DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

 

Voce del Santuario

Luglio-Agosto 2001

 

 

 

 

 

 

 

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“Mi inginocchio insieme a voi e contemplo il grande e suggestivo Crocifisso,
dinanzi al quale tanti pellegrini sostano in preghiera”

E' il S. Padre a scrivere queste parole nel messaggio inviato al Rev.mo P. Lucas, Superiore Generale della Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso in occasione del 50° anniversario della Fondazione della Congregazione stessa, ad opera della Serva di Dio, Madre Speranza Alhama Valera, ispirata dal Signore.
Giovanni Paolo II, che ben conosce il Santuario e la Madre, ha voluto benevolmente unirsi alla nostra immensa gioia e gratitudine per questo Giubileo, culminato il 15 Agosto 2001.
Il 15 Agosto 1951 la Madre Speranza annotava nel suo Diario: “Alfredo Di Penta, Don Giovanni Barbagli e Sanzio Marino emettono i Voti, secondo le Costituzioni, nella Cappella della Casa Generalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Io mi sono distratta e ho passato tutto il tempo che è durata questa liturgia, fuori di me e unita al Buon Gesù. A Lui ho chiesto che benedica questi tre Figli e la nascente Congregazione. Io ho rinnovato la mia offerta di vittima volontaria per le offese che il Buon Gesù riceve dai suoi Sacerdoti del mondo”.
Il 18, tre giorni dopo, la Madre scrive che questi primi tre Figli vanno a Collevalenza. Lei li raggiunge. Il Vescovo di Todi li presenta alla gente e offre loro la casa parrocchiale. Alcune suore alloggiano con la Madre nella casa Valentini.
Il 19 Gesù “mi dice con chiarezza che in questo paese di Collevalenza, dove io non mi rassegno facilmente a stare, devo vivere e organizzare il mio ultimo lavoro, secondo il suo desiderio”.

Come un piccolo seme

Notiamo le umilissime origini, sia geografiche (Collevalenza era un paesino di poche centinaia di abitanti, assolutamente sconosciuto), sia umane (la Madre non aveva mezzi, Alfredo mai aveva pensato a farsi religioso e poco dopo ha la sensazione che tutto sia un inganno, gli altri due quasi subito abbandonano la Congregazione).
“Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami” (Mt 13,31-32).
La madre il 14 Agosto 1951 dice: “In questo giorno ho visto come Gesù piantava la vigna della Congregazione dei FAM che, crescendo, dava abbondanti frutti”.
Guardando ai 50 anni di storia passata, riconosciamo con stupore che il Signore ha operato grandi cose attraverso la Madre e anche attraverso i suoi figli. Pensiamo all’incredibile sviluppo di Collevalenza e all’espansione della Famiglia dell’Amore Misericordioso nel mondo.

L'aururio

Guardando il futuro, ci piace tanto poter realizzare quel che ci auspica il Papa.
“Vi auguro pertanto, con le parole di Paolo, “che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza” (Ef 3,17-19). E’ il suo amore, infatti, che dovete diffondere… In un mondo segnato dalla solitudine e dall’angoscia, a voi è chiesto di far risplendere la verità e il calore dell’Amore divino, fonte di pace e di speranza”.
Ci siamo riproposti con forza di vivere con più impegno la santità nello spirito della Madre. Abbiamo chiesto perdono delle nostre contraddizioni, convinti di aver in parte frenato e offuscato il dispiegarsi del bellissimo disegno di Dio. Ci conforta la certezza che le nostre miserie, umilmente confessate, richiamano fortemente la misericordia, di cui ci sentiamo i primi beneficiati. Così annunciamo l’Amore Misericordioso non per sentito dire, ma per esperienza personale quotidiana.

Le parole della Madre, come quelle che ogni mese meditiamo nel Bilancio e quelle che leggiamo nel suo Diario, sono per noi una grande ricchezza che ci provocano insistentemente a seguire le sue orme. Il Signore ci ha dato nella Madre un grande modello da seguire.

Le celebrazioni giubilari

Il momento centrale del 50° di Fondazione ha avuto luogo dal 6 al 15 Agosto.

Dal 6 al 10
il Card. Silvano Piovanelli ha dettato le meditazioni ad una sessantina di EAM e FAM. Molto apprezzate le sue riflessioni che contenevano in maniera sapiente la Parola di Dio, l’esperienza della Madre, l’invito pressante alla santità. Tutto ruotava attorno a Gesù, Misericordia incarnata, tenerezza di Dio. La Chiesa e la vita consacrata sono chiamate a testimoniarla nel mondo di oggi.

Sabato 11
Siamo andati in pellegrinaggio alla S. Casa di Loreto, dove abbiamo chiesto alla Madonna di benedire ancora, assieme al Figlio Gesù, la nostra Famiglia.
La Madre Speranza si era recata a Loreto con Alfredo Di Penta il 26 maggio 1951 “per chiedere alla Ss.ma Vergine di intercedere presso il Suo Divin Figlio la grande grazia che Alfredo, aiutato da Lui, diventasse un santo sacerdote e Figlio dell’Amore Misericordioso, e che Lui donasse a questo giovane un po’ di scienza infusa perché era da molti anni che aveva terminato gli studi e la sua mente non era molto agile per riprenderli […] A un certo punto vedo il Buon Gesù vicino alla Sua Santissima Madre e mi dice di non temere, perché Lui lo assisterà sempre e gli darà la scienza infusa quando ne avrà bisogno.
Ho chiesto al Buon Gesù e alla Ss.ma Madre di benedire Alfredo e questa povera creatura e il Buon Gesù, così Padre come sempre, stendendo le sue mani ha detto: Vi benedico nel nome di mio Padre, Mio e dello Spirito Santo; e dopo ha detto la Madre: “Rimanga sempre in voi la benedizione dell’eterno Padre, di mio Figlio e dello Spirito Santo”.
Che emozione ha sperimentato la mia povera anima nel ricevere la Santa Benedizione del Buon Gesù e della Santissima Madre!. Solo Tu, Gesù mio, puoi apprezzare l’ebbrezza che mi invade e l’unione intima che ha prodotto in me questa visione intima ed affettuosa con Te.

Il 7 luglio 1955, P. Alfredo, ordinato Sacerdote quattro giorni prima, va a Loreto assieme ai primi Figli dell’Amore Misericordioso. Scrive la Madre: “Avevo molto pregato il Buon Gesù perché mi concedesse la grazia di poter accompagnare questo figlio nella S. Casa, con altri 11 figli, nel ricordo dei 12 apostoli. Così alle 11 di notte partirono da Roma ed il giorno seguente celebrarono la Messa nella S. Casa i 12 Padri, Figli dell’Amore Misericordioso. Io dovetti rimanere a Collevalenza perché ero ammalata; ma solo Gesù sa quanto ho goduto con lui e le promesse che Lui mi ha fatto e ciò che qui è successo”.

Era quindi giusto ritornare a Loreto 50 anni dopo e poi alla nostra Casa di Fermo, dove abbiamo pranzato nella gioia di una festa di famiglia.
Erano con noi un pullman di confratelli e consorelle della Spagna, assieme a Sacerdoti e laici, vicini alla nostra spiritualità. Erano guidati dai due Superiori Provinciali: P. Ireneo Martín fam e M. Maria Luisa Alvarez eam.

12 agosto
Abbiamo partecipato tutti all’udienza del S. Padre, a Castel Gandolfo. Il Papa ci ha rivolto parole di saluto e di conforto. “In questa felice ricorrenza giubilare - ha concluso - il Signore vi renda ancor più generosi annunciatori e testimoni del Vangelo della Misericordia, fedeli agli insegnamenti della venerata Fondatrice, la Serva di Dio, Madre Speranza Alhama Valera. Vi assicuro un ricordo nella preghiera e di cuore tutti vi benedico”.
Alla fine dell’Udienza ha ricevuto personalmente i nostri Superiori Generali: P. Lucas e Madre Mediatrice.
In via Casilina, Casa Generalizia delle consorelle, abbiamo pranzato e ricordato la nostra fondazione. È stato possibile visitare la stanza della nostra Madre e quella che fu del primo Figlio dell’Amore Misericordioso, che le nostre consorelle hanno cercato di riportare allo stato originale. Anche questa giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica domenicale, proprio attorno a quell’altare dove nacque la nostra Congregazione. Abbiamo vissuto significativi momenti di famiglia, di commozione e di profonda gratitudine.

13 Agosto
Alle 17 durante una solenne concelebrazione presieduta dal P. Lucas, Don Alessandro Giambra e Don Salvatore Rumeo della diocesi di Caltanissetta hanno emesso la loro prima professione come sacerdoti diocesani Figli dell’Amore Misericordioso. E’ stata sicuramente una grande grazia del Signore per loro, che sono giovani sacerdoti esemplari, e per noi che così possiamo crescere nella comunione sacerdotale.
Erano commossi loro, ma anche noi e più ancora i loro familiari: le due mamme, i parenti, un pulman di amici. Hanno espresso tutto… il calore siciliano.
Ha goduto in maniera particolare Don Angelo Spilla che li aveva incoraggiati e accompagnati nel cammino.

Il 14 agosto
Ha suscitato molta attenzione il Convegno “I Figli dell’Amore Misericordioso e la fraternità sacerdotale”.
Quattro relatori molto competenti (Don Luciano Pascucci di Roma; P. Fincato, Superiore Generale della Congregazione di Gesù Sacerdote; Don Angel Matesán, dalla Spagna; e il confratello Don Angelo Spilla di Caltanissetta), hanno aperto interessanti prospettive nel sostenere la causa dei sacerdoti, oggi particolarmente in difficoltà, soprattutto, come sostiene M. Speranza, per la scarsa vita di comunione fra di loro.

Alle ore 17 la liturgia Eucaristica era presieduta da P. Mario Gialletti che ricordava il 50° di Sacerdozio. Vicino a lui vi erano cinque confratelli che celebravano il 25° di sacerdozio: P. Aurelio Pérez (Vicario generale della Congregazione FAM e Superiore della Comunità di Collevalenza), P. Ireneo (Provinciale dei FAM di Spagna), P. José Luis (Superiore della Comunità che opera in Messico), P. Eulogio (che svolge la sua attività in Bolivia), P. Ubaldo (Responsabile della Comunità sacerdotale di Bilbao).

15 agosto
È stato il grande giorno della Festa: solennità di Maria Assunta e giorno del 50° anniversario della nostra Fondazione.
Le omelie di S. Em.za il Card. Darío Castrillón Hoyos e quella di S. Ecc.za Mons. Decio Lucio Grandoni hanno chiarito in modo efficace il senso della duplice festa. Potete leggere in questa rivista le due meditazioni.
A me è piaciuto sottolineare la provvidenziale coincidenza della Festa dell’Assunta (il dogma era stato proclamato appena qualche mese prima: il 1° novembre 1950) con la nostra nascita. A significare che “partivamo” con la protezione di Maria che in cielo, a braccia aperte, come l’Amore Misericordioso crocifisso, continuamente intercede per noi. E la Madre ci ha insegnato a chiamarla per questo: Maria Mediatrice.
I pellegrini presenti erano tantissimi, specialmente alla Messa delle 11, una celebrazione indimenticabile, anche per la perfetta animazione del coro del Santuario, diretto da P. Carlo.
Alle 9:30, alla presenza del Sindaco, dott.ssa Katiuscia Marini e di altre personalità del comune di Todi e delle Forze dell’Ordine, è stata scoperta una lapide sull’esterno della prima casa che Madre Speranza abitò con le Suore nel centro di Collevalenza, casa Valentini, che d’ora in poi si chiamerà Casa Madre Speranza.
Subito dopo è stato inaugurato il “Viale Madre Speranza”, intestazione deliberata dalla Giunta Comunale di Todi, come riconoscimento dell’importanza anche sociale dell’attività della Madre. Le parole del Sindaco sono state una chiara conferma.
Il viale parte dal bivio dove si trova il semaforo e prosegue fino alla Casa del Pellegrino. Ora chi viene al Santuario transiterà per il Viale Madre Speranza.
Avrete anche notato che una bella statua in bronzo di Madre Speranza è stata collocata all’inizio della Piazza, in un luogo a tutti visibile. A lato si possono leggere parole di “benvenuto” rivolte al pellegrino che si dirige al Santuario.

Il 18 agosto
Per ricordare il 50° anniversario della venuta di Madre Speranza a Collevalenza, abbiamo celebrato la S. Messa con i Vespri nella Chiesa parrocchiale, proprio nel luogo dove il Vescovo Mons. De Sancmtis aveva accolto le due prime comunità dei Figli e delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Ha presieduto P. Lucas ed hanno partecipato dei parrocchiani che erano presenti il 18 agosto 1951.

16-18 agosto
Le consorelle elette per il prossimo Capitolo Generale EAM si sono riunite per prepararsi a questo importante appuntamento congregazionale. Le abbiamo viste concentrate e consapevoli della loro responsabilità.

In Spagna

I nostri confratelli spagnoli, in comunione con le consorelle, hanno voluto celebrare il 50° anniversario della fondazione con una bella pubblicazione, in cui sono approfonditi i vari aspetti del carisma e il loro sviluppo storico. Merita di essere letta (è in spagnolo!).
Poi nei giorni 6-8 luglio hanno avuto luogo delle celebrazioni dal titolo “I Figli dell’Amore Misericordioso e la loro missione: i sacerdoti e i poveri”. Immagino che verranno pubblicati gli atti.

Un pullman di confratelli, consorelle e laici dell’Associazione Amore Misericordioso, per lo più dall’Italia, ha percorso le tappe dello sviluppo della nostra Famiglia in Spagna. Nei giorni 10-20 luglio, a cominciare da Santomera, luogo di nascita della Madre, poi Madrid, La Nora, Villava, Bilbao, San Sebastián, Lourdes, tutto ha evocato il progressivo incarnarsi della storia dell’Amore Misericordioso che, sotto il forte impulso della Madre, ha trovato tante belle realizzazioni.

In Brasile

Nei giorni 12-15 agosto anche i nostri Confratelli del Brasile, insieme alle Consorelle, hanno ricordato con particolari celebrazioni i 50 anni della Fondazione e i 25 anni della nostra presenza in Brasile.
Ringraziamo il Signore che ha benedetto questa attività missionaria: ci sono già quattro comunità FAM e altrettante delle EAM!

Pellegrini

Nei mesi di luglio e agosto non siamo andati in vacanza, perché i pellegrini hanno continuato a venire, in certi momenti anche di più. La Casa del Pellegrino e le Piscine sono state molto richieste.
Il 7 e 8 luglio sono passate oltre duemila persone. Poco meno il 14 e 15.

Vogliamo fare una menzione particolare di quelli giunti dalla Spagna (più precisamente da Santomera e Bilbao), Francia, Germania e Stati Uniti. Ci ha colpito la religiosità e l’attenzione di un gruppo di giovani della Slovacchia che, dopo aver viaggiato un giorno ed una notte, sono giunti al Santuario, accompagnati da un sacerdote e da una suora.

Dal 19 al 22 luglio i responsabili nazionali del Cursillo di Cristianità hanno organizzato incontri di verifica, momenti di preghiera e programmi per il futuro.

Da Bergamo un pullman di persone ha sostato qui al Santuario due giorni. C’era con loro un Sacerdote novello con la sua mamma.

Nella nostra comunità sono passati diversi sacerdoti che hanno potuto vivere con noi momenti di gioia fraterna, umana e spirituale.
Un cenno infine ai vari cori che si offrono ad animare qualche Messa.
Siamo grati al coro parrocchiale di S. Marinella (Roma) “St. Joseph’s little Choir”, diretto dal Dr. Francesco Giuli, organista. Insieme al coro tanti parrocchiani, guidati da Don Salvatore. Hanno animato con tanta competenza la Messa delle 12 il 5 agosto.

Convegni di laici e di consacrati

L’arcivescovo di Perugia e quello di Brindisi hanno portato qui i loro teologi, rimanendoci per circa una settimana. Siamo rimasti contenti perché la Madre ci ha trasmesso la passione per i sacerdoti e quindi anche per i futuri sacerdoti.

Per circa un mese le Suore Figlie di Maria Immacolata hanno celebrato il loro Capitolo Generale.

Altre 150 consacrate laiche “Orsoline” hanno scelto Collevalenza come luogo dove vivere esperienze di pellegrinaggio.

Don Carlo Sansone di S. Giovanni Rotondo con un gruppo di circa 110 persone ha trascorso, come ogni anno, una settimana di spiritualità, con regolari meditazioni, adorazione eucaristica, celebrazioni liturgiche.

Episodio del mese

Coraggio, non ti abbattere.
La tua storia è la mia storia,
fai tutto ciò che trovi nelle scritture,
soltanto così troverai la resurrezione.

Sono le parole che una donna, sposata da 50 anni, si è sentita risuonare in cuore nel far fronte alle sue notevoli difficoltà. Aveva la sensazione che Qualcuno gliele dicesse da dietro le spalle, sottolineando tanto la parola: Coraggio!
Aggredita con una zappa da una vicina che stava per ammazzarla, fu salva per miracolo. Seguirono calunnie infamanti del tipo: “donna di strada”, “donna disonesta”…, da parte della gente del paese. Dovette cambiare casa.
A volte incompresa anche dal marito e dai figli, con tanta fede nel Signore, incoraggiata dalle parole risuonate nel suo cuore, la signora continua il suo cammino.
Mi sono detto che quelle parole possono incoraggiare anche noi, per vivere santamente le nostre storie.

Defunti

Diverse persone care ci hanno lasciato. Quasi improvvisamente Don Oscar Carbonari, che da alcuni anni era con noi nella Comunità dei Sacerdoti anziani, è morto il 27 luglio. Era della diocesi di Perugia. L’arcivescovo è subito accorso e insieme abbiamo pregato per questo confratello.
Il papà di Suor Carità Capotondi è morto il 6 agosto. Al funerale hanno potuto partecipare anche M. Mediatrice e P. Lucas.
La mamma del nostro confratello Don Pasquale Corsi, è morta quasi centenaria a Montevarchi. Poco prima le era morto un figlio. Abbiamo potuto anche in questo caso essere presenti e portare il conforto fraterno.
Sono decedute la cognata della nostra M. Gema Ortuzar, di Suor Belén Varona ed il cognato giovane della consorella indiana Suor Sosama.
È morta dopo lunga e dolorosa malattia, la mamma di Adriana di Spinaceto, nostra postulante.
Sono morti due cari pellegrini, l’ing. Riso e il papà di Mario Bigaroni, nostro valido collaboratore. A tutti loro la nostra preghiera di suffragio.

Tazio

Un ricordo particolare lo devo fare per un uomo di 37 anni, Tazio Menghelli di Verona. Era venuto solo due volte al Santuario. Dopo aver scoperto la gravità del tumore arrivò la prima volta disperato. Nei sacramenti, nel bagno alle Piscine, nella preghiera aveva trovato pace e forza. Tanto che volle ritornare poco dopo, nonostante il male avanzasse e portasse sempre inserita la fiala di morfina. Mi chiese di accompagnarlo alle Piscine e mi fece vedere una grossa e purulenta piaga, di cui conserverò un indelebile sensazione di grave sofferenza. Ripartì con tanta speranza, dicendo: “Il Signore e la Madre mi aiuteranno e io ritornerò qui con tanti miei amici che frequentano poco la chiesa, ma sono buoni”. Ripartì e mi fece diverse telefonate per chiedere preghiere e il 16 luglio spirò sereno, lasciando i genitori, la moglie, due figli.
Non potendo andare al suo funerale, gli ho scritto: “Caro Tazio, il Signore non ci ha ascoltato nel darti la guarigione, ma certamente ti ha fatto una grande grazia: quella di accettare e vivere con fede una sofferenza terribile, lottando e sperando di guarire prima, andando serenamente incontro alla morte poi”. Sono convinto che l’Amore Misericordioso ha fatto un grande dono a lui e a quanti hanno visto in lui una grande testimonianza di fede. Infatti al trigesimo sono venuti da Verona al Santuario almeno una trentina di persone, i parenti e gli amici che avrebbe voluto portare con sé da vivo. L’abbiamo ricordato con affetto.

Foto di gruppo
Da Fermo Da Nualba di Cardinace (CZ) Da Porto s. Elpidio Campo Scuola del 16-22 luglio
Da Verona Motoraduno del Moto Club di Todi Da Morrovalle (MC) - Bambini della 1° Comunione Da Varona
Pellegrini al Santuario Pellegrini al Santuario Statua Madre Speranza

 

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ultimo aggionamento 18 novembre, 2001