dagli scritti di madre speranza

a cura di P. Mario Gialletti fam

 

“Il Tuo Spirito Madre”

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile. 

In questo anno celebriamo il 50° anniversario della erezione canonica del Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza; riproponiamo alcuni brani degli scritti della Madre sul santuario.

 

 

Madre Speranza

31 OTTOBRE 1965

Alcuni scritti della Madre che accompagnano

i primi anni del Santuario

– 7° – La solenne inaugurazione e consacrazione del tempio

Il santuario risultò completato con la costruzione del grande tempio (l’attuale Basilica e la Cripta) e poté essere inaugurato e consacrato il giorno 31 ottobre 1965, appena 14 anni dopo la erezione a Santuario della Cappella originale. Le cronache del tempo parlano di qualche cosa di solenne, con un ampio riconoscimento da parte della Chiesa (presente con Vescovi un po’ da tutto il mondo), di un vero "trionfo dell’Amore Misericordioso". E anche a noi appare così. Possiamo immaginare che non sarà stata facile per la Madre portare a compimento questo desiderio di Dio e le difficoltà che dovette superare non furono solo economiche; sempre su questo numero della Rivista (pag. 17) riportiamo alcune delle vicende per la costruzione, qui solo tre sue lettere del 1962.

 

Collevalenza, 20 giugno 1962

(El pan 19, 2433-2446)

A Sua Eminenza Rev.ma il Card. Luigi Traglia

Vicariato – Roma

Em.mo Prelato e Padre,

mi rivolgo di nuovo a V. Em.za perché mi trovo in una difficoltà con il sig. Vescovo di Todi nel realizzare un desiderio del Buon Gesù.

Quando lo scorso 25 aprile Sua Eccellenza è venuto a Collevalenza per la Sacra Visita Pastorale al Santuario solo il Buon Gesù può comprendere quanto io abbia sofferto, Padre mio, per il mio carattere che V. Em.za già conosce bene: mi son vista nella necessità di parlare chiaramente di tutto all’Ecc.mo Vescovo di Todi, come a Superiore Maggiore.

Ho parlato della nuova Chiesa che deve sorgere unita all’attuale Santuario; in particolari giornate non entrano in Santuario che una quinta parte dei pellegrini che vengono.

Ho ripetuto a Sua Eccellenza quello che avevo detto a S.E. Mons. De Sanctis e cioè che il Santuario sarebbe risultato piccolo per i pellegrini che qui un giorno sarebbero dovuti venire, essendo questo l’unico Santuario all’Amore Misericordioso in tutto il mondo e che pertanto sarebbe stato necessario costruire una Chiesa grande. A tutto ciò il compianto Mons. De Sanctis mi rispose che per Collevalenza era troppo grande la Chiesa che già esisteva. Questo, Eminenza, mi ferì un poco e risposi che, essendo il Signore tanto grande, no sa chiedere cose piccole. In effetti quando nel 1959 inaugurò il Santuario poté darsi conto che era piccolo tanto che disse: Ora comprendo che serve una chiesa più grande.

Lo scorso 25 aprile ho ripetuto tutto questo a Sua Eccellenza il Vescovo di Todi per comunicargli che il Buon Gesù mi aveva detto che era arrivata l’ora di lavorare per ampliare il Santuario "costruendo vicino a questo una grande basilica".

S.E. Mons. Fustella mi rispose: "Non credo, Madre, che sia giunto il momento di ampliare il Santuario, perché ancora non sappiamo se fra dieci anni potrà essere ancora piccolo o addirittura un doppione inutile dell’attuale; per questo le consiglio di non far niente per adesso".

Vedendo la opposizione di S.E., io ho manifestato tutto apertamente a Lui, come a Superiore, dicendo: "Eccellenza, io già so secondo Nostro Signore che il Santuario sarà piccolo e che anche quello che si deve fare sarà ancora piccolo perché manca terreno: anche la Basilica risulterà sempre piccola dato che verranno a questo Santuario pellegrini da tutto il mondo. Io La supplico, Eccellenza, che come Superiore non mi dia un consiglio ma un ordine, perché finché sarò viva io lascerò di compiere un ordine del Buon Gesù solo per due forze maggiori: per un ordine del mio Padre Spirituale o per ordine del Superiore Ecclesiastico".

Ora ho ricevuto questa lettera dell’Ecc.mo Vescovo di Todi; ma io non me la sento di lasciare di lavorare per realizzare questo desiderio del Signore, perché, a mio giudizio, in questa Lettera non mi dà un ordine, ma un consiglio.

Per quanto si riferisce alla parte finanziaria, avendomi Sua Eccellenza manifestato la Sua preoccupazione dicendomi: "Sa, Madre, che il costo di questa nuova Chiesa verrà più di 150 milioni?" io risposi: "No, Eccellenza: il Buon Gesù dice che non basteranno 250 milioni; però non si preoccupi, Eccellenza, perché sempre che il Buon Gesù ha ordinato qualche cosa mi ha provvisto anche il necessario".

In realtà, Eminenza, quando esposi all’Impresa Di Penta il progetto per la nuova costruzione e che non avevo denaro per questo, il Sig. Pasquale Di Penta mi rispose: "La Impresa affronterà la spesa; l’Impresa o io personalmente", come può vedere, Eminenza, dalla copia della lettera del sig. Lino Di Penta.

Per la festa di Cristo Re dello scorso 1961 fu qui al Santuario Sua Eminenza il Sig. Card. Luigi Copello e al vedere come tantissime persone furono costrette a restare nel cortile del Collegio perché non c’era più posto in Santuario, non faceva altro che ripetere: "Questa Chiesa è troppo piccola: c’è urgente necessità di farne una più grande". E ora: che devo fare, Eminenza? La supplico, mi aiuti come lo ha fatto quando si trattava della devozione all’Amore Misericordioso e come lo ha fatto sempre in tutte le situazioni difficili che il Buon Gesù mi ha presentato.

Quanto soffro, Eminenza, al pensiero che il Buon Gesù mi abbia chiesto tutto questo lavoro nella Diocesi di Todi e non a Roma dove avrei potuto contare con un Padre che mi si è mostrato sempre Padre. Confido ancora tanto, Eminenza, nella Sua valida protezione e nel Suo aiuto per poter compiere un ordine per me tanto sacro e stimato: un desiderio del Buon Gesù.

Le unisco, Eminenza, una copia della lettera che ho scritto a S.E. il Vescovo di Todi e La supplico, Padre mio, di intercedere perché si possa compiere la Volontà del Buon Gesù. Avevo pensato di scrivere anche a S.E. Mons. Pietro Parente, dato che conosce bene non solo me, ma anche la situazione dell’Umbria, per vedere se avesse potuto fare qualche cosa per il Santuario, però non lo farò senza averne ricevuto prima il consiglio da V. Em.za.

Ora, avendo visto che con questa risposta del 17 giugno V.E. non me lo proibisce, ma solo mi da consigli, io con gran pena, Eccellenza, devo ripetere che per questo non posso desistere di lavorare per poter realizzare questo desiderio del buon Gesù: la costruzione di tale Chiesa vicino all’attuale Santuario dell’Amore Misericordioso. Pertanto mi rivolgo all’E.V. perché abbia la compiacenza di darmi il permesso che ho bisogno di avere, come da Ordinario del luogo. Prego il Signore che La illumini per concedermi questa grazia.

 

 

Collevelenza, 1 luglio 1962

(El pan 19, 2448)

Eccellenza Rev.ma Mons. Antonio Fustella

Vescovo di Todi

Eccellenza Rev.ma,

mi permetto di inviarle copia di una lettera dell’Arch. Gisberto Martelli, Soprintendente ai Monumenti dell’Umbria e membro della Pontificia Commissione d’Arte Sacra. Sembra che abbia apprezzato assai il progetto dell’Arch. Lafuente riguardante il grande Tempio dell’Amore Misericordioso.

Prego il Signore che l’Ecc. V. si possa levare una delle preoccupazioni che L’hanno trattenuta dal concedermi il desiderato permesso per poter cominciare questa Chiesa che è tanto necessaria per poter accogliere i pellegrini. Accetti il mio devoto ossequio e mi benedica, Eccellenza. Dev.ma

 

 

Collevalenza, 9 luglio 1962

(El pan 19, 2449)

S. Ecc. Rev.ma Mons. Antonio Fustella

Vescovo di Todi

Eccellenza Rev.ma,

sono a ringraziarla con tutto il cuore del consenso accordatomi per costruire il nuovo tempio accanto al Santuario dell’Amore Misericordioso. Sono certa che non se ne pentirà del permesso dato e gioisco nel pensare all’abbondante ricompensa che ne avrà dal Signore.

L’assicuro del mio costante ricordo presso l’Amore Misericordioso e presso Maria Mediatrice. Eccellenza, voglia seguire con benevolenza le nostre modeste realizzazioni.

Mi prostro al bacio del S. Anello e chiedo la S. Benedizione per i religiosi e religiose dell’A.M. e per me.

Dev.ma

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ultimo aggiornamento 14 luglio, 2009