DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE

  Figli e Ancelle dell'Amore
Misericordioso nel mondo

P. Domenico Cancian fam      

Brasile

Ronaldo e Vicente, Diaconi

LAmore Misericordioso ci ha fatto un altro regalo. Il 23 aprile, nella comunità di "Nossa Senhora da Penha", in "Boa Esperança", Jaciguá (Brasile), è stato ordinato Diacono P. Ronaldo Evangelista del Melo, FAM. Il Vescovo Dom Frei Célio de Oliveira, diocesi di Cochoeiro, ha presieduto la celebrazione, alla quale hanno partecipato tantissime persone. È stata una festa. Molti famigliari e amici di P. Ronaldo hanno fatto il sacrificio di un lungo viaggio per testimoniare la loro gioia.

Il 30 aprile nella Comunità di Cristo Misericordioso in "Santa Tereza" (Mogi das Cruzes, SP), è stato ordinato Diacono P. Vincente Paulo Braga, FAM. Dom Airton José dos Santos ha presieduto la celebrazione. La Chiesa era piena di sacerdoti, religiosi e religiose, parenti e amici, persone che hanno seguito il cammino di Vincente.

Ho potuto partecipare anch’io e sono rimasto molto contento. Ringraziamo il Signore per questi due nuovi Diaconi FAM. Chiediamo per loro la grazia di vivere sempre nella diaconia dell’amore, sull’esempio di Gesù, Servo di Javhé, di Maria e della Madre Speranza, serve dell’Amore Misericordioso. Voglia il Signore prepararli alla prossima tappa: l’ordinazione sacerdotale!


Romania

M. Mediatrice di Gesù eam      
M. Maria Grazia Biscotti eam      

Bimbi rumeni al sicuro... nel cuore di Maria Mediatrice

Per Madre Maria Grazia e per me è stata una esperienza di gioia il viaggio del mese scorso in Romania. Abbiamo incontrato due belle Comunità, una dei Figli dell’Amore Misericordioso, assiduamente impegnata nella formazione di Aspiranti FAM, e l’altra di Ancelle dell’Amore Misericordioso prevalentemente impegnata nel servizio presso l’Ospedale Diocesano di Barticesti.

Accompagnate da Suor Maria Stella, abbiamo raggiunto personalmente oltre cento bambini/e del Centro Statale per Disabili in Pastraveni. Là Suor Maria Stella si fa periodicamente presente per portare a questi bimbi l’amore, la bontà e la tenerezza dell’Amore Misericordioso. Non ci sembrava vero di poter appuntare sulle loro magliette la medaglia della nostra Madre Maria SS. Mediatrice, mentre con la preghiera del cuore li consacravamo, uno ad uno, a Lei, perché come MADRE li protegga, li custodisca e li salvi. Ora portiamo nel cuore e nella preghiera il sorriso innocente che ci hanno regalato con tanta generosità e trasparenza.

Altra gioia grande ci ha procurato l’incontro con i Laici dell’Amore Misericordioso. Come si legge negli Atti degli Apostoli, anche questi Laici si ritrovano spesso insieme per la preghiera e per ascoltare la Parola di Dio. Ad essi se ne aggiungono ogni giorno altri nuovi, sopratutto giovani, che desiderano conoscere il carisma dell’Amore Misericordioso.

Non rimane che ringraziare la nostra venerabile Madre Speranza di Gesù, che veglia con amore materno su tutte queste realtà, ed anche tanti Benefattori, Padrini e Madrine, che fanno arrivare il loro aiuto concreto a tutti questi Bimbi.


India

Marina Berardi      

Festa al Trinity Lyceum School

Nanthirickal (Kerala - India), 22 maggio 2006. In questo piccolo villaggio, nel sud dell’India, opera una comunità di Ancelle e di Figli dell’Amore Misericordioso, in stretta collaborazione con la chiesa locale. In occasione della festa di Santa Rita, titolare della parrocchia, ha avuto luogo l’inaugurazione delle nuove aule, del campo di basket e di un’aula di informatica della scuola diocesana, il "Trinity Lyceum".
Proprio in quel periodo mi trovavo in India per condividere un po’ del mio tempo con le persone di quella incantevole realtà, così diversa dalla nostra negli usi e nei costumi, nei colori e nei suoni, nel paesaggio.
L’unico rammarico è quello di non aver potuto comunicare nella lingua locale che per noi occidentali è quasi inaccessibile! Non sono, comunque, mancati momenti di festa, gesti semplici che hanno trasmesso amore e vicinanza: il linguaggio dell’amore, come diceva Madre Speranza, non ha bisogno di tante parole e tutti lo comprendono immediatamente.
Una circostanza di particolare importanza, è stata, appunto, l’inaugurazione da parte del Vescovo, S. Ecc.za Mons. Stanley Roman, delle nuove strutture della scuola diocesana. Vi è stata una grande e sentita partecipazione, soprattutto da parte dei bambini e dei loro genitori, nonostante il caldo torrido di mezzogiorno.

Il Trinity Lyceum, grazie all’impegno della diocesi, in pochissimi anni sta diventando una realtà sempre più significativa e fiorente, contribuendo alla promozione dei bambini che la frequentano e a quella di quanti, a diverso titolo, vi operano.
Il Parroco, Padre Rajish, ed il Direttore della Scuola, Dott. Zaccaria Peeter, hanno voluto che presenziassimo a questo atto ufficiale le Comunità religiose dell’Amore Misericordioso che lì vivono ed io, come omaggio e riconoscenza per il sostegno fattivo a favore di tale opera. Abbiamo accolto l’invito con gioia!
Personalmente, ero presente anche quando, S. Ecc.za Mons. Stanley Roman, nel dicembre del 2003, pose la prima pietra. È stato, quindi, bello assistere, in cosí breve tempo, allo sviluppo di questa importantissima attivitá. Credo, infatti, che il futuro dell’umanitá sia legato al mondo dell’educativo e della comunicazione, chiamati a trasmettere non solo istruzione ma valori, non solo teorie ma ideali di vita.
La stessa Madre Speranza, fin da quando nel 1930 fondó le Ancelle dell’Amore Misericordioso, inizió aprendo numerosi collegi dove bambini di tutte le estrazioni sociali potessero essere accolti. Ha creduto fortemente, impegnando tutte le sue forze, nell’importanza della formazione culturale, umana e cristiana dei bambini e della gioventú. Le sue opere non erano solamente assistenziali, miravano piuttosto alla promozione della persona, a far sí che questa si sentisse responsabile, unica, importante.

Inaugurare un’Aula di Informatica è come aprire una finestra sul mondo, all’interno del quale è indispensabile essere guidati da maestri certi, non solo per l’utilizzo pratico ma, soprattutto, per scoprirne la vera finalità. Dalle pagine di questa rivista, rinnovo, dunque, l’augurio di un buon lavoro ad insegnanti, genitori ed educatori per il loro delicato compito di accompagnare i bambini ed i giovani a guardarsi dalle insidie insite in questi mezzi e a valorizzarne, invece, le potenzialitá. La tecnologia e i mezzi di comunicazione sociale anche dal magistero della Chiesa sono visti come «"doni di Dio", in quanto essi, nel disegno della Provvidenza, sono ordinati ad unire gli uomini in vincoli fraterni, cosicché collaborino nel suo piano di salvezza» (Aetatis Novae 22).

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ultimo aggiornamento 04 luglio, 2006