la parola del papa

Benedetto XVI

 

La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa:

solo l’amore ci rende felici

 

 

ANGELUS
Solennità della Santissima Trinità
Piazza San Pietro Domenica,
7 giugno 2009

 

 

Benedetto XVI

 

E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza … ». Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; … Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. (Genesi 1, 26-31).

Conosco anch’io la lettura e la interpretazione esatta che si può dare a questa espressione della Bibbia: l’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio. Noi diciamo che un figlio assomiglia a suo padre quando i lineamenti del volto, o gli occhi, o la fronte o il mento o qualche altra parte del corpo assomiglia a quella del padre; è evidente che l’uomo assomiglia a Dio non come un figlio può assomigliare al papà o alla mamma perché Dio non ha corpo ed è purissimo spirito.

Il Papa all’Angelus del 7 giugno ha ribadito che la prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati.

Ho cercato tra gli scritti di Madre Speranza un commento specifico a questo passo della Bibbia e non l’ho trovato. Mentre ho la sensazione che la maggior parte dei suoi scritti ripresentino e spieghino il significato profondo che Dio ha voluto nel creare l’uomo a sua immagine e somiglianza: ha voluto che il cuore dell’uomo fosse simile al Suo cuore, capace di amare Dio e capace di misericordia e di tenerezza verso tutti gli altri uomini, suoi fratelli.

Siamo creati per dar gloria a Dio amandolo e amandoci. Scrive Madre Speranza: «… Dio ha voluto essere Egli solo l’autore della vita, però ha voluto associare l’uomo al potere della sua bontà: possiamo trasmettere la vita … possiamo favorire la vita fisica con aiuti materiali e attenzioni corporali … possiamo per mezzo di consigli, esortazioni, esempi e sacrifici esercitare una influenza morale … possiamo con parole, insegnamenti, mortificazioni e buon esempio dilatare la vita della verità nelle intelligenze … possiamo con la nostra intensa e attiva carità attrarre al bene, educare e portare a Dio tutti coloro che stanno attorno a noi, specialmente se nei nostri cuori arde la fiamma dell’amore a Dio e la sua carità. (El pan 8, 160-170).

Questo è il progetto di Dio che Madre Speranza scopre, lo fa suo e lo ripropone a noi: "Dobbiamo essere fedeli imitatori del buon Gesù, il quale, per amore dell’uomo miserabile, non badò ad alcuna sofferenza fino a morire nudo su una croce ... dobbiamo sforzarci di copiare e far risplendere in noi l’esempio del nostro divino Maestro, esempio di amore al prossimo, carità, abnegazione e sacrificio" (El Pan 15,8).

"Signore, abbi misericordia di me e rendi il mio cuore simile al tuo". (Novena all’amore Misericordioso).

 

Cari fratelli e sorelle!

Dopo il tempo pasquale, culminato nella festa di Pentecoste, la liturgia prevede queste tre solennità del Signore: oggi, la Santissima Trinità; giovedì prossimo, quella del Corpus Domini, che, in molti Paesi tra cui l’Italia, verrà celebrata domenica prossima; e infine, il venerdì successivo, la festa del Sacro Cuore di Gesù. Ciascuna di queste ricorrenze liturgiche evidenzia una prospettiva dalla quale si abbraccia l’intero mistero della fede cristiana: e cioè rispettivamente la realtà di Dio Uno e Trino, il Sacramento dell’Eucaristia e il centro divino-umano della Persona di Cristo. Sono in verità aspetti dell’unico mistero della salvezza, che in un certo senso riassumono tutto l’itinerario della rivelazione di Gesù, dall’incarnazione alla morte e risurrezione fino all’ascensione e al dono dello Spirito Santo.

Quest’oggi contempliamo la Santissima Trinità così come ce l’ha fatta conoscere Gesù. Egli ci ha rivelato che Dio è amore "non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza" (Prefazio): è Creatore e Padre misericordioso; è Figlio Unigenito, eterna Sapienza incarnata, morto e risorto per noi; è finalmente Spirito Santo che tutto muove, cosmo e storia, verso la piena ricapitolazione finale. Tre Persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Dio è tutto e solo amore, amore purissimo, infinito ed eterno. Non vive in una splendida solitudine, ma è piuttosto fonte inesauribile di vita che incessantemente si dona e si comunica. Lo possiamo in qualche misura intuire osservando sia il macro-universo: la nostra terra, i pianeti, le stelle, le galassie; sia il micro-universo: le cellule, gli atomi, le particelle elementari. In tutto ciò che esiste è in un certo senso impresso il "nome" della Santissima Trinità, perché tutto l’essere, fino alle ultime particelle, è essere in relazione, e così traspare il Dio-relazione, traspare ultimamente l’Amore creatore. Tutto proviene dall’amore, tende all’amore, e si muove spinto dall’amore, naturalmente con gradi diversi di consapevolezza e di libertà. "O Signore, Signore nostro, / quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!" (Sal 8,2) – esclama il salmista. Parlando del "nome" la Bibbia indica Dio stesso, la sua identità più vera; identità che risplende su tutto il creato, dove ogni essere, per il fatto stesso di esserci e per il "tessuto" di cui è fatto, fa riferimento ad un Principio trascendente, alla Vita eterna ed infinita che si dona, in una parola: all’Amore. "In lui – disse san Paolo nell’Areòpago di Atene – viviamo, ci muoviamo ed esistiamo" (At 17,28). La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati. Usando un’analogia suggerita dalla biologia, diremmo che l’essere umano porta nel proprio "genoma" la traccia profonda della Trinità, di Dio-Amore.

La Vergine Maria, nella sua docile umiltà, si è fatta ancella dell’Amore divino: ha accolto la volontà del Padre e ha concepito il Figlio per opera dello Spirito Santo. In Lei l’Onnipotente si è costruito un tempio degno di Lui, e ne ha fatto il modello e l’immagine della Chiesa, mistero e casa di comunione per tutti gli uomini. Ci aiuti Maria, specchio della Trinità Santissima, a crescere nella fede nel mistero trinitario.

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ultimo aggiornamento 14 luglio, 2009