DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

 

Voce del Santuario

Settembre 2003

 

 

 

 

 

 

 

Santuario di Collevalenza

 

Fare del bene nella letizia

Era questo il motto episcopale di S. Ecc. Mons Giovanni Bianchi che domenica 21 settembre 2003 ci ha lasciato.
Fiorentino, di carattere cordiale, uomo la cui saggezza proveniva da un sicuro intuito e da una lunga esperienza di povertà, di sofferenza, soprattutto di vita cristiana. Ha vissuto con intensità e trasparenza ogni gesto, instaurando rapporti profondi e veri.
Sacerdote e Vescovo, prima a Firenze negli anni difficili del postconcilio e poi a Pescia. Dal 1994 sceglie di vivere i suoi ultimi anni nel servizio pastorale presso il nostro Santuario. Per quasi dieci anni l’abbiamo visto dedicarsi, senza risparmio di energie, al sacramento della riconciliazione (anche per diverse ore della giornata), alla celebrazione eucaristica (specie la domenica alle ore 11), alla direzione spirituale e soprattutto alla vita fraterna in comunità.
Ne sentiamo la mancanza perché lui era sempre presente in modo semplice, discreto, allegro. Nei suoi 85 anni di vita ha testimoniato che è bello fare il bene nella letizia. In fondo equivale al motto di Madre Speranza: “Tutto per amore di nostro Signore Gesù Cristo!”
Molti di voi l’hanno conosciuto e apprezzato. Noi tutti abbiamo ringraziato l’Amore Misericordioso per averci donato la grazia di una Presenza così significativa e abbiamo chiesto a Mons. Bianchi di intercedere per poter accogliere in comunità un altro Vescovo come Lui.
E’ morto in modo sereno, quasi addormentandosi nel Signore.
Nella cattedrale di Pescia il card. Silvano Piovanelli l’ha ricordato con espressioni di cordiale amicizia. Hanno accolto la sua salma più di dieci Vescovi, diverse decine di sacerdoti e una cattedrale strapiena di fedeli. Era un grazie dovuto. Dopo aver lasciato Pescia nel ’94 ci era ritornato solo due anni fa per la celebrazione del 60° di sacerdozio: non perché non amasse la sua diocesi, ma perché non voleva disturbare.
Giovedì 25 settembre abbiamo celebrato le esequie al Santuario. Ha presieduto S. Ecc. Mons. Decio Lucio Grandoni che aveva alla sua destra S. Ecc. Mons. Domenico D’Ambrosio e alla sua sinistra S. Ecc. Mons. Pietro Bottaccioli, Vescovo di Gubbio. E poi una sessantina di sacerdoti e molti fedeli.
Quindi l’abbiamo accompagnato a piedi al cimitero di Collevalenza, dove aveva chiesto di essere sepolto in una semplice cassa, sotto terra. Ha scritto nel testamento: “Nel mio ultimo sonno non voglio essere di incomodo a nessuno. E’ un bisogno, un doveroso atto di povertà e di riparazione… Diamoci appuntamento in cielo… Carissimi, la nostra piccola vicenda umana è ombra che passa, annientata dalla Luce di Dio. Rimane solo Lui, infinito ed eterno Amore Perdonante”.
Siamo certi che Madre Speranza Gli è corsa incontro e che insieme ai suoi carissimi genitori, al fratello Mario e a tante persone care, è nella gloria del Signore. Crediamo che da lì interceda per noi.

Festa del Santuario dell’Amore Misericordioso

Domenica 28 settembre abbiamo espresso ancora una volta tutta la nostra gioia all’Amore Misericordioso del Padre rivelato dal buon Gesù e donato a noi nello Spirito.
Chi guarda bene alla propria storia deve riconoscere che è storia di amore e di misericordia- “Il Signore – scrive Madre Speranza – raddoppia il suo Amore nella misura in cui l’uomo diventa più miserabile”. Col suo perdono compie il miracolo di trarre il bene anche dal male. Il suo Amore resta assolutamente gratuito, abbondante, fedele.
La Madre non si è stancata di ripeterci che non è né un giudice, né un padrone, ma un Padre e una tenera Madre che perdona, dimentica, non conta le nostre miserie.
La Liturgia di quest’anno ci ha riproposto il testo del profeta Osea (Dio è il Padre del suo popolo), l’inno alla carità di Paolo (la carità effusa nei nostri cuori è lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio), il comandamento dell’Amore di Gesù (“Amatevi come io vi ho amato”). Dinanzi a tale Mistero preghiamo così: “Annegami tutto nell’abisso del tuo Amore e della tua misericordia. Riempimi, Gesù mio, del tuo santo Spirito. Sostieni, Signore, la debolezza del mio spirito dicendomi che, per la tua misericordia, non lascerai di amarmi un solo momento e che sarai sempre con me” (Novena all’Amore Misericordioso).

La partecipazione dei pellegrini è stata molto intensa. Sabato 27 un migliaio di persone hanno preso parte alla Liturgia penitenziale, a quella eucaristica e a quella delle Acque. Con molta compostezza e attenzione.
Alle ore 21 tutti hanno assistito sulla piazza al Recital: “Se tu conoscessi il dono di Dio”. Alessandro Di Gerio l’ha ideato e l’ha realizzato con grande capacità artistica. I giovani di Francenigo (TV) e di Fermo (AP) lo hanno interpretato in modo perfetto.
Il tema era quanto mai adatto: Gesù offre l’acqua viva alla Samaritana, Gesù attraverso la Madre Speranza offre a noi l’acqua dell’Amore Misericordioso.
Tutti hanno apprezzato, applaudito e ringraziato.
Subito dopo abbiamo pregato il S. Rosario in piazza e poi nella Basilica le litanie all’Amore Misericordioso. I giovani di Spinaceto, che da sempre ci offrono il loro servizio in modo generoso e competente, hanno animato con opportuni canti, coinvolgendo l’attenta assemblea.

Domenica 28 abbiamo avuto qualche problema con il black out, ma il Santuario ha funzionato lo stesso. Le confessioni si sono succedute fino alla sera. Le Messe più partecipate: quella delle 9.30 presieduta da P. Aurelio, quella delle 11 con il P. Lucas e quella delle 17 presieduta da S. Ecc. Mons. Pietro Bottaccioli, Vescovo di Gubbio. Molto bella la sua omelia. L’uomo può superare la paura, la sfiducia, l’incomunicabilità, facendo, nella fede viva, esperienza di essere teneramente amati da Dio e quindi di poter diventare noi stessi capaci di misericordia, servizio, perdono.
Il coro diretto da P. Carlo ha reso festosa la Liturgia, anche con l’esecuzione di canti composti da lui per questa occasione.
La festa dell’Amore Misericordioso è stata preceduta dalla solenne novena. Abbiamo meditato ancora una volta il Padre nostro, servendoci del commento stupendo di Madre Speranza.
Sabato 20 settembre alle 21.30 il nostro Maestro P. Carlo e la soprano Laura Toppetti ci hanno offerto un delizioso concerto di musiche mariane. Oltre ai brani classici P. Carlo ci ha offerto anche composizioni sue: Variazioni sull’antifona Regina coeli, “Dal cielo un segno apparve”.
Giovedì 25 settembre abbiamo accolto i malati e gli anziani, provenienti soprattutto da Collevalenza, Todi, Massa Martana, Acquasparta. Questi ultimi guidati da Don Piero Grassi. Siamo grati all’Unitalsi per la preziosa collaborazione. Abbiamo celebrato con loro la Liturgia delle acque, quella penitenziale ed eucaristica. E’ seguita la Processione del SS.mo Sacramento e la Benedizione. Un momento di fraternità ha concluso la bella giornata. Questi nostri fratelli malati ci hanno dato esempio di fede e di pazienza cristiana.
Venerdì 26 alle 21.30 molti hanno partecipato alla Via Crucis lungo il viale. La meditazione, guidata da P. Claudio, è stata seguita con attenzione.

Anniversario della Ven. Madre Speranza

Martedì 30 settembre abbiamo ricordato, con tanta gratitudine al Signore, i 110 anni della nascita di Madre Speranza, nata a Santomera (Murcia – Spagna) nel 1893.
P. Lucas ha presieduto la celebrazione Eucaristica delle 17 e P. Claudio ha guidato la veglia di preghiera. Abbiamo chiesto di poter vivere anche noi, come Madre Speranza, con una fede viva, una speranza certa e una carità ardente.
A 20 anni dalla sua morte, la sentiamo più viva che mai. Quando facciamo visita alla sua tomba avvertiamo che lei sta ancora pregando per noi. Ha voluto essere sepolta qui per assicurarci che è in mezzo a noi per incoraggiarci a continuare il cammino nella speranza. La sua materna presenza è strettamente legata al Santuario perché lei è stata la fedele Ancella di Gesù Amore Misericordioso.
Aspettiamo con ansia la sua beatificazione per dire ancora grazie al Signore che si è servito di lei per ricordarci la sua bontà.
Non c’è pellegrino al Santuario che non sosti alla sua tomba per una preghiera, per deporre un fiore, per raccomandare una situazione di particolare bisogno.

Agosto e settembre 2003

In questi mesi i pellegrini sono aumentati: sia quelli di passaggio, sia quelli che hanno scelto di rimanere con noi qualche giorno usufruendo della Casa del Pellegrino. Tanti i nuovi restano meravigliati della bellezza del luogo e del Santuario.
Provengono da tutte le città d’Italia e dall’estero (Germania, Spagna, Francia, Stati Uniti). Alcuni capigruppo riescono a mettere insieme anche 100, 150 persone, come quelli che sono venuti da Terni, Chieti, Bari, Macerata, Caserta, Napoli, Verona, Sarnano…
Dal 10 al 14 settembre sono passate alcune migliaia di pellegrini. Dal 20 al 22 altrettante. Nei giorni della festa del Santuario, dal 26 al 29, la gente ha letteralmente riempito la Basilica.
Non pochi vengono anche per partecipare alla Liturgia dell’Acqua. A volte ci troviamo con una interminabile processione di persone disposte a sopportare il caldo, la lunga attesa e altri disagi, pur di immergersi nell’acqua voluta dal Signore come segno e strumento della sua misericordia. E poi li vediamo uscire sereni e confortati.
A volte vengono a ringraziare per aver ottenuto quanto avevano chiesto.
Ma la cosa ancor più bella è la Liturgia penitenziale. Mi riferisco soprattutto ai gruppi che vengono qui con calma e mettono al mattino presto la celebrazione di questo sacramento.
Allora si può fare una preparazione comunitaria ed anche una piccola catechesi che viene accolta con molta attenzione. Poi vanno a confessarsi con tanta disponibilità.
Sono da ricordare in modo particolare i pellegrini di Bari. Con una certa frequenza ce li troviamo al mattino presto. Viaggiano di notte e come arrivano partecipano volentieri alla Messa, visitano il Santuario, fanno colazione e ripartono contenti. Sono persone semplici, persone di fede e di sacrificio; sono veri pellegrini.

Attività per i sacerdoti

Dal 25 al 29 agosto, S. Ecc. Mons. Edoardo Menichelli. Arcivescovo di Chieti-Vasto, ha dettato gli Esercizi Spirituali ad una sessantina di sacerdoti provenienti da tutte le diocesi d’Italia. Ha riproposto il tema della misericordia di Dio e della riconciliazione.
E’ stato un corso molto apprezzato. I sacerdoti hanno pregato e meditato, hanno condiviso momenti di fraternità e di esperienze pastorali.
Hanno ascoltato con attenzione il progetto della comunione presbiterale tanto auspicato da Madre Speranza, che per i sacerdoti si è offerta vittima.
Dal 15 al 18 settembre abbiamo ospitato l’Associazione nazionale Familiari del Clero. Erano quasi 400. E’ stato il nostro confratello Don Gaetano Sorbello ad organizzare questo convegno nazionale. Ha presieduto una celebrazione Eucaristica il nostro Vescovo Diocesano: Mons. Decio Lucio Grandoni; la dott.ssa Virgili Rosanna ha offerto due riflessioni sullo stile della preghiera.
E’ stato per noi un piacere vedere tante buone persone che si prendono a cuore l’aiuto e l’assistenza del clero, oggi particolarmente bisognoso. Madre Speranza le avrebbe sicuramente incoraggiate in questo prezioso servizio che aiuta il sacerdote e consente di realizzare meglio il servizio pastorale.

Famiglia dell’Amore Misericordioso

Nei primi giorni di settembre sei giovani dalla Romania, dalla Guinea e dalla Bolivia hanno partecipato agli Esercizi Spirituali per iniziare il noviziato o per continuare il postnoviziato: quattro in Italia e due in Spagna. Era con noi anche il Maestro dei novizi della Spagna: P. Enrique Arana.
Il 30 settembre anche Adelina Chicet ha iniziato il noviziato per prepararsi a diventare Ancella dell’Amore Misericordioso. Altri giovani sono in ricerca o in cammino vocazionale in altre Province e comunità.
Preghiamo perché i chiamati possano rispondere con il coraggio e lo spirito della Madre.

Laici dell’Amore Misericordioso

Da sabato 23 fino al 30 agosto ha avuto luogo qui a Collevalenza la Scuola di Formazione per Animatori Laici dell’Amore Misericordioso. I partecipanti, una trentina, si sono mostrati molto interessati alle lezioni di antropologia filosofica e teologica (P.Aurelio Perez – P.Aurelio del Prado), introduzione alla lettura della Bibbia (P. Domenico Cancian), Madre Speranza: la vita (P. Mario Gialletti), metodologia (Barghiglioni Egidio e Mariella).
Il programma prevede un triennio e vuole aiutare questi nostri fratelli a comprendere sempre meglio il carisma dell’Amore Misericordioso nella Parola di Dio, tenendo conto della cultura filosofica e teologica, offrendo un metodo di studio. In questo modo si può raggiungere una maggiore maturità intellettuale e spirituale, e quindi possono vivere meglio il servizio e la testimonianza. Auguriamo loro di continuare con lo stesso impegno messo finora.

Attività Giovanile

Dal 29 al 31 agosto, circa 200 giovani provenienti da tutta Italia, hanno partecipato al raduno che ogni anno organizziamo qui a Collevalenza.
Il tema era: “Se tu conoscessi… il dono di Dio”, la parola di Gesù alla samaritana (cf Gv 4).
Venerdì sera vi è stata una veglia di preghiera che ha visto i giovani percorrere il cammino della Via Crucis, partendo dal pozzo del piazzale delle piscine e terminando in Basilica.
Sabato la riflessione sulla speranza e poi i vari laboratori nei quali i giovani hanno approfondito il senso della speranza nella letteratura, nell’arte, nella musica, nel teatro, nella danza. Sono emersi risultati davvero interessanti
Quindi i giovani hanno partecipato alla Liturgia dell’Acqua e a quella penitenziale.
Sabato sera il musical di Alessandro Di Gerio, di cui abbiamo già parlato, e il concerto del gruppo di Artisti cristiani della Liguria “Mt 5,13”. Ha condotto la serata in modo molto brillante e amichevole Piergiorgio Bussani creando un clima di festa e di gioia.

Episodi del mese

Pubblichiamo, con sentimenti di gratitudine al Signore, la seguente lettera.
“…il 26 settembre festeggio il X° anniversario di matrimonio. Credevo di non poterci arrivare quando 5 anni fa è stato diagnosticato un linfoma a mio marito. Ho vissuto accanto a lui come fossero gli ultimi giorni da trascorrere insieme. Poi mi si è aperto uno spiraglio di luce di nome “Madre Speranza”. Abbiamo creduto in lei come non ci era mai successo prima.
Ed eccoci qua. Lui ora sta bene. Fa i suoi controlli periodici ogni 6 mesi. Ora il nostro obiettivo è di dare un fratellino al nostro unico figlio, Enrico, di 8 anni. Prego la Madre e Gesù Misericordioso che la sua malattia non torni mai più e che mio marito resti sano nel corpo e nello spirito. Dovevamo venire a festeggiare l’anniversario a Collevalenza, rinnovandoci le promesse, ma problemi burocratici ci hanno fatto slittare il viaggio. Lo faremo comunque appena possibile.
«Madre, veglia sulla nostra casa e su di noi. Tieni la nostra famiglia unita e fortificaci nella sofferenza aiutandoci a sopportare le cose e gli avvenimenti tristi. Proteggi e salvaguarda dalla malattie e dagli incidenti Enrico, Rolando, me e i miei genitori. Aiutaci nel nostro lavoro e fa che ogni giorno riusciamo a guadagnare il nostro pane quotidiano. Amen!»
”.

Qualche giorno fa arriva una signora con i suoi due figli. Piangevano. Venivano espressamente da una città abbastanza lontana, semplicemente per chiedere la grazia della guarigione dell’altro figlio a cui pochi giorni prima era stato diagnosticato un tumore gravissimo, devastante. Tanto che i medici davano giorni o addirittura ore di vita. Il figlio ha 23 anni, laureando in ingegneria. Credente e praticante la fede cristiana.
Ho assicurato che avrei pregato e avrei fatto pregare. Al Signore nulla è impossibile. Mi venivano in momenti le parole di Gesù: “La tua fede ti ha salvato”. Mi ha particolarmente toccato la parola del fratello più piccolo che diceva: “Se qualcuno deve morire, è bene che muoia io”.
Preghiamo l’Amore Misericordioso!
Dopo poco arriva una signorina sui 35 anni che mi dice: “Vengo a ringraziare il Signore per un tumore iniziato qualche anno fa”. Credevo di non aver capito bene e chiesi di ripetere quel che aveva appena detto. Sì, lei ringraziava il Signore perché il male l’aveva avvicinata a Lui e le aveva dato occasione di fare tanto bene agli altri.
Il suo aspetto sereno, la voce tranquilla mi confermavano il senso delle parole.
Ora lavorava contenta come metalmeccanica ed era in attesa di formare una famiglia cristiana.
Nel mio cuore ho ringraziato il Signore per questa testimonianza.

Defunti

Nel mese di settembre sono deceduti il papà di Sr. Rosangela (Brasile); la mamma di Sr. Teresa Perez (Roma); la sorella del confratello P. Alfonso Mariani, uno dei primi Figli dell’Amore Misericordioso; il fratello di Emma Antolini, deceduta l’anno scorso qui a Collevalenza; il cognato di Sr. Maria Cadiz (Germania) e di Madre Laura Pizzuto (Fratta Todina).
Per loro invochiamo la pace del Signore, per i familiari il conforto della speranza cristiana.

Foto di gruppo
da Montegiorgio (AP) da Monte S. Pietrangeli (AP) da Velletri P. Lucas con i novizi
da Porto S. Elpidio da Matrice e Montagano (CB) da Ugento

 

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ultimo aggionamento 21 ottobre, 2003