la pastorale giovanile |
INFORMA |
Dopo un po’ di tempo di silenzio,
rieccoci qua, siamo sempre noi, Ancelle e Figli dell’Amore Misericordioso impegnati
nel cammino con i giovani!
Dal 27 al 29 giugno ha avuto luogo il IIº Raduno dei Bambini e la Festa della Famiglia,
esperienza alla quale hanno partecipato circa 170 bambini, il tema: “Speranza,
accendi Speranza!”
Nel mese di luglio sono stati realizzati due campi-scuola, uno per le scuole medie
(5-12 luglio), avente come tema la parabola del buon Samaritano; uno per le scuole
superiori (14-20 luglio) con il tema del Volto di Gesù.
Nel mese di agosto (2-10) abbiamo realizzato il campo di orientamento vocazionale con il
tema: “In Gesù fissate lo sguardo”;
Dal 29 al 31 agosto il Xº Raduno Giovanile con il tema: “Se tu conoscessi il dono
di Dio”, che ha voluto guidare i giovani a riscoprire l’Amore Misericordioso
di Gesù attraverso il suo incontro con la Samaritana al pozzo, richiamando così la
realtà dell’acqua del Santuario e il suo stretto collegamento con la misericordia.
Al raduno hanno partecipato circa 160 giovani.
Inoltre durante l’anno offriamo, per quei giovani che vogliono riflettere seriamente
sulla loro vocazione, un cammino di discernimento vocazionale, per aiutarli a rispondere
con gioia e generosità alla chiamata di Gesù (trovate il calendario degli incontri
all’interno della rivista).
Come potete vedere si cerca di offrire ai giovani delle opportunità per crescere come
persone e cristiani, si investono tante energie, tanta buona volontà da parte di tutti i
membri dell’equipe; Gesù ci invita a seminare il buon seme della sua Parola, ma i
seminatori, gli operai e le operaie sono pochi, preghiamo perciò insieme affinché il
padrone della messe mandi operai nella sua messe! A voi pellegrini che ci incontrate nel
Santuario in un giro con i ragazzi, durante un gioco o in un momento di preghiera,
chiediamo la carità di sostenerci con la vostra preghiera, perché non abbia a mancarci
la gioia del Buon Gesù nel lavorare per Lui.
Vi proponiamo, oltre a qualche foto delle suddette iniziative, una parte (continua al
prossimo numero) della proposta presentata ai giovani che hanno partecipato al Raduno
Giovanile: “La Speranza non delude”, la virtù della speranza
testimoniata in modo esemplare da Madre Speranza. Pensiamo possa essere utile a tutti
riflettere e ravvivare questa virtù, di cui il nostro mondo ha tanto bisogno, anche se
non lo dice!
LA SPERANZA |
NON DELUDE |
Speranza umana e speranza cristiana
Gli antichi dicevano: la
speranza è l’ultima divinità a cui ricorrere.
Più recentemente qualche spirito umorista ha detto: “la speranza è l’ultima a
morire, ma la prima ad ammalarsi”.
La malattia della speranza è diffusa. Pensiamo alla caduta delle grandi speranze della
modernità: il mito della scienza, della tecnologia, del benessere, della fraternità,
della pace.
Quale speranza non delude?
Pensiamo a livello personale. Difficoltà, limite, insuccesso, sofferenza, peccato,
portano alla depressione (pensiamo all’anoressia, alla droga, alla violenza, alla
trasgressione).
Ma quale speranza non delude?
Pensiamo a quando allegramente noi diciamo: “Nessun problema, tutto ok, mi sto
divertendo un sacco…” e sappiamo bene che è falso.
Ma esiste la speranza di un vero star bene? Cos’è la speranza cristiana?
“Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace
con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto,
mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella
speranza della gloria di Dio. E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle
tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù
provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché
l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che
ci è stato dato” (Rom 5,1-5).
Da questo testo di S. Paolo abbiamo preso il tema del nostro incontro: “La speranza
(cristiana) non delude”. E’ garantita, sicura.
Perché la speranza cristiana non delude
Perché è un dono
che il Padre per mezzo di Gesù fa a tutti. Gesù ha già salvato tutti con la sua
vita, passione, morte e risurrezione. E’ la certezza della nostra fede.
La speranza cristiana non delude perché trova la sua massima espressione nel bel mezzo
delle tribolazioni, come aveva promesso Gesù: “Beati voi quando soffrite, siete
perseguitati per causa mia”. Gesù non ci inganna dicendoci: non ci saranno problemi,
né difficoltà. La speranza cristiana è pazienza, cioè quella forza e quel coraggio che
fa i conti con le prove della vita; è virtù provata. Matura… nelle situazioni di
depressione e di disperazione umana. Nelle “prove da carico” della vita.
La speranza non delude perché l’Amore (Misericordioso) di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che Gesù ci ha donato. Notiamo che
l’espressione “l’amore (agape) di Dio” indica l’Amore con
cui Dio ci ama, l’amore proveniente da Dio che è Amore (cf 1 Gv 4,8.16).
“E’ stato effuso o versato” è tempo perfetto e quindi è un’azione
pienamente compiuta i cui effetti continuano. E’ lo Spirito che continua a effondere
l’Amore divino nei nostri cuori, come si versa l’olio, il vino, il profumo.
Lo Spirito ci comunica l’Amore divino, ci mette in comunione con il Dio che è Amore,
sia nel senso di poterlo ricevere e quindi di sentirci infinitamente amati (cf Gv 17,26),
sia nel senso di poter amare noi stessi con lo stesso amore divino (agape).
Lo Spirito genera e sostiene la virtù teologale della speranza, una speranza che non
delude perchè fondata sull’amore eternamente fedele di Dio. Soprattutto quando
noi siamo deboli e impotenti. “Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza”
(Rom 8,26).
“Ricevete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni” (At 1,8).
“Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo (agapes tou christou) ?
Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione... Ma in tutte queste cose noi
siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati” (Rom 8,35-37). Questa
assoluta fiducia nello Spirito di Gesù costituisce l’atteggiamento base del
cristiano, E quando saremo perseguitati e condannati non dovremo preoccuparci di come
difenderci. Assicura Gesù : “Lo Spirito del Padre parlerà in voi e per voi”
(cf Mt 10,20). Lo Spirito sarà il nostro avvocato e difenderà bene la nostra causa.
Così Stefano, il primo martire cristiano, “pieno di grazia e di fortezza, faceva
grandi prodigi e miracoli tra il popolo” e i suoi avversari “non riuscivano a
resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava” (At 6,8s; 7,55).
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