DAGLI SCRITTI DI MADRE SPERANZA
 
“Il Tuo Spirito Madre”
    a cura di Padre Mario Gialletti fam

 

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile. 

In questo anno riproponiamo alcuni brani del suo diario

 

 

Madre Speranza

"... una casa aperta per il bene del clero ..."

1499 15 agosto 1954:  Padre Elio Bastiani emette i primi voti come figlio dell’Amore Misericordioso.

1500 25 agosto 1954:  Vado a Fermo a preparare, nel collegio del sacro Cuore, alcune camere affinché i padri possano incaricarsi della direzione del collegio e porto lì quattro studenti, figli dell’amore misericordioso, perché possano frequentare il seminario di Fermo.

1501 8 settembre 1954:  Padre Mario Straffi emette i suoi voti come figlio dell’Amore Miseri-cordioso.

1502 4 ottobre1954:  Si stabilisce a Fermo la prima comunità così composta: padre Arsenio Ambrogi superiore, padre Mario Straffi vicario e padre Mario Montecchia assistente dei bambini. Fanno parte della comunità anche i quattro studenti.

1505 18 ottobre 1954:  L’Arcivescovo di Fermo viene a celebrare messa nella cappella privata del collegio e vi lascia il Santissimo.

1506 31 ottobre 1954: Emettono i loro voti nella cappella dei Figli dell’Amore Misericordioso padre Mario Montecchia e padre Luigi Macchi.

1507 26 novembre 1954:  Il buon Gesù mi dice che devo andare a Perugia per parlare con l’Arcivescovo e dirgli che ho saputo che sta per chiudere la casa del clero, mentre io sarei disposta a farmene carico, inviando lì due sacerdoti e un fratello per accudire i sacerdoti ospiti nella casa e quelli di passaggio. Quattro suore per la pulizia, la cappella, il refettorio, la cucina, il guardaroba e la lavanderia.

1508 Per tutto questo, come pure le spese del vitto dei sacerdoti, si sarebbe preoccupata la Congregazione. Inoltre avremmo fatto il possibile, perché i sacerdoti di passaggio potessero venire a mangiare in questa casa senza pagare, per evitare così che andassero a mangiare nelle osterie.

1509 Il Vescovo era molto seccato con me da quando era entrato in Congregazione padre Arsenio. Così al vedermi, un po’ fuori di sé, disse: "cosa viene a cercare?" E alzandosi in piedi: "viene per vedere se può rubarmi qualche altro sacerdote?" "Eccellenza, io non le ho rubato alcun sacerdote".

1510 E lui, dando un pugno sul tavolo, ha aggiunto: "Chi ha portato a codesta famosa Congregazione il parroco di Marsciano?" "Io no" ho risposto. E lui ha replicato: "orbene, eppure altri due mi hanno chiesto di entrare, ma sia certa che ciò non accadrà, poiché sono deciso ad usare tutte le mie forze e la mia autorità per impedirlo." "Bene eccellenza, ma io sono certa che, se Gesù li chiama, la sua autorità e la sua forza serviranno a ben poco e così se, Lui lo vuole entreranno; almeno padre Gialletti perché so che è Lui che lo chiama."

1511 Sentendomi parlare così, il Vescovo sedette, poiché da quando ero entrata era rimasto in piedi e io seduta, perché vedendo il Vescovo in quello stato non ero stata capace di alzarmi. Sua eccellenza, ormai rasserenato, mi ha detto: "chi le ha detto che si vuol chiudere la casa del clero?" "Gesù, che ha anche aggiunto che questa casa è stata aperta per il bene del clero da un santo Arcivescovo che si è molto sacrificato per questa casa e non vuole che sia vostra eccellenza a chiuderla."

1512 Il Vescovo si è calmato e ha detto: "va bene, Madre, ci penserò e le darò una risposta, certamente positiva". La mia angustia e il mio dolore si sono tramutati in una grande gioia, vedendo l’umiltà del Vescovo. Così sono tornata a Collevalenza confusa.

1513 2 dicembre 1954:  Mi dicono che l’Arcivescovo di Perugia ha scritto all’Arcivescovo di Fermo, per chiedergli come ha fatto a concedere alla Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso il collegio di Fermo, poiché egli vuole affidare loro la casa del clero.

1514 3 dicembre 1954:  Chiama per telefono l’Arcivescovo di Perugia perché vuole parlarmi.

1515 4 dicembre 1954:  vado a Perugia e il Vescovo mi dice che è disposto a cedere la casa del clero ai Figli dell’Amore Misericordioso e vuole che vadano presto.

1516 In questa visita già non mi sembrava più di parlare con un Arcivescovo, ma con un padre che, a mio giudizio, ha un temperamento che ha saputo arricchire con grande fortezza, franchezza e bontà.

1517 Così è disposto a fare la volontà del buon Gesù, cedendogli, se Lui lo vuole, padre Gialletti. Ma mi ha detto che dobbiamo attendere ancora un po’, perché vuole provarlo e perché finisca il corso.

1518 8 dicembre 1954  Nella cappella dei Figli dell’Amore Misericordioso della casa di Fermo, emettono i loro voti i primi due sacerdoti del clero secolare: don Luigi Leonardi e don Lucio Marinozzi.

1519 18 dicembre 1954:  Padre Alfredo viene ordinato suddiacono. Solo il buon Gesù ha potuto valutare quello che è avvenuto nella mia anima durante questa cerimonia, per me tanto attesa, perché la mia sofferenza è grande, accresciuta dalla mia mente farneticante.

1520 31 dicembre 1954:  vado a Perugia a pregare il Vescovo perché autorizzi padre Mario ad entrare nella Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso Il Vescovo non rifiuta, ma vuole che resti in seminario fino al termine dell’anno scolastico e ridendo dice: "veramente Gesù ha buon gusto! Poteva avermi chiesto un altro e non proprio Mario che non so come rimpiazzare. Va bene, Madre, faremo la sua volontà. Adesso le chiedo di fare il possibile perché vengano quanto prima i padri e le suore a farsi carico della casa del clero".

1521 12 gennaio 1955:  Ricevo una lettera dalla curia di Perugia, nella quale mi si chiede che il giorno seguente le suore vadano a preparare il pranzo, perché se ne vanno le religiose che stavano nella casa del clero.

1522 13 gennaio 1955:  Si apre questa nuova fondazione. Padre Mario Tosi come superiore, padre Elio vicario e fratello Adriano. La comunità delle suore comprende: madre Gemma (Ortuzar) superiora, suor Pilar Alvarez vicaria e le consorelle Consolazione García e Amada Pérez. Padre Gino, la madre segretaria generale ed io, accompagniamo questa nuova comunità.

1523 Non ho potuto presentare la nuova comunità al Vescovo perché assente, allora siamo andati, insieme ai padri, dal vicario. Questi ci ha accolto molto bene e ha dato loro, verbalmente, il permesso per esercitare il ministero, aggiungendo che tornassero dopo qualche giorno a ritirare i permessi scritti.

1524 17 gennaio 1955:  vado a Perugia con padre Gino e la madre segretaria generale per presentare le due comunità al Vescovo. Questi ci ha ricevuto dicendoci di essere molto contento e ha detto che padre Mario poteva entrare nella casa del clero a fare vita di comunità con i padri, ma doveva fare cinque mesi di prova prima di emettere i voti

(El pan 18, hoy 1499-1524)

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ultimo aggiornamento 19 settembre, 2008