2009 - 19 giugno - 2010 - ANNO SACERDOTALE

P. Maximiano Lucas fam

 

L’accoglienza sacerdotale nelle case dei Figli dell’Amore Misericordioso in Spagna

 

 

Quando ho cominciato a scrivere questo articolo sull’accoglienza dei sacerdoti nelle nostre case in Spagna, mi son tornate alla mente le parole che Gesù rivolse a Pietro: "Quando sarai vecchio, tenderai le tue mani e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi" (Gv 21, 18). E non solo perché anche io che scrivo sono di età avanzata, ma anche perché il mio compito principale, attualmente, è quello di aiutare i confratelli sacerdoti che mi superano in età e accompagnare coloro che iniziano a percorrere la via della anzianità, che non è per niente facile.

Già scriveva Cicerone nel suo trattato De Senectute: "Ci sono quattro ragioni per cui è sempre triste la vecchiaia: in primo luogo perché allontana dall’attività; poi perché indebolisce il corpo; in terzo luogo perché nega quasi tutti i piaceri e infine perché non è molto lontana dalla morte".

Immersi come siamo in una società dominata dal valore della produttività, dall’efficienza e dalla fretta, l’anziano si sente a volte emarginato e finisce per sentirsi un peso per la famiglia, per il gruppo o per la società.

È certo che il discorso sulla vecchiaia è ampio e deve essere diversificato per ogni singola persona; come è certo che sono molte le cose positive che si ritrovano nelle persone anziane e, nel nostro caso, in sacerdoti che hanno raggiunto una età avanzata; tra le altre: esperienza, saggezza, carattere esemplare, prudenza, insieme a tante altre virtù accumulate con una santità di lunga vita.

Mi sono permesso di fare questa premessa perché, benché le nostre case in Spagna siano aperte ai sacerdoti di tutte le età, con diverse attività per loro, le Case sacerdotali di Bilbao e Villava (Pamplona) sono destinate all’accoglienza dei sacerdoti anziani, che per lo più hanno superato gli ottanta anni.

In collaborazione con il clero diocesano

Devo dire, anche, che la Casa-seminario di La Nora del Río (León) fa un ottimo lavoro con i sacerdoti della diocesi di Astorga e di altre diocesi vicine, organizzando ogni mese la Formazione Permanente, ritiri spirituali e Corsi di esercizi spirituali per il Clero. Inoltre ci sono molti preti che vengono spesso per alcuni giorni di riposo o di preghiera, o semplicemente per condividere un momento di fraternità con i membri della comunità, sapendo che si troveranno come a casa propria e che saranno accolti con calore e affetto da parte dei religiosi e delle religiose dell’Amore Misericordioso.

Ugualmente la Casa di Madrid, la cui comunità opera nelle parrocchie di Santa Engracia in Entrevías e di Maria Mediatrice in Vallecas, è luogo di incontro per i sacerdoti dei rispettivi Decanati, che sono accolti con la premura e l’amore fraterno caratteristici del carisma che ci è stato trasmesso dalla Fondatrice, la venerabile Madre Speranza di Gesù.

Al servizio dei sacerdoti anziani

La principale attività verso i sacerdoti in Spagna è quella che si svolge con i sacerdoti anziani nelle Residenze di Bilbao e Villava.

Come accade in genere in tutte le diocesi, non solo in Spagna ma anche in Europa, il clero sta invecchiando ad un ritmo allarmante negli ultimi anni, senza un ricambio generazionale per ricoprire i posti e le attività che i sacerdoti anziani lasciano vacanti, per età o malattia. La situazione che si sta creando è davvero preoccupante, perché l’età media del clero nella maggior parte delle diocesi è di 63 anni, e in alcune diocesi ancora di più.

La nostra attività per il Clero, che inizialmente avrebbe dovuto essere soprattutto con il clero giovane, ha subíto un cambiamento radicale nel corso del tempo. Oggi – nella sua espressione più impegnativa - è orientata all’attenzione e cura dei sacerdoti anziani, che sono i più numerosi e quelli che hanno più necessità di una casa dove potersi sentire come in famiglia, con la dedizione di persone che si occupino di loro sia materialmente che spiritualmente, che abbiano tempo per loro, che possano sentir vicini nelle sofferenze e nelle malattie, che li ascoltino e dimostrino affetto.

Questa è l’attività che da più di venti anni realizzano congiuntamente, con premura, sacrificio e amore fraterno, le Congregazioni dei Figli e delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Un lavoro silenzioso e nascosto, ma che risponde interamente al nostro carisma e alla nostra missione in favore delle persone bisognose. E questi fratelli sacerdoti, che hanno speso tutta la loro vita, senza risparmiare sforzo o sacrificio, dedicando agli altri il loro tempo, il loro lavoro, le proprie energie, nell’ultima tappa della vita a volte si ritrovano soli, estremamente bisognosi di attenzione e di cura.

Quando sono entrato in Congregazione, uno dei motivi che mi ha spinto a essere Figlio dell’Amore Misericordioso fu proprio il fatto che la missione della Congregazione era eminentemente sacerdotale. Ciò che non avrei mai immaginato è che avrei dovuto dedicarmi a servire i sacerdoti anziani, accompagnarli dal medico, assisterli in ospedale. Ma sono convinto che per un religioso dell’Amore Misericordioso è una grazia speciale di Dio il potere aiutare e servire i nostri fratelli sacerdoti, quando questi si ritrovano negli ultimi anni della loro vita raccogliendo il frutto di quanto hanno seminato negli anni del loro ministero.

 

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ultimo aggiornamento 16 marzo, 2010