festa del santuario Mons. Giovanni Scanavino
L’Eucaristia, esperienza dell’Amore Misericordioso
Omelia di S.E. Mons. Scanavino
Collevalenza, 27 sett. 2009
Con l’abbondanza della parola che abbiamo ascoltato il cuore si riempie della tentazione di fare silenzio e di rimanere a contemplare quanto il Signore ci ha comunicato: la sua tenerezza, l’iniquità, la grandezza del suo amore e l’insegnamento che ci ha offerto nel contesto proprio dell’Eucaristia.
L’Eucaristia è l’esperienza dell’Amore Misericordioso di Dio, e questo ci è necessario e indispensabile, noi dobbiamo, tutti quanti insieme sacerdoti, laici, diaconi, tutti quanti riportare l’Eucaristia al centro della nostra vita cristiana come esperienza dell’Amore Misericordioso. Gesù lo diceva chiaramente: "non voglio sacrifici, voglio l’amore, la misericordia". E’ la misericordia che cambia il mondo, è la misericordia e l’amore. Noi dobbiamo ringraziare il Signore che ha suscitato tra di noi Madre Speranza e da Madre Speranza ha fatto nascere questo santuario dove ci possiamo ritrovare e ripensare, dove possiamo ricevere la misericordia di Dio con il perdono, da dove possiamo ripartire con un cuore purificato.
Il messaggio della misericordia è per tutti, indistintamente tutti, e le cose cambieranno quando tutti quanti, insieme, ripartiamo dall’Eucaristia per portare la misericordia di Dio nel mondo, nella vita di tutti i giorni, là dove si lavora, là dove si piange, là dove si fatica. Allora capite la necessità di questo rapporto profondo tra tutti noi; io sacerdote non posso celebrare l’Eucaristia indipendentemente da questo messaggio; quando celebro l’Eucaristia devo essere convinto che il mio compito sacerdotale è lavare i piedi ai fratelli, lavarli sul serio, altrimenti l’Eucaristia non ha senso; noi abbiamo fatto dell’Eucaristia un’idea, un qualcosa di ristretto, no, l’Eucaristia è l’esperienza di tutti i cristiani, l’esperienza della misericordia per essere capaci di diffondere la misericordia, di comunicare la misericordia, perché se io non comunico la misericordia il mio essere cristiano è vano, è vuoto.
L’Eucaristia che deve tornare veramente al centro della nostra vita con tutto il carico di significato, con tutta la potenza rivoluzionaria. Quando Madre Speranza parlava della misericordia di Dio, lei era convinta di questo: soltanto quando un cuore è toccato dalla misericordia si cambia, soltanto quando è toccato dall’amore misericordioso di Dio un cuore si rinnova, altrimenti che cosa succede? In ognuno di noi emergono diecimila ragioni, ognuno di noi ha ragione, abbiamo sempre ragione… e non cambia niente. Dobbiamo ripartire ogni giorno, ogni domenica dall’Eucaristia dove si celebra la carità di Dio. La carità! È l’amore di Dio, noi dobbiamo imparare a riconoscerlo come amore di Dio di cui abbiamo bisogno come il pane, come l’aria, e poi portarlo questo amore. Non è facile ma la forza è proprio dentro questo seme che è potentissimo, che ha la capacità di deflagrare, di esplodere perché ha dentro la potenza di Dio.
Dobbiamo con molta umiltà e semplicità chiedere perdono al Signore perché non abbiamo evangelizzato l’insegnamento dell’Eucaristia come carità, come amore misericordioso e d’ora in avanti aiutarci tutti; dobbiamo arrivare al punto da far capire che non è possibile la bellezza, la perfezione cristiana senza l’amore misericordioso celebrato insieme nell’Eucaristia. Dobbiamo parlare di più dell’Eucaristia come luogo indispensabile dell’Amore Misericordioso da vivere e da trasmettere..
Affido a Madre Speranza e a tutti i santi della nostra diocesi questo programma, perché ci aiutino nell’umiltà, nella semplicità a renderci conto che è da qui che dobbiamo ripartire, è qui che dobbiamo tornare. Dobbiamo cercare di tornare al Cuore di Cristo, celebrare l’Eucaristia nel Cuore di Cristo per poi distribuire questa misericordia. Celebrare la Messa significa celebrare sempre la carità di Dio, che poi deve diventare operativa, senza sconti, con larghezza, con la stessa capacità che Dio ha nei nostri confronti.
Coraggio a tutti e buon cammino a ripartire, appunto, dall’Amore Misericordioso.
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ultimo aggiornamento
19 ottobre, 2009