P A S T O R A L E g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

 

Alla scoperta di Dio-Amore

 

Tutto per Amore

Amare… ma come si fa?

Tante volte me lo sono chiesta, ho sentito questa domanda nell’aria di tanti incontri con giovani, adulti, bambini.

Spesso la risposta rimane dentro, confinata nella prigione di un dolore, di una delusione, di un rimorso.

Osservavo le mie amiche più giovani chattare in Rete: parole abbreviate, "faccine" che mimano tutti i sentimenti, lasciano sul web la scia di un sogno abbozzato, parlano di amicizia, di amore.

 

Principessa principessa…

sei malata di tristezza…

so qual è la malattia

solamente con l’amore

la potrai mandare via.

(Da una canzone di Gianni Morandi).

Ma amare è un’altra cosa.

In missione a Tricase (LE), la nostra famiglia religiosa ha visitato tanta brava gente… Soprattutto i giovani ci giravano intorno, in attesa. Quando siamo partiti, alcuni di loro sono stati con noi fino alla fine. Sabato scorso, insieme al loro parroco, Don Gino, mi hanno telefonato. Avvertivo nostalgia nelle voci e il sentimento di un’attesa ancora più viva.

Non è solo questione di lontananza: forse si tratta di un’amicizia, di un amore che a loro manca e che stanno cercando. Si dice che l’amore non dimentica… ma io… ricorderò i loro nomi? Fino a quando?

Siamo ormai alla vigilia della Domenica delle Palme, XXII giornata mondiale della gioventù: fra due giorni Benedetto XVI incontrerà nella Basilica di San Pietro i giovani della Diocesi di Roma.

Anche noi, Giovani dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, Fratta Todina, Campello sul Clitunno, ci mettiamo in viaggio per "vedere" il Papa. Essere visti da Lui.

Perché la sua parola non ci è indifferente.

Tanto per cominciare, nel suo messaggio, ci parla di amore:

 

Come io vi ho amato, così amatevi
anche voi gli uni gli altri
(Gv 13,34)

 

E intraprende con i giovani un viaggio alla "scoperta" dell’amore.

Ci dice che amare è possibile.

Amore è un legame che libera.

Amore è Dio.

Il suo essere amore, che passa dal Padre al Figlio, è una Persona: lo Spirito Santo.

Amore è Cristo che è morto per noi, per me. Per questo «nessuna vita umana è inutile».

Amore sono "i segni" incancellabili della Passione: mani, piedi, costato aperti per noi, per me.

Amore è una vera rivoluzione: perché facendosi peccato, Cristo «sradica l’odio dal cuore dell’uomo».

Ma è la terza tappa di questo viaggio che mi sconvolge di più.

Quando Gesù sulla croce grida "Ho sete", ci rivela che anche Lui ha bisogno di amore.

E questo grido, a ben udirlo, dovrebbe investirci! Metterci a terra: Dio ha bisogno di noi, di me! Come è possibile?

E amare Gesù, amare Dio… come si fa?

"Come io vi ho amato". Ecco come si fa.

Amare gli altri, tutti, senza più distinzione di amici, nemici, conoscenti, sconosciuti…

Tutti attendono un amore così.

Non c’è amore più grande, più libero, più vero…

Sulla scia di questa scoperta, la Chiesa, il futuro, la vita quotidiana diventano per i giovani ambiti e orizzonti di un amore "forte e bello".

"Ho sete".

Madre Speranza ci invitava a cercare in questo "lamento gridato" di Gesù «la sete infinita di salvezza che brucia ardentemente l’anima del Redentore del mondo».

In attesa della Pasqua, alla scoperta dell’Amore, ci auguriamo di soffrire la sete!

La stessa sete di quel Dio-Amore che è capace di salvare il mondo!

Buona Sete di Cristo!

Sr. Erika di Gesù

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ultimo aggiornamento 30 aprile, 2007