ESPERIENZE
 

Mimmo Muolo    

 

“Ho abbracciato il Papa. La Gmg per me è tutto”

Il racconto di Pavla Olearnik, la ragazza polacca, protagonista di un momento commovente giovedì sera con il Pontefice

 

All'età di 10 anni, nei giorni di Czestochowa, era con il suo papà davanti al televisore. A 19, durante la veglia di Tor Vergata, si trovava in mezzo ai due milioni di “sentinelle del mattino”. E giovedì, mentre tutto intorno i suoi coetanei cantavano all’anziano ma indomito Papa il loro incoraggiamento (“non mollare mai”), era lì, a pochi passi da Giovanni Paolo II, a raccontare la sua esperienza. Non davanti al televisore, questa volta era tutto dal vivo. E al Papa, come a un papà spirituale, Pavla Olearnik, emozionatissima, ha confidato: “Tu ci sei stato veramente padre, e che Padre!”. Poi non ha potuto trattenere le lacrime, e quando le telecamere hanno inquadrato il suo abbraccio con il Pontefice, il pensiero è andato ai tanti momenti analoghi che in questi 25 anni hanno costellato gli incontri di Papa Wojtyla con i giovani in tutto il mondo.

Il giorno dopo, Pavla ritorna con il pensiero a quegli attimi. Non è stato facile, rintracciarla e convincerla a parlare. A lungo ha spento il telefonino e non ha risposto alle chiamate giunte a casa sua. Nel tardo pomeriggio accetta un breve colloquio con Avvenire. E aggiunge particolari che in piazza san Pietro non aveva raccontato. “Il Papa - ricorda - è stato fondamentale più volte nella mia vita”. Così si scopre che già quando aveva quattro anni, Giovanni Paolo II l’aveva presa in braccio e baciata, durante un’udienza generale del mercoledì, cui aveva partecipato insieme con i suoi genitori. E che nel 1998 fu la lettura dell’enciclica Fides et Ratio appena pubblicata a indirizzarla verso gli studi di filosofia.
Insomma, l’incontro di giovedì, per Pavla, polacca nata a Cracovia 23 anni fa, è stato quasi il coronamento di un percorso di fede e l’inizio di un nuovo periodo. Un itinerario che, come lei stessa ha spiegato, è iniziato proprio nel 1991, quando la Gmg si svolse a Czestochowa e lei aveva appena 10 anni. “Mi ricordo che ero davanti al televisore con mio padre e gli chiesi: “Papà, potrei andare anch’io a Czestochowa all'incontro dei giovani?”. “Tu sei ancora troppo piccola per andarci - mi rispose lui - Gli Incontri sono fatti per giovani più grandi.” Però aggiunse: “Sai che non si è mai vista una cosa del genere in Polonia? Ci sono stati degli incontri di preghiera, ma questo ha un aspetto diverso. Sono sicuro che porterà buoni frutti, per noi polacchi e per i nostri ospiti. È una gran cosa! Prega la Madonna ed un giorno andrai anche tu!”.

È stato buon profeta il padre di Pavla. E la diretta interessata lo conferma: “L'’incontro della Gmg in Polonia ha avuto un grande influsso, sia sul Paese, sia sul carattere degli incontri seguenti”. Ed è stato buon profeta anche per quanto riguarda la partecipazione diretta della ragazza agli eventi. Nove anni, dopo, infatti, Pavla è a Tor Vergata. E i ricordi di quelle giornate di sole, di marcia e di preghiera, ancora oggi rimangono indelebili. “Sono venuta a vivere quella sera indimenticabile insieme con voi, cari romani - ha detto giovedì pomeriggio davanti al Papa e a 40mila coetanei - .
Insieme con voi ho sentito lo Spirito Santo che bruciava dentro il mio cuore. Insieme a voi ho affidato la mia vita a Cristo senza freni. E rispondendo alla mia chiamata personale sono tornata qui a Roma per studiare filosofia cristiana alla Pontif¦cia Università Gregoriana”.

Insomma, la Giornata Mondiale della Gioventù vissuta non come evento isolato, ma come progetto. “La Gmg di Roma ha tracciato il percorso della mia vita, come l’ha fatto anche per tanti altri - sottolinea Pavla - Però, ciò non sarebbe mai avvenuto se non fosse stato per Czestochowa. Lì ho ricevuto lo “spirito da figli”. Lì ho ricevuto la spinta!”. Una spinta che l'ha portata fin sul sagrato di piazza San Pietro. “Padre Santo - ha proseguito, rivolgendosi direttamente a Giovanni Paolo II - tu lo sai che un figlio non può crescere altrove che nel grembo della sua madre. Dove avremmo potuto crescere noi, giovani di questo secolo, giovani polacchi, se non nel grembo materno della Madonna? Tu, Santo Padre, ci hai avvolto nel tuo mantello bianco e ci hai portato tra le tue braccia davanti alla Madonna Nera. Lei ci è stata Madre e Tu sei stato veramente padre”.

E adesso? Pavla di fronte alla domanda non si tira indietro. “Voglio lavorare per la Chiesa. Non so ancora quali sviluppi avrà la mia vita dopo la fine ormai vicina degli studi. Ma sicuramente sarà ciò che Gesù vorrà”.

(Da Avvenire, 4/4/2004)

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggionamento 15 maggio, 2004