celebrazione Ecumenica Neo-cardinale Sua Beatitudine Ignace Moussa I Daoud, insieme alla comunità dei FAM da Paternò da San Donato D'Asti
Via Crucis con i Capigruppo da Narni Scalo da La Spezia da Isola della Scala da San Giovanni in Persiceto

 

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ultimo aggionamento 01 aprile, 2001