CONGRESSO APOSTOLICO MONDIALE DELLA MISERICORDIA M. Speranza Montecchiani eam(1)
Testimoni attuali della Misericordia
Premessa
"«Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui» (1 Gv 4, 16). Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana: l’immagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine dell’uomo e del suo cammino"2.
La misericordia è l’Amore di Dio che si rivela come tenerezza paterna e materna, gratuita, liberante e fedele, è l’amore, colto nel suo aspetto più profondo e tenero, nella sua capacità di farsi carico di ogni bisogno, soprattutto nella sua infinita capacità di perdono.
La misericordia di Dio è quell’aspetto dell’amore e della bontà che lo porta a dimenticare, a distruggere la colpa e la pena pagando Egli stesso con la Croce, per ridonare all’uomo l’amicizia infranta e ricreare la filiazione rinnegata e disprezzata.
La storia dell’uomo è una storia intessuta di misericordia. Già dalle prime pagine della Bibbia, il Dio Creatore ci si rivela un Dio misericordioso, un Dio vicino all’uomo e amico dell’uomo.
L’uomo, nell’esercizio drammatico della sua libertà, può lasciarsi penetrare da questo amore divino, oppure allontanarsene ed il peccato può entrare così nel cuore dell’uomo, nel cuore dell’umanità provocandovi una ferita profonda che le impedisce di vedere il vero volto di Dio, il Volto dell’Amore, il volto del Padre misericordioso.
Sfogliando le pagine del Testo Sacro, vediamo che il volto misericordioso di Dio si va sempre più delineando fino a rendersi visibile, in tutti i suoi tratti, nella Persona di Gesù. Il peccato dell’umanità lo evidenzia ancora di più.
Nella Croce di Cristo, dove è racchiuso tutto l’amore di Dio per l’uomo immerso nell’indigenza e nel dolore, cogliamo il culmine della manifestazione della misericordia. Ed è proprio attraverso il cuore di Cristo crocifisso che la misericordia divina raggiunge gli uomini. Entrando nel mistero di Gesù Crocifisso si è conquistati dall’amore e dalla misericordia di Dio e si fa esperienza che quanto più l’uomo si allontana da Dio tanto più Dio si muove a compassione dell’uomo rivelando il suo cuore misericordioso.
"Per incontrare Dio – afferma Benedetto XVI – dobbiamo diventare capaci di vedere con il cuore. Dobbiamo imparare a vedere con un cuore di bambini. La semplicità e l’umiltà sono i requisiti necessari per tale conoscenza".
Tre testimoni della misericordia
L’uomo, amato da Dio fino alla follia della croce, sceglie sovente strade di negazione dell’amore, strade di solitudine e angoscia. Il nostro tempo, ad uno sguardo di fede, appare quindi come il tempo favorevole per la manifestazione della misericordia, il tempo dell’annuncio della misericordia che, unica, può risanare, rigenerare l’uomo liberandolo dalla miseria nella quale è sprofondato. Dio è fedele, va in cerca dell’uomo e prende su di sé la sua miseria annullandola in se stesso sul legno della croce (Cfr. 1 Pt. 2,24-25).
La misericordia di Dio è più grande di ogni male che è nel mondo ed è capace di annullare in sé tutto il male radicato nel cuore dell’uomo. Oggi, in cui la miseria dell’uomo sembra sovrastare la misericordia divina, Dio sceglie tre donne e le chiama a fare esperienza della Sua misericordia riproducendo in se stesse il suo Volto paterno per poi rifletterla sull’umanità e invitare alla speranza.
Le tre donne, tre profezie viventi, sono: Santa Teresa del Bambino Gesù, Santa Faustina Kowalska e la Venerabile Madre Speranza di Gesù.
Attraverso il carisma di queste tre donne, il Signore vuole riconsegnare al mondo la luce della Misericordia che illuminerà il cammino del nuovo millennio. Tre donne che hanno conosciuto, sperimentato e comunicato all’uomo di oggi l’immensa ricchezza della Misericordia di Dio. Tre segni profetici, donati da Dio all’umanità contemporanea, per offrire raggi di speranza all’uomo immerso nella disperazione.
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1. Teresa di Gesù Bambino o del Volto Santo (1873 – 1897)
La sua breve vita, è un canto alla misericordia di Dio. Dio amore misericordioso l’ha plasmata, strutturata, in tutte le componenti della sua spiritualità. "A me Dio ha dato la sua misericordia infinita, attraverso di essa contemplo e adoro le altre perfezioni divine. Allora tutte mi appaiono raggianti di amore, la giustizia stessa - e forse ancor più che qualsiasi altra - mi sembra rivestita d’Amore" (Manoscritto A).
Teresa, e questo davvero sorprende, sottolinea tale irradiazione della misericordia anche nella giustizia di Dio. Quella giustizia che, allora come oggi, fa apparire Dio lontano dagli uomini. Nell’insegnamento e nell’esperienza di Teresa del Bambino Gesù, Dio perde quella severità e si veste di Amore Misericordioso, in proporzione alla fragilità umana; si tratta di uno squisito amore paterno e materno che di fronte alla fragilità umana si dimostra ancora più tenero, gratuito e quasi spontaneo.
Ella si lascia talmente penetrare in questa luminosa esperienza divina che si offre vittima all’Amore Misericordioso. "Quest’anno, il 9 giugno 1895, festa della SS.Trinità ho ricevuto - scrive - la grazia di capire più che mai quanto Gesù desideri di essere amato".
E come risposta all’Amore offre totalmente se stessa. "Per vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima al vostro Amore Misericordioso, supplicandovi di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima i flutti dell’infinita tenerezza che sono racchiusi in Voi, e così possa diventare martire del Vostro amore, o mio Dio!…".
Ella vive il resto della sua vita felice di non comprimere le onde dell’infinita tenerezza che sono in Gesù e desiderosa di essere consumata dal suo amore divino.
2. Suor Faustina Kowalska (1905 – 1938)
L’umile suora della Polonia di Auschwitz viene canonizzata nell’anno del grande giubileo e definita da Giovanni Paolo II "Il portavoce della divina misericordia".
La missione di suor Faustina consiste essenzialmente nel proclamare al mondo la verità rivelata nella Sacra Scrittura della divina misericordia per ogni uomo, nel mostrare che la perfezione cristiana si basa sulla fiducia in Dio e sull’atteggiamento misericordioso verso il prossimo.
Lei dà vita ad un movimento apostolico con il compito di proclamare e implorare la Misericordia divina per il mondo.
Nel cuore della sua spiritualità troviamo il mistero della Misericordia divina che ella medita nella Parola di Dio e contempla nella quotidianità della sua vita. La conoscenza e la contemplazione di tale mistero sviluppano in lei un’atteggiamento di fiducia filiale in Dio e di misericordia verso il prossimo.
Scrive nel suo diario: "O mio Gesù, ognuno dei Tuoi santi rispecchia in sé una delle Tue virtù; io desidero rispecchiare il Tuo Cuore compassionevole e pieno di misericordia, voglio glorificarlo. La tua misericordia, o Gesù, sia impressa sul mio cuore e sulla mia anima e ciò sarà il mio segno distintivo in questa e nell’altra vita"3.
Il Signore ha scelto Suor Faustina come apostola della Sua Misericordia per trasmettere un grande messaggio al mondo. "Nell’Antico Testamento mandai al mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te a tutta l’umanità con la Mia misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso"4.
L’immagine di Gesù misericordioso di Suor Faustina presenta il Cristo risorto che benedice ed effonde dal suo cuore i raggi della divina misericordia che purifica e santifica l’uomo. Sotto l’immagine di Gesù misericordioso troviamo la preghiera: "Gesù, confido in Te".
3. La Venerabile Madre Speranza di Gesù. (1893 – 1983)
La Venerabile Serva di Dio Madre Speranza di Gesù è stata vera "Ancella dell’Amore Misericordioso".
Ha continuato la missione di Teresa del Bambino Gesù che le apparve quando Madre Speranza aveva appena 12 anni e Teresa era già morta da 8 anni. Le disse: «"Sono venuta a dirti da parte del buon Dio che tu dovrai cominciare dove ho finito io". E mi parlò a lungo, della devozione all’Amore Misericordioso che avrei dovuto diffondere in tutto il mondo»5.
Con crescente intensità, e mossa da uno sconfinato desiderio di farsi Santa per dare gloria al Buon Gesù, ella ha saputo accogliere il dono di una particolare conoscenza ed esperienza della misericordia di Dio. Conoscenza ed esperienza attinte, non tanto dai libri o da maestri di spirito, quanto direttamente dall’intimità con il Buon Gesù, che l’ha preparata e guidata verso una piena identificazione e comunione con il mistero della Sua Croce, mistero di Amore e di Misericordia.
Obbediente al volere di Dio, dopo varie esperienze che hanno segnato profondamente la sua vita spirituale e l’hanno preparata a realizzare il Piano di Dio, ella fonda una Famiglia religiosa che comprende due Congregazioni: le Ancelle dell’Amore Misericordioso e i Figli dell’Amore Misericordioso.
L’essenza del carisma che lo Spirito ha trasmesso a Madre Speranza, per la sua Famiglia religiosa, è Dio Amore Misericordioso, il quale nel Signore Gesù si è manifestato meravigliosamente "ricco di misericordia" (Ef.3,4) con ogni uomo, specialmente con chi è povero e misero, sofferente e peccatore.
Madre Speranza, con gli occhi semplici, puri ed illuminati, cerca di fare una lettura del Progetto di Dio a lei affidato e scrive: "Dio, Amore Misericordioso, in questi tempi difficili e di lotta per la Chiesa, vuole benignamente elargire le ricchezze della sua misericordia e a questo fine fa nascere una Famiglia religiosa"6.
L’Amore Misericordioso viene "visibilizzato" in una stupenda immagine lignea, fatta scolpire da Madre Speranza nel 1930, dopo un precisa rivelazione; ora è venerata nel Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza . Tale Crocifisso riproduce il Cristo vivo nel momento della sua preghiera: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc.23,34). Egli si offre al Padre mosso da un’infinita Carità come appare dal cuore, evidenziato con la scritta "Caritas"; dietro la croce ha l’ostia: il suo Amore crocifisso si fa Pane di vita per entrare e rimanere in noi, accompagnandoci nel camino verso il Padre; sotto la croce il mondo sormontato dalla corona regale: Gesù è re dall’alto della croce, da lì attira tutti a Sé; sul mondo il Vangelo aperto dove si legge: "Amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato" (Gv.13,34). Un’icona che riassume l’intero vangelo dell’Amore misericordioso.
La vita e le opere della Madre Speranza sono penetrate dall’Amore misericordioso di Gesù e chi l’avvicinava avvertiva il fascino di una Presenza che purifica, trasforma e rigenera nell’intimo.
Ella, spinta dal grande desiderio di essere intimamente unita al Buon Gesù, partecipava misticamente della Croce di Cristo perché l’uomo possa lasciarsi rigenerare dall’Amore Misericordioso. "Con l’aiuto del Buon Gesù e per amor suo – ella scrive – voglio vivere soffrendo e morire amando, consumata nel fuoco dell’amore"7.
Nella misura in cui la Serva di Dio cresceva nella conoscenza dell’agire misericordioso di Dio verso l’uomo peccatore, cresceva forte in lei il desiderio di evangelizzare l’Amore Misericordioso."Devo arrivare a far sì – ella scrive –che gli uomini conoscano Dio non come un Padre offeso per le ingratitudini dei suoi figli, ma come un Padre buono che cerca con tutti i mezzi la maniera di confortare, di aiutare e di far felici i suoi figli e che li segue e li cerca con amore instancabile come si Lui non potesse essere felice senza di loro"8.
E ancora: "Dio è un Padre che ama, che non mettere in conto, perdona e dimentica… E’ un Padre non un giudice severo… È un Padre che attende il Figlio prodigo per abbracciarlo" 9. Nessuna miseria umana lo fa desistere, anzi Egli tanto più moltiplica il suo amore quanto più l’uomo diventa miserabile.
"Sicuri dell’Amore infinito di Dio, possediamo nella Misericordia la speranza di salvezza per noi e per ogni uomo… Tutto il nostro operare deve essere improntato alla più grande speranza, da testimoniare a tutti, perché anche l’uomo più perverso, il più miserabile e perfino il più abbandonato è amato con tenerezza immensa da Gesù che è per lui un Padre e una tenera Madre"10.
La Serva di Dio aveva così profondamente interiorizzato i tratti misericordiosi del Padre che li rendeva visibili a quanti l’avvicinavano e comunicava a tutti il suo immenso desiderio di diffondere l’Amore Misericordioso nel cuore di ogni uomo. "È necessario – spesso ripeteva – che ci impegniamo il più possibile affinché l’uomo conosca l’Amore Misericordioso di Gesù e veda in Lui un Padre pieno di bontà che arde d’amore per tutti"11.
Nella preghiera composta per i pellegrini in visita al Santuario dell’Amore Misericordioso, costruito con tanto amore e sacrificio, così la Serva di Dio si esprime: "Fa’, Gesù mio, che tutti gli uomini abbiano la fortuna di poterti conoscere come Tu sei e che tutti vedano in Te la vera immagine del Padre del figlio prodigo".
Perché ciò si compisse, la Serva di Dio ha offerto tutta la sua vita ed ha promesso la sua costante preghiera dopo il ritorno nella casa del Padre Misericordioso.
Consumata interamente nella carità divina, irradia intorno a sé quanto aveva ricevuto dal Buon Gesù: una mente tutta protesa a comprendere e a compiere solo la divina Volontà, un cuore capace di una maternità spirituale senza confini, una volontà desiderosa di condividere le sofferenze del Cristo crocifisso fino a identificarsi con Lui in una straordinaria unione sponsale e collaborare, così, alla salvezza delle anime.
"Gesù mio, che il mio cuore arda d’amore per Te,
che quest’amore sia per me non un semplice sentimento d’affetto passeggero,
ma un amore generoso, capace di spingermi fino al più grande sacrificio,
fino a dimenticarmi di me stessa, fino a rinunciare alla mia volontà
per fare solo quello che Tu vuoi.
Apri per la mia anima, o Gesù,
tutte le fonti dell’immenso abisso della tua infinita misericordia;
annegami nell’abisso del tuo amore
e fammi perire nel diluvio del tuo amore divino"12.
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Attraverso queste tre donne, scelte e plasmate dall’Amore Misericordioso, Teresa del Bambino Gesù, Suor Faustina e Madre Speranza, Dio ha riacceso nel mondo un altro raggio di speranza: la salvezza che scaturisce dal cuore trafitto del Cristo Crocifisso, Amore Misericordioso, arriva anche a noi e sta abbracciando questa nostra tormentata umanità.
Seguendo le loro tracce, invitiamo gli uomini di oggi a volgere lo sguardo a Colui che è stato trafitto affinché si sentano attratti dal Suo Amore Misericordioso. L’umanità conoscerà, così, il tempo della misericordia e, quindi, il tempo della speranza.
1 M. Speranza Montecchiani di Gesù ha emesso la professione religiosa come Ancella dell’Amore Misericordioso nel 1964. Dopo aver conseguito il Diploma dell’Istituto Magistrale, consegue la Laurea in Pedagogia e Psicologia nell’Istituto Universitario "Maria SS. Assunta" di Roma. Per anni ha svolto il servizio come insegnante nella Scuola elementare Parifica di Roma. Nel 2007 è stata eletta Madre generale della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.
2 Benedetto XVI, Deus Carits est, n.1.
3 Suor Faustina Kowalska, Diario, p.418
4 Ivi, p.522
5 Cf. Padre Mario Gialletti, Madre Speranza, Ed. L’Amore Misericordioso, 2002 pag. 24-25
6 Costituzioni fam, prologo
7 Cast. n. 7, Ed. L’Amore Misericordioso
8 Madre Speranza di Gesù, Diario 5.XI.1927, Ed. L’Amore Misericordioso, 2007 pag. 11
9 Madre Speranza di Gesù, Exh.2.1.1965, Ed. L’Amore Misericordioso
10 Madre Speranza di Gesù, El Pan 2,67, Ed. L’Amore Misericordioso
11 Madre Speranza di Gesù, Perf.52, Ed. L’Amore Misericordioso
12 Cast. n. 10,146, Ed. L’Amore Misericordioso
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ultimo aggiornamento
01 agosto, 2008