DAGLI SCRITTI DI MADRE SPERANZA
 
“Il Tuo Spirito Madre”
    a cura di Marina Berardi

 

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile.

Il suo epistolario comprende 632 lettere: dal mese di settembre 2002 abbiamo dato inizio alla pubblicazione di alcune di queste lettere.

 

Madre Speranza


Lettera n° 240
Lettera a varie Ancelle dell’A.M.
Roma, 15 luglio 1942

Sappiate che la vostra scelta vi obbliga ad essere sante per santificare gli altri


Tutto per amore

Carissime figlie, la professione perpetua di quattro delle mie figlie, oltre al fatto che altre sei avranno la gioia di emetterla il prossimo giorno 16, è stata per me una bellissima notizia. Che gioia, figlie mie!
Immagino che tutte avrete compreso l'importanza delle vostre nozze, per mezzo dei tre voti, che conosciate i vostri doveri e la responsabilità di quanto avete promesso o prometterete. Ad ogni modo, vi dirò qualcosa sul voto di castità.
Il voto di verginità ha, figlie mie, il merito e l’eccellenza del martirio; con questo offriamo in sacrificio al buon Gesù, non solo il corpo, ma anche il cuore. L'anima che sceglie per sempre la verginità come sua eredità, ha detto al suo Dio: "Tu, Signore, sei il mio patrimonio; in Te ho riposto il mio amore; Tu mi basti e non ho bisogno di nient’altro per saziare il mio cuore".
La vergine non rinuncia solamente a tutto quello che può piacere alla sua fragile natura, ma anche a quanto può ammaliare il suo cuore e i suoi sensi come lo sfarzo del mondo, la vanità, la vita comoda e rilassata, finanche ai dolci affetti che sono il vino che più diletta ed inebria il cuore, poiché, colei che sceglie Gesù come suo sposo, non è padrona di offrire il suo affetto ad alcuna creatura terrena, giacché deve vivere tutta per Colui che è tutto per lei. Figlie mie, questa è martire dell'amore divino, è ostia viva e gradita agli occhi del suo Dio.
Voi, nel vostro fervore aspirate alla santità ed io vi chiedo: sapete chi è un santo? Figlie mie, il santo è l'uomo retto perché detesta la doppiezza, l'inganno, la menzogna; è retto in tutte le cose e la giustizia gli sta sempre dinanzi, rendendo saldi tutti i suoi passi; la giustizia, figlie mie, è il suo scudo inespugnabile e questa lo vestirà di gloria e lo colmerà di fortezza e di fiducia. Il santo rende migliori quanti vivono o comunicano con lui: se il male è contagioso perché non dovrebbe esserlo il bene, visto che è questa la sua natura? Se tutto ciò lo fanno i santi, cosa dovrete fare voi che, oltre l’obbligo di essere sante, per la vostra vocazione di Ancelle dell’Amore Misericordioso e il servizio di madri avete il grande e doppio obbligo di aiutare a santificarsi quanti vi sono affidati!
Se è immenso il beneficio che Gesù concede donando dei santi alle comunità religiose, quanto più grande sarà il beneficio di essere governate da Superiore sante, da chi, con il proprio esempio, amore, carità, sacrificio, pazienza, fede, mansuetudine e sofferenze sa formare non religiose buone ma sante. In questo modo otterranno che i poveri accolti partecipino del frutto dell’esercizio della carità e del buon odore della edificazione, obbligandoli con questo a lodare il Signore per averli fatti abitare nella casa religiosa, dove la santità innalza il cuore umano fino a Dio e lo obbliga soavemente a conoscerlo, amarlo, adorarlo e lodarlo.
Le Superiore tengano presente che ogni figlio è lo specchio vivente di sua madre e la condotta di lei è quella che spinge il figlio nel campo della gloria o all’azione più indegna. Così, la giovane che lascia il mondo per entrare nella casa religiosa alla ricerca del suo Amato e per raggiungere la santità sarà la gloria di sua madre, avendo la grazia di trovare una madre che le insegni, la corregga e la conduca sul retto cammino della santità; diversamente, colei che ha avuto la disgrazia di trovare una madre superficiale, senza amore, senza carità, piena di amor proprio e senza il soave odore del buon esempio, un giorno sarà un disonore per questa madre che l’ha lasciata andare a suo piacimento per il cammino della perdizione e, magari, contagiata dal suo male esempio.
Vigilate, figlie mie! Sappiate che la vostra scelta vi obbliga ad essere sante per santificare gli altri e che chi non sta con Gesù è contro di Lui.
Dite da parte mia a tutte le figlie che, fin quando si trovano unite al buon Gesù, non temano nessuno e non abbiano paura di nulla; che tengano presente che, come l’ape è nata per volare, loro hanno scelto di essere Ancelle dell’Amore Misericordioso per volare sul cammino della santità ed essere luce per gli altri.
Pregate il buon Gesù perché questa vostra madre spanda in ogni momento il buon odore della edificazione, cosicché, sul mio esempio, tutte le mie figlie ed i bambini siano attratti nel campo della gloria.
Ricevete tutte i miei più sinceri auguri, insieme ad un forte abbraccio da questa vostra madre che non vi dimentica un momento.

M. Speranza di Gesú, eam
El Pan 19 cart, 1316-1325

 


Vergine Santissima, Tu che sei la vera Madre di tutti gli uomini, prendimi sotto le tue materne cure per amore del tuo divin Figlio.
Da oggi, giorno della mia professione, Ti scelgo come madrina della mia nuova vita spirituale e della mia felicità, perché Tu sia sempre la mia speciale e tenera Madre che mi provvede benevolmente a tutto in questa vita e che mi prende nelle sue braccia nell’ora della mia morte.

 

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ultimo aggionamento 18 luglio, 2004