50° del Santuario

 9  note di storia

Il processo di canonizzazione di Madre Speranza

La vita della Madre Speranza è legata alla vita e alla storia del Santuario; questi primi 50 anni del santuario (1959-2009) sono stati segnati anche dalla morte della Madre e dall’inizio del processo per la sua canonizzazione: quando essa è morta il Santuario era stato eretto 24 anni prima e quando la Madre è stata dichiarata venerabile il Santuario era stato eretto da soli 43 anni.

I processi di canonizzazione nella Chiesa hanno i loro tempi, normalmente lunghi, fatte poche e lodevoli eccezioni come per Madre Teresa di Calcutta (proclamata beata nel 2003, dopo appena sei anni dalla morte e Mons. José Maria Escrivá proclamato beato nel 1992, dopo appena 17 anni dalla morte). Eccezioni lodevoli e giuste: in Madre Teresa per la fede e la carità vissuta e riconosciuta da tutto il mondo anche non cattolico; in Mons. José Maria Escrivá per la novità della missione a cui è stato chiamato e per la diffusione straordinaria dell’Opera, come risposta a un bisogno urgente della nostra cultura.

Fatte queste due eccezioni, guardando l’iter del processo della nostra Madre Speranza, anche se con il cuore vorremmo accelerarlo, paragonandoci con santi del nostro tempo come Padre Pio e Suor Faustina, dovremmo considerarci fortunati e contenti per come il Processo di canonizzazione sta procedendo.

Il processo diocesano della Madre è durato solo due anni (4 quello di Sr Faustina e 18 quello di Padre Pio); la Madre è stata dichiarata venerabile dopo 19 anni dalla morte (Sr Faustina dopo 54 anni, P. Pio dopo 29).

Ripropongo un pro-memoria delle fasi del processo di canonizzazione della Madre.

8 febbraio 1983
Alle ore 8 del mattino di martedì 8 febbraio la nostra amatissima Madre conclude la sua vita terrena. La sua vita si spegne all’ombra del Santuario che tanto ha amato ad appena 24 anni dalla erezione canonica del medesimo.

 

13 febbraio 1983
Domenica 13 febbraio, nonostante la copiosa nevicata, un grandissimo numero di fedeli e di pellegrini, provenienti dall’Italia e dall’estero, partecipa ai funerali.

 

8 febbraio 1988
La Famiglia religiosa, il giorno 8 febbraio 1988, quinto anniversario della morte della Madre, inoltrò al Vescovo di Orvieto-Todi, la domanda per l’apertura della fase diocesana del Processo di canonizzazione, avvenuta il giorno 24 aprile 1988.

Nello stesso giorno, S.E. Mons. Grandoni: ha istituito il Tribunale diocesano (nelle persone del Giudice delegato P. Gabriele Andreozzi tor, del Promotore di Giustizia Mons. Antonio Fossombroni e del Notaio Sig.na Marina Berardi). Questo, in 334 Sessioni, ha raccolto le deposizioni di 81 testimoni. Con richiesta al Vescovo di Madrid, Cardinal Suquía, ha inoltre istituito il Processo rogatoriale.

Di fatto il Card. Suquía, per il Tribunale di Madrid, ha nominato Giudice Delegato Don Juan Fernández, Promotore di Giustizia P. Hilario Apodaca e Notaio Don José Boson che hanno ascoltato altri 16 testimoni. La Commissione Storica (nelle persone di P. Mario Gialletti, Suor Consuelo García e il dott. Giuseppe Picotti) ha visitato 34 archivi in Italia, Spagna e Città del Vaticano e ha raccolto 8.200 documenti per complessive 20.000 pagine circa.

11 febbraio 1990 - Chiusura del Processo
Il giorno 11 febbraio 1990, dopo meno di due anni dall’apertura del Processo, il Vescovo di Orvieto-Todi procede personalmente alla celebrazione dell’ultima Sessione e chiude il Processo diocesano sulla vita e le virtù della Madre, nel settimo anniversario della sua morte.

Appone i sigilli a tutto il materiale raccolto che è risultato di 9 volumi per le testimonianze, 11 volumi per gli scritti della Madre e 32 volumi per gli altri documenti raccolti. Di tutto, oltre l’originale, sono state fatte altre due copie.

La copia originale di tale materiale è stata consegnata alla Diocesi di Orvieto-Todi ed è conservata nella Curia in un baule di vimini sigillato.

Per le altre due copie il Vescovo, nella sessione di chiusura del Processo, aveva nominato il postulatore P. Romualdo Rodrigo oar quale portatore affinché si assumesse l’impegno di trasferire a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi, le due copie autenticate di tutta la documentazione.

Dopo qualche giorno, il Padre Romualdo ha proceduto alla consegna di questo materiale presso la Cancelleria della Congregazione per le Cause dei Santi.

12 giugno 1992 - Decreto di validità giuridica Atti del Processo.
Il 12 giugno 1992, secondo una formalità giuridica, giunge, il Decreto di validità del Processo, a firma del cancelliere Mons. Antonio Casieri. Di questo materiale una copia autenticata - la cosiddetta copia pubblica - è stata restituita alla nostra Famiglia Religiosa. Da questo momento si poté mettere mano alla Positio: una sintesi dei 52 volumi raccolti, al fine di agevolare lo studio al Relatore e ai Consultori. La copia pubblica e la Positio sono conservati nell’Archivio di Collevalenza. La Congregazione per le Cause dei Santi ci ha assegnato come Relatore per la Positio Mons. José Luis Gutiérrez, sotto la cui guida è stata redatta. La Positio contiene l’esposizione dettagliata della vita e delle virtù della Madre sulla base delle risultanze processuali.

12 giugno 1993 - Consegna Positio
La Positio comprende i tre grossi volumi stampati di complessive 2.378 pagine ed è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi il giorno 12 giugno 1993.

11 gennaio 2002 - Voti dei Teologi sullo studio della Positio
Il promotore della fede Mons. Sandro Corradini, alla presenza del Relatore Mons. José Luis Gutiérrez, il giorno 11 febbraio 2002 raccoglie i voti dei nove Consultori-Teologi sullo studio della Positio. Sono tutti e nove favorevoli.

Un relatore scrive: «Il riconoscimento della sua santità di vita sarà un bene per la vita della Chiesa, in quanto [...] viene messo in risalto l’Amore Misericordioso di Dio verso noi peccatori…» (Rel. et vota, p. 24)

Un altro aggiunge: «La Serva di Dio può servire da esempio per come realizzare la propria vocazione, sempre nell’unione con la Chiesa: è un esempio di come Dio guida l’anima per mezzo della Chiesa» (Rel. et vota, p. 143).

5 marzo 2002 - Congresso di Cardinali e Vescovi: Ponente Mons. Laboa
I tre volumi della Positio, insieme ai Voti dei Consultori, sono successivamente consegnati a diversi Cardinali e Vescovi che collaborano con la Congregazione per le Cause dei Santi. Questi, dopo aver studiato attentamente l’intero materiale, si riuniscono in Congresso per esprimere il loro voto. Il 5 marzo 2002, ha luogo in San Pietro il Congresso che si esprimerà sull’eroicità della vita e delle virtù della nostra Madre. In questa occasione, S.E. Mons. Sebastián Laboa, Ponente nominato dal Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi, ha il compito di presentare la Causa: tutti i Cardinali e Vescovi hanno espresso all’unanimità voto favorevole, iuxta ponentem.

23 aprile 2002
La Chiesa riconosce le virtù eroiche della Madre e la proclama "venerabile".
Così il decreto ufficiale:
Tra i figli della Chiesa che , nel nostro tempo, hanno maggiormente professato e proclamato con la santità della vita e delle opere la divina misericordia va certamente annoverata la Serva di Dio Speranza di Gesù, la quale ebbe la sua vera scuola di vita nella Croce, e in Gesù Amore Misericordioso il suo personale maestro. Questa umile e ardente testimone della carità di Dio visse con lo sguardo inchiodato al Crocifisso e, bevendo alla fonte d’acqua viva di quel Cuore trafitto, ne assimilò i sentimenti: "qui – come ella confessò – ho imparato ad amare".

«È provato che la Serva di Dio

Madre Speranza di Gesù

(al secolo: Maria Josefa Alhama Valera),

Fondatrice delle Congregazioni

delle Ancelle dell’Amore Misericordioso

e dei Figli dell’Amore Misericordioso,

ha esercitato in grado eroico le virtù teologali

della Fede, della Speranza, della Carità

verso Dio e verso il prossimo

e le virtù cardinali Prudenza, Giustizia,

Temperanza e Fortezza e le virtù con queste annesse».

Mentre a Roma la Congregazione per le Cause dei Santi ha portato avanti il processo vero e proprio per la canonizzazione, ossia, la verifica delle virtù vissute in grado eroico dalla Madre nella sua vita, in Diocesi di Vigevano (Pavia) il Vescovo Mons. Claudio Baggini ha istituito nella sua Diocesi un Tribunale, sotto la presidenza di Mons. Mario Tarantola, per la raccolta dei documenti e l’esame su un presunto caso di miracolo per la guarigione di un bambino di appena 12 mesi

 

25 maggio 2001
Inizio Processo Diocesano su presunto miracolo per intercessione della Madre
Il 25 maggio 2001, inizia, nella Diocesi di Vigevano, il Processo sul presunto miracolo per la guarigione di un bambino di appena 12 mesi, fortemente provato da allergia e intolleranza alimentare, dalla quale guarisce immediatamente dopo aver assunto l’acqua dell’Amore Misericordioso. La famiglia aveva sentito parlare per la prima volta di Madre Speranza e della sua predilezione per i bambini… Vi si era aggrappata con tutte le forze: "il lunedì 28 cominciammo a dare da bere a Francesco l’acqua del Santuario, con tanta fede, mentre tutti pregavamo"...

16 luglio 2001 - Chiusura Processo su presunto miracolo
Il giorno 16 luglio Don Mario Tarantola, presidente del tribunale diocesano di Vigevano, chiude ufficialmente il Processo.

 

17 luglio 2001 - Trasferimento degli Atti a Roma
Il giorno seguente tutti gli Atti sono consegnati alla Congregazione per le Cause dei Santi in Roma.

1° aprile 2004 - Prima Consulta medica: negativa
Due anni dopo, il 1° aprile 2004, si riunisce la Prima Consulta medica per pronunciarsi sul presunto miracolo per la guarigione del bambino Francesco.
Dopo il parere negativo dei medici, ci si rimette al lavoro per raccogliere materiale utile per un supplemento di indagine ed una eventuale nuova Consulta medica.

 

5 dicembre 2007 - Lettera della CEU al Card. Saraiva
Lo scorso anno, in data 5 dicembre, la Conferenza Episcopale Umbra, a firma del Presidente della medesima S.E. Mons. Giuseppe Chiaretti, invia una lettera al Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi Card. José Saraiva Martins con la quale si raccomanda "una sollecitazione del processo".

Eminenza Reverendissima,

 nella ricorrenza del 25° anniversario della morte della Serva di Dio Madre Speranza di Gesù, fondatrice della Famiglia Religiosa dell’Amore Misericordioso, e del 20° anniversario della introduzione della sua causa di beatificazione, sento il bisogno di portare la mia testimonianza non tanto sulla Serva di Dio, che venero già come una santa, ma sulla devozione sempre crescente del popolo cristiano verso questa eccezionale testimone dell’Amore Misericordioso di Dio.

È una devozione che nasce da una migliore conoscenza delle sue virtù e dei suoi carismi, ma anche dalla precarietà dell’epoca che stiamo vivendo e che crea preoccupazioni. La gente è piena di paura anche a causa d’una guida precaria di questo tempo di emergenza, e sente il richiamo di Dio e dei suoi santi, e li invoca come veri adiutores, perché sia donata speranza ai pusillanimi.

 D’accordo con i miei confratelli vescovi delle otto diocesi e di altri vescovi emeriti di questa piccola regione, che ha dato alla Chiesa, all’Italia, all’Europa giganti di santità e di cultura del calibro di Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi, cui s’accompagnano figure non minori di santità, vengo a chiedere una sollecitazione del processo, prevedendo con la beatificazione una grande carica di fiducia per la gente e per la Chiesa, in una regione oggi problematica e bisognosa di speranza.

 Come vede, ragioni religiose e ragioni civili ci sollecitano a promuovere celebrazioni dei nostri santi: essi sono per tutti, in questi tempi calamitosi, un motivo di aggregazione e di risveglio della fede e della santità. Lo facciamo con lo stesso spirito con cui i nostri predecessori della Conferenza Episcopale Umbra perorarono il 24 aprile 1988 l’avvio del processo: "I Rev.mi Padri, alcuni dei quali hanno conosciuto personalmente Madre Speranza, esprimono all’unanimità parere favorevole, anche in considerazione della fama di santità già largamente diffusa presso il popolo cristiano". Mai il mondo ha avuto bisogno come oggi di misericordia e di tenerezza per mitigare le tante ferite del male personale e sociale.

Fiducioso della comprensione di Vostra Eminenza, che ho avuto modo di conoscere a Città di Castello per la beatificazione di mons. Carlo Liviero, porgo anche a nome dei confratelli umbri un deferente saluto ed auguri di ogni bene.

14 dicembre 2007 - Istanza per ripresentare presunto miracolo
Il Postulatore Padre Romualdo oar, il 14 dicembre 2007, ha ripresentato nuova istanza alla Congregazione per le Cause dei Santi perché venga presa in esame la presunta guarigione miracolosa del bambino Francesco, allegando i nuovi documenti trovati e i nuovi approfondimenti.

Tra questi documenti, oltre ad una relazione medica del papà del bambino, vi è il parere di altri due dottori, Primari del Policlinico Gemelli di Roma: un allergologo e un neonatologo. Così concludono:

"Non è… spiegabile dal punto di vista scientifico ed epidemiologico la rapidità con cui tutto il quadro clinico si è risolto in quanto l’acquisizione della tolleranza alimentare e la remissione della dermatite atopica sono generalmente dei fenomeni graduati nel corso di mesi o di anni".

29 dicembre 2007
Il 29 dicembre 2007, il Sottosegretario della Congregazione per le Cause dei santi, Mons. Marcello Bartolucci sottopone a due medici tutto il nuovo fascicolo per un loro parere sulla convenienza o meno di riportare la pratica alla Consulta medica e questi esprimono parere negativo.

 

In attesa della risposta per una eventuale altra Consulta medica
Sull’esempio della Madre desideriamo vivere l’atteg­giamento del chicco di grano che, dona se stesso, aspetta lo spuntare della spiga e… attende con fiducia l’ora del raccolto!

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 19 ottobre, 2009