DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

 

Voce del Santuario

Agosto 2004

 

 

 

 

 

 

 

Santuario di Collevalenza

 

"Gettiamoci nelle braccia del Signore" (Sir 2,18)

Vi esorto a leggere il capitolo 2 del Siracide. Trascrivo qualche espressione.
“Sta unito al Signore… Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose… Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui. Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia… Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? Perché il Signore è clemente e misericordioso… Coloro che temono il Signore cercano di piacergli… Gettiamoci nelle braccia del Signore e non nelle braccia degli uomini; poiché, qual è la sua grandezza, tale è anche la sua misericordia”.

La spiritualità dell’Amore misericordioso, promossa da S. Teresina di Lisieux, da S. Faustina Kowalska e da Madre Speranza, si fonda sull’abbandono fiducioso del bambino nelle braccia del Signore. Il timore del Signore non è la paura di Dio. E’ la consapevolezza della nostra povertà creaturale e del nostro essere peccatori dinanzi al mistero della grandezza e della santità di Dio. Questa umiltà è da collegare alla fiducia in un Dio, la cui onnipotenza si rivela soprattutto nella misericordia.
Il Profeta Isaia, nell’ultima pagina del su libro, invita il popolo eletto a gioire ed esultare perché il Signore lo porterà in braccio, lo accarezzerà e lo nutrirà al suo seno, con l’affetto tenero e delicato di una madre (cf Is 66,10.14).
Per cui l’atteggiamento di colui che crede in questo Dio è quello espresso dal Sal 130: “Io sono tranquillo e sereno come bimbo allattato sul seno di sua madre”.
Isaia conferma in modo deciso: “Nell’abbandono confidente sta la vostra forza” (Is 30,15).

Questo abbandono fiducioso all’Amore Misericordioso riassume il senso della Festa del Santuario celebrata il 26 settembre e la Festa del 39° anniversario della Dedicazione che celebreremo il prossimo 31 ottobre.

La Festa del Santuario

Come negli altri anni, la Festa è stata preceduta dalla Novena, nella quale abbiamo rimeditato il “Padre nostro” alla luce della Parola di Dio e del commento di Madre Speranza.

Sabato 18 settembre, alle 21.30 abbiamo gustato con molto piacere la lettura del 33° canto del Paradiso, in particolare la supplica di S. Bernardo alla Vergine. Il Prof. Fabrizio Capponi con la sua bella declamazione, ha tenuto alta l’attenzione del nostro auditorium.
E poi abbiamo ascoltato alcune esecuzioni per pianoforte (Francesca Pellegrini) e sassofono (Andrea Socci), per chitarra classica (Gabriele Cardini) e violino (Sabrina Mameli). È stata una serata molto gradita e artisticamente notevole.

Giovedì 23 settembre, giornata del malato e dell’anziano, quasi 300 persone hanno partecipato, con devozione, alla Liturgia penitenziale, delle Acque ed Eucaristica. Tutto si è concluso con la Processione Eucaristica sulla piazza e con un momento di fraternità. Abbiamo visto nel volto dei nostri fratelli malati tanta gioia.
Alle ore 21.30 il giovane Maestro Riccardo Villani ha offerto, nella nostra Basilica, un concerto per organo molto applaudito. Ha eseguito brani di J. Bach e C. Windor. Ancora una volta abbiamo potuto apprezzare la bellezza della musica, la bravura del maestro e la potenzialità dell’organo e il fascino della Basilica.
Venerdì 24 settembre abbiamo meditato le stazioni della Via Crucis, nel santuario, perché le condizioni atmosferiche non ci hanno permesso di percorrere il viale.
Sabato 25 e domenica 26 la Basilica era piena. Si avvertiva devozione e attenzione. Ringraziamo il Signore perché tutto questo è gloria sua che ha voluto questo Santuario per il bene di persone bisognose d’incontrarsi con la sua misericordia.

Nelle pagine di questo numero della rivista troverete le omelie dei Vescovi Mons Giuseppe Betori, Mons. Ottorino Alberti. Sono magistrali commenti alla Parola di Dio che ci presentava la Regalità di Gesù non come potere sugli altri, ma come amore spinto fino al punto di sacrificarsi per noi. “Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie” (Mt 8,17 che cita Is 53,4). Dio Padre “ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i nostri peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati” (Ef 2,4-5).

Il 21 novembre celebreremo, a conclusione dell’anno liturgico, la Festa di Cristo Re. E in quell’occasione ascolteremo, dal Vangelo di Luca, le parole di Gesù che in croce assicura ad un ladro il paradiso. “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso” (Lc 23,43). E’ questo il “potere regale” di Gesù: è il potere dell’Amore che tutto perdona.
Gesù non risponde alle provocazioni, agli insulti, alle umiliazioni. La sua regalità non consiste nel rispondere al male con male, bensì di vincere il male col bene, di superare la violenza con un amore più grande che è il perdono, il pagare di persona, l’offerta di sé fino all’ultima goccia.

Anno Eucaristico

Con Ottobre inizia l’anno eucaristico. In Messico, a Guadalajara, si celebra il Congresso. In tutto il mondo ci saranno iniziative ecclesiali per valorizzare di più il Sacramento dell’Eucaristia “culmine e fonte della Liturgia”.
Nel Santuario vogliamo migliorare ancora di più le nostre celebrazioni eucaristiche, approfondire la riflessione teologica e sacramentale, richiamare l’esperienza eucaristica della Madre Speranza, dare più spazio all’Adorazione Eucaristica. Tutto questo per celebrare meglio l’Eucaristia come mistero e sacramento dell’Amore misericordioso di Gesù.
Ricordiamo che Madre Speranza ha voluto mettere l’ostia dietro al Crocifisso dell’Amore Misericordioso e sul petto di Maria Mediatrice ha collocato l’Eucaristia.

Ottobre missionario

Nel mese di ottobre l’attenzione della Chiesa è particolarmente rivolta alla missione dell’evangelizzazione del mondo. Il Vangelo dell’Amore è per tutti. E Madre Speranza diceva: “Vorrei che i figli e le figlie, uniti nella carità e nell’amore del Signore, guidati dalla grande passione della propria santificazione e della gloria del Signore, possano estendersi nel mondo intero… per far comprendere agli uomini la Misericordia e l’Amore del buon Gesù” (Esortazione, 3 agosto 1965, n. 579).
Nella preghiera per il Santuario, composta dalla Madre, si chiede che “tutti gli uomini abbiano la fortuna di poter conoscere Gesù come Lui è e che tutti vedano in Lui la vera immagine del Padre del figlio prodigo”.

La nostra Famiglia religiosa è convinta che c’è ancora molto da fare per compiere questa missione così decisiva per la pace degli uomini. Nel mondo nord-occidentale la fede in questo Dio misericordioso è superficiale e marginale; nel mondo sud-orientale è molto poco conosciuta.
Questo Vangelo dell’Amore Misericordioso potrebbe favorire non poco il dialogo tra le religioni e le culture, perché crescano la giustizia, la verità, il perdono, la riconciliazione, la civiltà dell’amore.
Per questo tre nostre consorelle, della Provincia “Maria Mediatrice”, hanno dato inizio alla prima comunità delle Ancelle dell’Amore Misericordioso in Perù. M. Elena, Sr. Inés e Sr Carmen hanno accolto con esemplare disponibilità l’invito di Gesù a testimoniare il suo Amore nei confronti dei poveri, in modo particolare dei bambini che vivono nel disagio, nella malattia, nella carenza affettiva. E così una piccola luce si accende in un altra grande nazione dell’America Latina.
A queste consorelle vada tutto il nostro affetto e la nostra preghiera.
Per tutti noi chiediamo questo spirito missionario alla Madonna che, in modo umile ed efficace, si è resa disponibile a portare Gesù agli uomini e gli uomini a Gesù. Per questo vogliamo invocare la sua intercessione con la recita del S. Rosario, specialmente in questo mese.
La Madre recitava ogni giorno le tre parti del Rosario, una preghiera che aveva imparato nella sua famiglia e nella sua parrocchia di Santomera, dedicata proprio alla Vergine del Rosario.

Il compleanno della Madre

Il 30 settembre la nostra Venerata Madre avrebbe compiuto 111 anni. Abbiamo benedetto il Signore per avercela data e abbiamo ringraziato lei per aver detto un sì così generoso, per aver pregato e sofferto anche per noi.
Nelle sante Messe celebrate in Cripta e nella Veglia abbiamo chiesto di poter testimoniare anche noi come lei l’Amore Misericordioso del Signore.

Ricordando il luogo d’origine della Madre, Santomera, faccio sapere che il nostro carissimo P. Lucas si trova proprio lì. Ha accettato di animare la comunità dei FAM ivi residenti e dirigere la costruzione di un centro di spiritualità nel Siscar, dove la Madre è nata.

In questo 30 settembre abbiamo ricordato anche i 20 anni di vita del “Centro Speranza”, diretto dalle nostre consorelle, a Fratta Todina.
Tanti bambini, ragazzi e famiglie sono stati aiutati in questi anni con uno stile che cerca di mettere insieme una continua specializzazione e un amore disinteressato per chi è nella sofferenza.
È un’opera che s’ispira a Vittorina Gementi e a Madre Speranza, due donne di grande carità.

I pellegrini

Durante il mese di settembre, specie nei fine settimana, il flusso dei pellegrini è aumentato rispetto ai mesi caldi delle vacanze estive.
Provenienti dall’Italia, ma anche dall’estero, si viene a Collevalenza per chiedere al Signore la salute, il perdono, la pace, la forza per andare avanti. Quasi tutti partecipano ai sacramenti, seguono con attenzione la catechesi, fanno il bagno nell’acqua del Santuario, restano meravigliati della bellezza del complesso.
Ricordiamo in particolare i gruppi di Verona, Firenze, Roma, S. Severino Marche, Fermo, Frosinone, Macerata… Alcuni gruppi provenivano dall’Inghilterra, Germania, Messico, Francia, Giappone…
Un bel gruppo dell’Unitalsi di Castelfranco (Arezzo) sono rimasti alla Casa del Pellegrino dal 6 al 10 settembre per gli esercizi Spirituali. Da vari anni sono da noi per questo momento spirituale.

Vita della Famiglia dell’Amore Misericordioso

Nel Capitolo dei Figli dell’Amore Misericordioso e nell’Assemblea delle nostre consorelle si è sottolineata l’importanza di ravvivare il carisma che abbiamo ricevuto in dono. Siamo consapevoli della difficoltà della crescita vocazionale e per questo vogliamo impegnarci ancora di più per rispondere meglio alla grazia del Signore, alle domande dell’uomo di oggi e della chiesa.

Grazie a Dio, altri due giovani, José Maria (Guinea) e José Antonio (Bolivia), hanno professato a La Nora (Spagna), Il rumeno Josif ha rinnovato per altri due anni i voti temporanei. Altri in Brasile si stanno preparando ai voti perpetui.
Dall’1 al 3 ottobre circa 25 giovani juniores EAM si sono incontrate a Collevalenza per un momento formativo. È bello vedere queste giovani… speranze, piene di entusiasmo.
Voglia il Signore concedercene ancora tante altre.

In questi mesi abbiamo ricordato alcuni confratelli cha hanno compiuto 50 anni di vita consacrata come FAM. Sono P. Arsenio Ambrogi, P. Mario Straffi, P. Mario Montecchia, Fr. Pietro Jacopini.

Fra poco dal 15 al 19 novembre, i sacerdoti diocesani appartenenti alla nostra Congregazione, tanti altri di noi e sacerdoti amici, ci incontreremo per celebrare il 50° di Fondazione dei sacerdoti con voti. Vi invitiamo a pregare, a ringraziare e a partecipare chi fosse interessato.
Vi chiediamo una preghiera per il nostro carissimo P. Enzo Ignazi perché ha problemi di salute.

ALAM

Dall’1 al 3 ottobre ha avuto luogo l’incontro dei responsabili dell’Associazione Laici Amore Misericordioso. Si sono riuniti per verificare la situazione e per programmare attività ed iniziative future.
C’è da ringraziare il Signore per lo sviluppo di questa Associazione: oltre 400 iscritti in appena 9 anni (solo in Italia). Diversi gruppi sono nati anche in Spagna, in Romania e in America Latina.
Condividono con noi il carisma: loro ci offrono la loro esperienza laicale e noi doniamo loro quella della vita consacrata. Un grazie particolare all’équipe, coordinata dal benemerito presidente Gaetano Storace.

Madre Speranza: pane e sorriso di Dio

È il titolo di una bellissima biografia della Madre Speranza, scritta da P. Giovanni Ferrotti, che molti di voi conoscono e apprezzano. Da “ragazzino”, il 18 agosto 1951, diede il benvenuto alla Madre al suo arrivo a Collevalenza, allora piccola frazione di Todi.
È una biografia che si legge bene. In modo semplice va all’essenziale. Attraverso il racconto di molti fatti, alcuni dei quali poco noti, delinea i tratti di questa donna eccezionale, dolce e forte. Scrive nell’introduzione: “Nel pane vedo la sua vita donata, il suo amore per l’Eucaristia, per i Sacerdoti, per i Poveri. Nel sorriso vedo la luce del suo messaggio rasserenante, il volto paterno di un Dio che ama come un padre e come una tenera madre i suoi figli, nonostante le loro miserie”.
Vi consiglio di leggere questo volume nel quale troverete cose interessanti per conoscere la Madre e la sua spiritualità.

Defunti

Raccomandiamo all’Amore Misericordioso del Signore il fratello di Sr. Blanca (Messico), lo zio di Sr. Rosario e di Sr. Speranza, il papà di Sr. Celina Dominguez, il fratello di M. Lucia Baquedano. Voglia il Signore accoglierli nel suo Regno e consolare le famiglie colpite dal lutto.
Il 21 settembre abbiamo ricordato con affetto e gratitudine il 1° anniversario della morte di S. Ecc. Mons. Giovanni Bianchi che, come sapete, ha speso i suoi ultimi 10 anni di vita nella nostra comunità, al servizio del Santuario. L’8 settembre avrebbe compiuto 40 anni di episcopato. Dal cielo interceda per noi perché, come lui, possiamo vivere facendo il bene nella gioia e nell’umiltà.

Concludo con questa poesia brasiliana dal titolo:

C’era una volta l’Amore

L’Amore abitava in una casa pavimentata di stelle e adornata di sole.
Un giorno 1’Amore pensò a una casa più bella.
Che strana idea quella dell‘Amore!
E fece la terra, e sulla terra, ecco fece la carne e nella carne inspirò la vita
e, nella vita, impresse l‘immagine della sua somiglianza.
E la chiamò uomo!
E dentro 1’uomo, nel suo cuore, l’Amore costruì la sua casa.
E 1’Amore andò ad abitare nel cuore dell‘uomo e ci entrò tutto là dentro,
perché il cuore dell’uomo è fatto d’infinito.
Ma un giorno... l’uomo ebbe invidia dell‘Amore.
Voleva impossessarsi della casa dell’ Amore,
la voleva soltanto e tutta per sé.
E l’Amore fu cacciato dal cuore dell‘uomo.
L’uomo allora cominciò a riempire il suo cuore;
lo riempì di tutte le ricchezze della terra, ma era ancora vuoto.
Un giorno l’Amore si rivestì di carne e venne anche lui ad abitare in mezzo agli uomini.
Ma l’uomo riconobbe l’Amore e lo inchiodò sulla croce.
L’Amore allora ebbe un’idea:
si rivestì di cibo, si travestì di pane e attese silenzioso.
Quando l’uomo, affamato, lo mangiò,
l‘Amore ritornò nella sua casa... nel cuore dell’uomo.
E il cuore dell‘uomo fu riempito di vita, perché la vita è amore.

Foto di gruppo

Festa del Santuario Mons. Ottorino Pietro Alberti e Mons. Giovanni Scanavino Mons. Giovanni Scanavino
Concelabrazione Vescovi e Sacerdoti al Convegno Mariano La prima comunità di Ancelle in Perù
Da Rapallo (GE) Da Montegranaro e Fermo Da Porto S. Elpidio
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ultimo aggionamento 31 ottobre, 2004