DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Alberto Bastoni fam

Giugno 2009

 

Voce del Santuario

 

Tutto per Amore

Il mese di giugno ci proietta versa l’estate: tempo di riposo,di distensione del corpo e dello spirito, di maggiore contatto con il grande libro della creazione.

Il tempo liturgico che abbiamo vissuto ha focalizzato la nostra attenzione sulla solennità della Santissima Trinità, del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo e del suo Sacratissimo Cuore. Queste feste non fanno altro che approfondire la ricchezza del mistero del dono di Cristo Signore che ha fatto per noi nella sua Pasqua, offrendo se stesso, "tutto per amore".

Trinità, mistero d’Amore

La Chiesa nella liturgia ha messo sulle nostre labbra molte preghiere e riferimenti; la nostra stessa vita di cristiani si muove all’interno della Trinità, dal battesimo ai vari sacramenti, la nostra persona, anima e corpo, si sente quasi avvolta nell’abbraccio della Trinità. Anche la Chiesa, luogo in cui le nostalgie di unità e comunione trovano adeguata risposta, segnata dalla sua origine trinitaria, si fa immagine trinitaria nel mondo.

In questa domenica si è concluso il corso pre-matrimoniale tenutosi alla Casa del Pellegrino e animato dal confratello P.Giovanni Ferrotti e da Marina Berardi. Davvero bello il clima di amicizia e unione tra le coppie che hanno partecipato al corso. L’augurio è che davvero questi giovani possano costruire famiglie-icone della Trinità!

Corpo e sangue di Cristo, dono d’Amore.

La domenica dopo la festa della Trinità la Chiesa ci ha fatto tornare al dono di Gesù nella Pasqua alla memoria della sua carità, del suo amore e della sua misericordia senza limiti. Al sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù abbiamo associato ed associamo il nostro, oggi, e tutte le volte che decidiamo di fare della nostra esistenza quello che lui fece della sua..la Sequenza, di origine medievale, che la liturgia ci ha fatto cantare ha interpretato tutto il nostro stupore e tutta la contemplazione dinanzi a questo grande mistero. In questo giorno le nostre consorelle, Ancelle dell’Amore Misericordioso, hanno rinnovato i santi voti. A loro il mio e vostro ringraziamento per la testimonianza e il servizio umile, discreto e generoso. La processione con il Santissimo, iniziata dalla chiesa parrocchiale, si è snodata lungo il piazzale e si è conclusa in basilica. È sempre piacevole creare un clima di comunione e collaborazione con la comunità parrocchiale di Collevalenza, prima beneficiaria di tutto ciò che nel Santuario si svolge. Ringrazio il parroco, p. Quinto, per la sua premura e il profondo rispetto verso la nostra realtà che non vuole distrarre parrocchiani e pellegrini dall’impegno primario di una vita parrocchiale assidua e attiva.

Cuore di Gesù, fonte d’Amore

Nella solennità del Sacro Cuore di Gesù il vangelo ci ha invitati a contemplare il Cristo crocifisso e a comprendere che quella lancia che trafigge Gesù non mette la parola "fine" ma è l’inizio della nostra salvezza. Dal cuore trafitto di Gesù esce sangue ed acqua, sgorga la vita, sangue ed acqua, eucaristia e battesimo; nasce la Chiesa. Il cuore di Gesù è così grande, così ricco di amore che ama anche sul patibolo della croce e, da allora, continua ad amare attraverso la Chiesa e i sacramenti, frutti preziosi della sua morte e resurrezione.

In questa solennità, Papa Benedetto XVI ha indetto ufficialmente l’ "Anno sacerdotale" in occasione del 150° anniversario del "dies natalis"o nascita al cielo di Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars, Patrono di tutti i parroci del mondo. Tale anno, che vuole contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si concluderà nella solennità del Sacro Cuore di Gesù del 2010. In contemporanea con quanto si celebrava in San Pietro, anche qui in Santuario abbiamo aperto l’anno sacerdotale, seguendo in tutto lo schema preparato dall’Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche del Santo Padre. Durante i secondi vespri, presieduti da P. Aurelio Perez, a cui hanno partecipato tutte le comunità religiose e presbiterali presenti qui a Collevalenza, Riporto un passo molto significativo della riflessione di p. Aurelio e invito tutti a pregare, lungo questo anno, per tutti i sacerdoti, in particolare per i vostri parroci e assistenti spirituali .« Carissimi fratelli e sorelle, all’inizio di questo anno sacerdotale, lasciamo che lo sguardo del nostro cuore si posi sul cuore trafitto dei nostro Salvatore. È stato trafitto per i nostri peccati. E lasciamo che questo torrente della sua acqua e del suo sangue lavi e purifichi la nostra coscienza, i nostri pensieri e sentimenti, le nostre azioni, ci faccia davvero a immagine del suo cuore.

E se anche noi sperimentiamo la trafittura di qualche colpo di lancia nella vita, pensiamo che attraverso quelle nostre ferite il buon Pastore misericordioso sta aprendo delle feritoie di luce, di vita, di guarigione, per noi stessi e per altri. Uniamoci alla sua offerta con cuore umile e gioioso, coscienti della nostra piccolezza, ma fiduciosi nella sua grande misericordia. Innalziamo da questo Santuario dell’Amore Misericordioso di Gesù, nella ricorrenza del 50º della sua fondazione, un inno di lode e di benedizione per il dono del sacerdozio che Il Signore ha fatto alla Chiesa e al mondo. Eleviamo anche la supplica per tutti i sacerdoti come ci ha insegnato la nostra Madre Speranza. E seguendo l’esempio luminoso che lei ci ha lasciato, lasciamoci coinvolgere anche nella consacrazione della nostra vita per la santificazione dei sacerdoti del mondo intero».

Sul mare della vita una presenza d’Amore

Il 21 giugno abbiamo ripreso la serie delle domeniche del Tempo Ordinario. Sul mare di Galilea Gesù ha interrogato anche noi sulla nostra fede, su come l’incontro domenicale ci rafforza, su quanto siamo disposti ad aderire a lui. Segnalo la presenza di un gruppo molto speciale proveniente da Mantova che in questa domenica ha vissuto qui al Santuario, un forte momento di spiritualità. Un incontro ravvicinato con il Padre Buono, un bagno nella sua infinità misericordia da parte di tanti giovani e non. Un’esperienza molto intensa, preparata e vissuta grazie anche allo zelo dell’accompagnatrice, Daniela, che ringrazio per l’impronta che ha voluto dare a tutto il pellegrinaggio: far conoscere a tutti la vera spiritualità dell’Amore Misericordioso.

I segni del suo Amore

L’ultima domenica di giugno ci ha invitati a considerare cosa siano per noi i sacramenti della Chiesa: fino a che punto siamo disposti a farci toccare da questa forza risanatrice. In questa domenica si è concluso il raduno dei ragazzi e la festa della famiglia. Di cui parlerò più sotto.

Invasioni pacifiche..  Sacerdoti, annunciatori e testimoni dell’amore

Nel mese di giugno molte sono state le attività e le iniziative in favore dei sacerdoti. Dal 15 al 19 giugno si sono tenuti gli esercizi spirituali per il Clero Diocesano. Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Calvi-Teano, ha proposto ad una quarantina di sacerdoti delle riflessioni sul tema " Il Vangelo di Paolo" Gli stessi poi hanno partecipato alla Giornata di Spiritualità Presbiterale del 18 giugno. Quest’anno è stata la volta di mons. Vencenzo Paglia – Vescovo di Terni-Narni-Amelia che nella meditazione mattutina che ha trattato il tema "Parola di Dio nella vita della Chiesa. Riflessione sulla diffusione della Bibbia in Umbria" in riferimento all’ultimo Sinodo dei Vescovi. Alle 12 vescovi e presbiteri si sono ritrovati in basilica per la solenne concelebrazione presieduta da Mons. Chiaretti, Arcivescovo di Perugia. La celebrazione eucaristica in Basilica, con i canti quanto mai appropriati, diretti dal nostro maestro P. Carlo Andreassi, è stato un momento di vera preghiera, di profonda comunione ecclesiale e sacerdotale, di ringraziamento. «Carissimi - ha detto Mons. Chiaretti nella sua omelia - con le letture e con il Vangelo che abbiamo letto il Signore manda a dire che c‘è la Sua partecipazione alla nostra sofferenza. Egli è dentro di noi perché nessuno abbia paura. Sono parole di consolazione che faremo bene a tenere con noi, nella nostra mente e nel nostro cuore, perché quando arriva la prova ce ne possiamo ricordare.

Paolo ci ha detto che vivere è Cristo, morire un guadagno. Teniamolo ben presente.

Siamo alla vigilia dell’apertura dell’anno sacerdotale e il Santo Padre Benedetto XVI ci dato come modello la figura del Santo curato d’Ars che visse nel secolo dei lupi ma seppe ascoltare, parlare e riconciliare. Ma siamo pure alla vigilia della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù che offre il proprio corpo e il proprio sangue per la nostra salvezza e per la nostra vera vita. Una festa rilanciata con fede e con forza dai nostri Pontefici.

Alla luce di tutti questi elementi – ha proseguito Mons. Chiaretti- dobbiamo ricordare il nostro essere pescatori di uomini e annunciatori del Vangelo. Siamo nel tempo della nuova evangelizzazione, ci ha ricordato Benedetto XVI : siamo pescatori che agiscono in questo tempo con nuovo fervore, con nuovi strumenti, con nuovi linguaggi.

Impegniamoci perchè non sia costituita prevalentemente di elementi devozionali ma la nostra fede diventi cultura, si percorrano strade nuove. La missionarietà è la cifra del nostro tempo: fate discepoli tutti i popoli! Nell’anno sacerdotale i preti ritornino ad essere missionari passando per Gesù nella Parola e nella Eucaristia. Abbiamo bisogno dell’Amore Misericordioso di Gesù annunciato nella prima lettura per essere preti privilegiati. Dalla Parola viene la fede in Gesù: fede personale e comunitaria che ci salva. Il santo curato d’Ars sia davvero assunto da tutti come nostro modello».

Servi di Maria, servi per Amore

La Provincia centro-meridionale dell’Ordine dei Servi di Maria -da San Marino alla Sardegna e ai territori di missione in Africa- ha celebrato, nei giorni scorsi il proprio Capitolo provinciale in Collevalenza presso la struttura di accoglienza del Santuario dell’Amore Misericordioso. P. Sergio M. Ziliani, priore della comunità di Todi-San Filippo Benizzi, è stato eletto Priore provinciale. Il Capitolo ha desiderato affrontare e precisare in sintonia con il Capitolo generale celebrato nel 2007 sul tema "E, lasciando tutto lo seguirono" (Lc 5,11), alcune linee guida toccando aspetti sempre importanti, che potranno aiutare il nuovo governo provinciale nel suo servizio di animazione delle Comunità di questo antico e glorioso ordine, a cui sono particolarmente legato.

Mercoledì 23 il nostro vescovo Mons. Giovanni Scanavino ha concelebrato con i frati alle ore 12. Nella omelia è stato bello constatare l’entusiasmo che lo stesso ha cercato di trasmettere invitando ognuno di loro a condividere il più possibile la vita e quindi la preghiera comunitaria. Con calore li ha esortati a tralasciare ogni impegno quotidiano proprio negli stessi orari della preghiera, perché è proprio da quella forza che immagazziniamo dentro di noi che ci spinge a vivere la quotidianità con i confratelli e con gli altri, con vera gioia!!

Raduno ragazzi e festa in Famiglia, comunità d’Amore

"W il Padre buono.." è stato il tema del raduno dei ragazzi e della Festa della Famiglia realizzata a Collevalenza nei giorni dal 26 al 28 giugno. Partendo da un riflessione sulla Parabola del Figliol prodigo tenuta da padre Sante Pessot FAM, i ragazzi sono stati aiutati a riscoprire il vero significato del perdono, della riconciliazione come incontro con l’abbraccio del Padre. Sfidando il mal tempo si è cercato di rispettare tutto il programma che prevedeva anche ben 2 spettacoli sulla grande piazza del Santuario. Di tanto effetto lo spettacolo finale"facciamo festa". Davvero massiccia la partecipazione; un’esperienza davvero riuscita grazie agli organizzatori Suor Erika, Suor Lucia, p. Franco, p. Sante, volontari provenienti dalla nostre comunità. La Basilica e la piazza si sono animati di canti e di festa. Sicuramente ragazzi e genitori hanno potuto sentire l’Amore di Gesù come orizzonte di speranza per la vita di famiglia, oggi in gravi difficoltà. Noi crediamo che la famiglia meriti tutto il nostro aiuto e sostegno, perché è la prima e principale scuola di amore. La Madre Speranza ha sempre goduto nel vedere famiglie unite, genitori e figli che dialogano e pregano.

Movimento sacerdotale Mariano

Dal 29 giugno al 4 luglio circa 250 sacerdoti e Vescovi del Movimento Sacerdotale Mariano hanno avuto i loro Esercizi Spirituali. Con tanta devozione hanno celebrato in Basilica l’Eucaristia, la Liturgia delle Ore, il santo Rosario. Hanno avuto le meditazioni in riferimento alla loro spiritualità e dopo cena hanno partecipato alla processione eucaristica e a quella mariana. Questi ultimi sono risultati due momenti molto sentiti: la piazza del Santuario si rivela quanto mai adatta a queste manifestazioni religiose.

Pellegrini in cerca d’Amore

Nel mese di giugno abbiamo avuto il nostro bel da fare per l’accoglienza, la visita, le celebrazioni. Molti arrivano anche il lunedì e il giovedì per partecipare alla liturgia dell’acqua. Tanti i malati, anche giovani e bambini, che vengono a chiedere la guarigione da mali incurabili. Vogliamo pregare perché l’Amore Misericordioso possa continuare a compiere prodigi sia dando la salute, sia dando forza e consolazioni a chi ne ha estremo bisogno. Spesso ascoltiamo con gioia le meraviglie operate dal Signore e lo ringraziamo. Inutile fare l’elenco delle città di provenienza dei diversi pellegrini. Ormai da tutta l’Italia, dal Nord al Sud, arrivano persone che non avevano mai visitato Collevalenza, insieme a chi volentieri ci ritorna. Diverse sono le comitive "di passaggio" che fanno sosta qui, nel loro itinerario verso Assisi, Cascia, Orvieto. Non pochi gruppi avevano in programma di fermarsi qualche minuto e poi s’intrattengono qualche ora, meravigliati e stupiti per la bellezza del Santuario. Naturalmente l’esperienza spirituale più profonda è per quelli che, magari guidati dal parroco, vengono per una giornata di riflessione, di celebrazione della riconciliazione, dell’Eucaristia, della Liturgia delle acque, della Via Crucis.

 

L'angolo

della MISERICORDIA

Lo scrittore René Bazin racconta di essere entrato una domenica in chiesa. Il sacerdote stava commentando la Parola di Dio a dei fanciulli: era il racconto della passione e c’era una grande commozione nel cuore di tutti. Chiese: "Se noi fossimo stati al posto di Giuda, vedendo Gesù morire con tanto amore, che avremmo fatto?". Il più piccolo dei presenti chiese di parlare e con dolce fermezza rispose: "Io, se fossi stato al posto di Giuda, anziché disperarmi, sarei corso da Gesù, gli avrei gettato le braccia al collo e gli avrei gridato: Gesù, perdonami!".

 

Commento:

Il perdono di Dio ed il suo amore compassionevole verso l’uomo ed il suo agire sono il grande motivo conduttore delle Scritture, gli uomini peccano Dio perdona, Dio usa misericordia, Dio cerca l’uomo: questa è la "novità" sconvolgente, questo è l’annuncio incredibile racchiuso nella "Buona Novella". Dio non fa differenze e guarda tutti con gli stessi occhi, guarda con la stessa attenzione e con amore: l’indemoniato e il lebbroso, il cieco e il paralitico, il pubblicano, il ladrone e l’adultera; ma anche il giovane ricco, il poco ospitale Simone, il colto Nicodemo. Dio non fa differenza fra persone, Egli si propone a tutti indistintamente, sta all’uomo credere o meno. In Dio non ci sono preferenze e se anche ci fossero sono per l’uomo peccatore, per chi si sente debole, solo, affranto, povero. Dio o ci perdona tutti o non perdona nessuno. Non ci sarebbe bisogno di molte altre spiegazioni se partiamo dall’amore di Dio che "non fa differenza" con l’uomo. Dal carattere sacro e inviolabile di ogni vita umana scaturisce questo atteggiamento di Dio, ognuno di noi è sacro a Dio, ognuno di noi è creatura, davvero nell’Amore Misericordioso il cuore di Dio e il cuore dell’uomo si sono toccati. E allora sono vere quelle parole della Madre Speranza che ci ricordano che anche l’uomo più perverso è amato con tenerezza infinita da Dio.  Signore aiutaci a credere che la tua misericordia stia universalmente preparando una vita più felice per tutti. In tanti ti supplichiamo: ricordati di tutti, Signore, sempre; abbi pietà di tutti perché tu sei L’AMORE MISERICORDIOSO!

Una
lettera...

 

Caro padre,

sa, si fa fatica alla mia età capire la propria identità... a scoprire chi sono... a capire come dipanare la mia vita... a cogliere qual è la particolarità della mia vita... del mio essere... Quante volte mi sono riproposta la domanda se il mio modo di essere, se le scelte che ho fatto e che ogni giorno mi fanno sentire diversa da altri, non mi portano in qualche modo a perdere le cose più belle e a sciupare momenti di gioventù che non tornano mai... Ma da quando ho incontrato Gesù è come se non mi appartenessi più... troppe cose mi sembrano banali… inutili… indegne... e la ricerca di un "equilibrio" mi porta ad essere invasa da una realtà materiale che mi fa sentire ingannata persino da me stessa.... Padre, ma il Signore cosa vuole da me?

Una risposta

Carissima, nella meditazione della Parola ciascuno scopre il senso del proprio essere… ciascuno trova il modo per realizzare la propria personalità… Come tutti, sei al mondo per costruire un’umanità nuova, quella dei figli di Dio… quella degli uomini fratelli tra loro... cominciala dentro di te... senza timori... Guarda a Maria… lei insegna la libertà di rispondere al disegno di Dio… la libertà di crescere secondo un proprio itinerario segnato non da tradizioni o abitudini ma da quella parola di Dio che chiama ciascuno ad esistere e, a ciascuno, affida un compito… a ciascuno dona un modo per godere e far godere il proprio passaggio nel mondo. Coraggio!

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ultimo aggiornamento 16 luglio, 2009