Dalla nostra storia:
Via Crucis
(Dalle Segreterie generali delle Ancelle e dei Figli
dell’Amore Misericordioso)
14/12/1953
P. Gino Capponi fam chiede licenza per poter erigere la Via
Crucis a Collevalenza. Rispondono dalla Curia Vescovile Tudertina,
in data 15 dicembre c.m. affermativamente, delegando il P. Filippo
Sforzini o.f.m.
05/06/1955
Riunione del 5.VI.1955 - Il P. Gino legge e commenta il Cap.
VIII parte I del «Libro delle Usanze». Circa la recita del S.
Breviario fa notare che pur nella occupazione dell’insegnamento
scolastico si è trovato tempo ogni giorno per la recita in comune
del S. Breviario. Alla lettura del punto riguardante la pia pratica
dell’Esercizio della «Via Crucis» prende la parola la Madre. La «Via
Crucis» spiega, non è per caricare i Religiosi di preghiere e
devozioni; ma secondo nostro Signore con la Via Crucis si vincono le
tentazioni. Meditare la Passione di nostro Signore Gesù Cristo serve
al religioso per aiutare l’anima a camminare nella santità. Vedere
l’opera di amore di Gesù per noi spinge ad accettare in noi l’amore
per Lui. I Crocifissi portati dalla Spagna per i Religiosi sono
stati benedetti dal S. Padre e con essi si può fare la Via Crucis
fuori di Chiesa, quando a questa non è possibile accedere, e lucrare
le indulgenze.
14/06/1959
La Madre continua a non star bene, e la Comunità di Roma decide
di venire a farle visita. Nonostante si nutra solo con un succo
d’arancia, accompagna le sue figlie a vedere i luoghi dove
sorgeranno le nuove opere: Basilica, Casa della Giovane, Casa per i
pellegrini, Via Crucis, etc. La Madre nonostante il suo malessere ha
in animo di riunire il Consiglio per la nuova fondazione in Germania
e sceglie le Suore che dovranno andare; le chiama per conoscere il
loro pensiero e queste, unanimi, dichiarano che è doloroso per loro
separarsi dalla Madre ma sono pronte a compiere la Volontà del
Signore.
16/06/1959
A Collevalenza, l’Arch. Martelli di Perugia, Sovrintendente alle
Belle Arti e Membro della Commissione Pontificia per l’Arte Sacra,
conferisce con la Madre. La Madre gli espone il piano di tutte le
opere che dovranno sorgere a Collevalenza: Santuario, Casa della
Giovane, Casa del Pellegrino e Via Crucis all’aperto e lui
suggerisce di bandire un concorso fra tutti gli Architetti Umbri,
per un progetto di massima di tutte le opere; al vincitore, come
premio, sarà affidata la realizzazione delle opere stesse.
14/09/1960
Il P.Gino Capponi fam, in qualità di Rettore del Santuario Amore
Misericordioso, sollecita il P. Superiore dei Francescani di
Montesanto/Todi, di voler disporre per l’erezione della VIA CRUCIS
nel Santuario stesso, con tutte le indulgenze concesse dalla Santa
Chiesa.
20/09/1960
Il Superiore dei Francescani di Montesanto/Todi, accoglie la
richiesta di P.Gino Capponi fam, e provvede, nella persona di P.
Giovanni Maria Polidoro ofm, alla "erezione e benedizione delle
stazioni della Via Crucis" nel Santuario dell’Amore Misericordioso,
"cum adnexis indulgentiis lucrandis ab omnibus fidelibus eas devote
visitantibus". Il documento è sottoscritto e firmato dal Vescovo
della Diocesi, Mons.Antonio Fustella e dallo stesso P. Johannes
Maria Polidoro, Delegato per l’erezione e benedizione, in data 23
settembre 1960.
16/12/1961
Per la ricorrenza dell’approvazione delle Costituzioni delle
Ancelle A. M. Suore e Padri si ritrovano insieme nel refettorio di
quest’ultimi. La Madre racconta loro che sono 45 anni, precisamente
dal 1915, che ha cambiato il suo nome "Josefa" in quello di Speranza
e, che nel periodo del suo Noviziato fu tentata di lasciare la vita
religiosa, perché aveva constatato che anche nei Conventi esistevano
le debolezze umane e la mancanza di carità. Pazientò seguendo il
consiglio del Vescovo di Murcia, ma a due mesi dell’emissione dei
Voti era ancora perplessa, quando trovandosi in Chiesa a pregare la
Via Crucis sentì una voce che le disse: «E tu te la sentirai di
lasciare mio Figlio solo?». La Chiesa era deserta. In una Cappella
laterale trovò una piccola statua della Madonna sporca di terra, era
stata questa piccola immagine a parlare, … che cancellò nell’animo
della Madre i dubbi sulla sua vocazione.
04/05/1963
Al mattino la Madre va con P. Gino e con il dr. Frongia a
delimitare il tracciato della Via Crucis all’aperto sulla scarpata
dietro al Santuario. Al pomeriggio viene da Roma l’arch. Lafuente:
si decide di prolungare di cinque metri il sacrato della cripta per
far coincidere la nuova costruzione con il muro delle piscine già
costruito.
16/05/1963
A Todi presso il notaio Papi si registra l’atto di compra del
terreno dell’Opera Cortesi; nove ettari di terreno più la casa
colonica, terreno sito immediatamente dopo la Casa della Giovane e
che servirà per la costruzione della Casa del Pellegrino, Via
Crucis, ecc... si è pattuito il tutto per sette milioni. Riparte per
Gubbio Don Pietro Baldelli.
19/11/1963
Il P. Lucas discute la tesi, a Roma, sul Card. Albornoz, con la
votazione di 82/90 e "magna cum laude". E’ dottore in Diritto. Viene
a Collevalenza l’Arch. Lafuente: si incontra con l’Ing. Migliorini
di Todi per accordi sull’impianto luce e altoparlanti. Decide di
sistemare i confessionali della Cripta nel piano rialzato delle
fondazioni, di aprire altre due porte per la Cripta. Per il
Santuario attuale decide di sistemare altri portalampade per i
ceroni tra i vari quadri della Via Crucis: ognuno per sei ceroni in
modo che si possa riuscire a smaltire i tanti ceroni offerti. Con
tali ceroni sistemati lungo le pareti il Santuario acquisterà ancora
più una impressione di misticismo. Per la vetrata sopra al
Crocifisso, per attutire la eccessiva luce che toglie visibilità nel
guardare il Crocifisso, suggerisce dei riquadri romboidali come sul
finestrone della entrata.
28/11/1963
Il Domenicano P. Arrighi tiene le meditazioni del Ritiro al
Clero; partecipano 43 sacerdoti. Subito dopo pranzo il Ritiro è
stato chiuso con il pio Esercizio della Via Crucis.
19/01/1964
La Madre chiama P. Alfredo, P. Gino, P. Gabriele, fr. Ennio e P.
Gialletti per comunicare che il Signore nella Sua Provvidenza le ha
fatto pervenire una buona offerta perché entro il 1964, per la festa
di Cristo Re, sia sistemato il Santuario piccolo (sottofondazioni e
rivestimento interno) e che si cominci la Casa del pellegrino e si
pensi alla Via Crucis per l’esterno.
20/04/1964
Si è commisionata alla ditta Salpes di Sissa (Parma) una Via
Crucis in bronzo, di cm. 45x40 per il Santuario attuale. Si è
contrattata per £. 500.000 e ne sono state versate in anticipo £.
250.000. Alla stessa ditta Salpes è stata commisionata una
conchiglia-stampo per un Crocifisso come quello dei Padri. E’ stata
contrattata in £ 340.000 ed è stato versato il primo acconto di £.
85.000. Si riunisce il Consiglio Generale presieduto dalla stessa
Rev.ma Madre Fondatrice. Ripartono per Fermo P. Arsenio e P.
Montecchia. … La Madre decide il tracciato della Via Crucis
all’aperto. Attraverso un sottopassaggio che passerà sotto al
portico che unirà le varie Case, tra il Tempio e le Piscine,
rientrerà e terminerà sul piazzale delle Piscine.
24/04/1964
Da Roma viene l’arch. Lafuente e presenta la sistemazione della
Casa del Pellegrino e della Via Crucis secondo il desiderio della
Madre. C’è anche un architetto giapponese che lavora con lui, l’ing.
Tosti di Perugia e il geom. Tintori di Perugia.
12/07/1964
Il sig. Finardi Agide porta la nuova Via Crucis in bronzo per il
Santuario e il modello per il nuovo stampo del Crocifisso.
03/11/1964
Il P. Gino, P. Tosi. P. Luigi e P. Enzo partono per Torino per
visitare alcuni lavori della scultrice Turino che potrebbe eseguire
la Via Crucis in bronzo. Viene il Provveditore alle OO.PP. di
Perugia e l’arch. Travaglini. Si ripara il piazzale dell’Istituto.
07/11/1964
Alle ore 20.30 il demonio percuote tremendamente la Madre in
camera. Accorrono le suore e i Padri; poi la Madre va in estasi e
dice di aver ricevuto dal Signore 40 milioni per la Via Crucis. Alle
22 le suore lasciano sola la Madre e di nuovo il demonio la
percuote, sbattendola contro il muro e buttandola sotto il letto,
tra il muro e il letto. Si forza la porta e, all’entrata, le suore e
i Padri restano terrorizzati per quanto vedono; soccorrono la Madre
e restano "di guardia" fino alle 2 o le 3. In questo tempo la Madre
va in estasi varie volte; sono registrate.
21/11/1964
Da Fermo viene il P. Montecchia e fr. Bruno Corsetti per le
elezioni. Nella Cappellina degli apostolini si erige la Via Crucis.
22/03/1965
L’ing. Benedetti e l’ing. Baldelli si incontrano a Collevalenza
e delineano e tracciano il percorso della Via Crucis.
17/05/1965
Con l’inizio, oggi, di un cantiere di lavoro, hanno inizio anche
i lavori per la sistemazione del terreno su cui verrà la Via Crucis.
15/09/1965
L’Ing. Benedetti ci consiglia di vedere in Roma alcune statue
eseguite, anziché in bronzo, in cemento fuso francese (980): il
prof. Ticò ha già eseguito vari lavori del genere. La nostra Via
Crucis potrebbe intonare di più con tutto il complesso in cemento;
questo tanto più che il lavoro della Sig.ra Turino Elsa di Torino
non sembra molto intonato al complesso di Collevalenza. Il P. Tosi
va a Roma con l’Ing. Benedetti.
14/06/1966
Viene l’arch. Lafuente con il prof. Alcide Ticò per la Via
Crucis all’aperto. Porta tre bozzetti.
06/03/1967
Il prof. Alcide Ticò comincia a montare il primo gruppo della
Via Crucis: è la dodicesima stazione. Gesù che muore in croce.
15/03/1967
Il P. Alfredo torna dalla Spagna. Il prof. Alcide Ticò termina
di montare il primo gruppo della Via Crucis: la morte in Croce di
Gesù.
27/03/1967
Viene a Collevalenza Sua Em.za il Card. Luigi Traglia,
accompagnato da Mons. Aragonesi, e benedice il nuovo organo del
Santuario. Dopo la Benedizione e dopo aver rivolto la sua parola ai
numerosissimi fedeli che gremivano il Santuario, anche Sua Em.za
insieme agli Ecc.mi Presuli Mons. Antonio Fustella e Mons. Ilario
Alcini si è trattenuto ad ascoltare il concerto d’organo dato dal
Maestro Adamo Volpi, della Basilica di Loreto. Dopo il concerto ha
celebrato in Santuario S.E. Mons. Ilario Alcini, mentre Sua Em.za il
Cardinale è sceso a benedire il primo gruppo della Via Crucis, opera
del prof. Ticò Alcide: la XII Stazione.
18/08/1967
Alle ore 12 in Santuario S. E. il Card. G. Colombo concelebra
con altri 18 sacerdoti per i 400 giovani della Giac. Alle ore 20 lo
stesso Ecc.mo Porporato benedice il secondo gruppo della Via Crucis,
la deposizione dalla croce. Opera del prof. Alcide Ticò.
22/11/1968
Si firma il contratto per la Via Crucis, del viale esterno al
Santuario, con il prof. Antonio Ranocchia di Marsciano.
22/02/1969
Il prof. Antonio Ranocchia mette in opera il Gruppo della Via
Crucis che rappresenta "L’orazione di Gesù nell’orto del Getsemani":
2° Stazione.
14/12/1972
14 dicembre 1972 - P. Alfredo, P. Mario e Fr. Pietro vanno a
vedere le ultime due statue della Via Crucis.
29/09/1973
29 settembre 1973 - In mattinata è venuta al Santuario L’Unitalsi
di Fabriano con 8 pullman. Oggi l’Amore Misericordioso ha voluto
farci ancora un grande dono: P. Aurelio è stato consacrato Sacerdote
e Claudio Corpetti ha ricevuto il Lettorato e l’Accolitato da Mons.
Cleto Bellucci. Nel tardo pomeriggio l’Arcivescovo di Fermo ha
inaugurato la Via Crucis benedicendola. Si è fermato solo alla Prima
Stazione perché doveva rientrare in giornata a Fermo. Hanno
partecipato alla Via Crucis moltissimi fedeli. Sono giunti dalle
varie Case moltissimi Padri e Suore.