dagli scritti di madre speranza

a cura di P. Mario Gialletti fam

 

“Il Tuo Spirito Madre”

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile. 

In questo anno 2010 ripresentiamo pensieri della Madre, tratti dai suoi scritti, su varie virtù.

 

Madre Speranza

Corrispondere alle finezze dell’amore di Dio

Padre mio, non so cosa mi stia succedendo, ma ho tanta paura di non dare a Gesù quello che mi chiede, o meglio, di non corrispondere alle finezze del suo amore. (El Pan 18, 1459; Collevalenza 8 febbraio 1954).

Credo ci siano tre categorie di anime che servono Gesù; ossia diverso è il modo con cui Egli si comunica loro. Ad alcune Gesù si rivela in mezzo a luci e chiarori divini, ad altre tra le ombre, alle restanti nell’oscurità.

Tra le anime che desiderano avanzare nella perfezione, ce ne sono alcune che si dedicano con ardore agli esercizi di penitenza e sacrificio; altre che non si preoccupano minimamente di mortificare i loro sensi. Alcune, sollecite nel cercare sempre il contrario di quello che la natura chiede loro, tengono a freno il loro cuore, sono molto generose con Dio e non sanno negargli nulla. Altre a mala pena corrispondono agli impulsi della grazia, e poi vanno a lamentarsi perché non progrediscono e dubitano di essere chiamate a santificarsi. (El Pan 16, 184).

Credo che Gesù, chiamandoci alla vita consacrata ha voluto associarci alle sue sofferenze interiori ed esteriori. Egli ci invita a soffrire, ad amare; quindi non dobbiamo vivere per noi stessi, ma per la sua gloria e morire di dolore nel vedere quanto è offeso, rinnegato, non amato. Questo è molto più triste quando succede tra religiosi. Egli, che sperava di trovare in queste anime rifugio, sollievo dalle sofferenze, amore e affetto, è rattristato dalla loro cattiva accoglienza, dalla loro ingratitudine e dimenticanza, dal loro silenzio. (El Pan 2, 116).

Ci stiamo preparando al nuovo anno con otto giorni di esercizi spirituali. Le figlie, cariche di santo fervore, hanno iniziato l’anno con più brio, disposte a camminare sempre avanti nella propria santificazione; ripetutamente le incoraggio a corrispondere fedelmente alle grazie del buon Gesù; grazie che pioveranno in abbondanza su di noi e sull’amata Congregazione in questo anno, secondo le promesse del buon Gesù che ha aggiunto non abbiamo passato, né passeremo più, un altro anno come questo. Infatti il buon Gesù dice che questo sarà un anno straordinariamente benedetto per la pioggia delle sue grazie celesti; però è necessario soffrire e lottare molto; per questo m’impegno con tutte le forze per preparare le figlie alla battaglia. (El Pan 18, 857; Anno 1943).

Avete inteso bene quello che dice la lettura di oggi: noi dobbiamo rispondere per quello che siamo state chiamate. Siamo state chiamate a santificarci nella Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e noi dobbiamo cercare con tutti i mezzi che il Signore possa trovare conforto con noi. Tutte le altre cose che possono passare per la nostra mente sono cose superficiali, frutto della nostra fantasia o del nostro modo di pensare. (El Pan 21, 855).

Pensiamo spesso che Dio si è abbassato fino a noi, come il padre più affettuoso verso il proprio figlio e ci invita ad amarlo e a dargli il nostro cuore. Questo amore, che potrebbe esigere con autorità e per diritto, preferisce chiedercelo dolcemente e amorevolmente perché la nostra risposta sia più spontanea e ricorriamo a Lui con affetto filiale. Come corrispondiamo a tanta delicatezza e finezza?

Questo sarà un amore penitente per purificarci dalle colpe passate e presenti, probabilmente molto numerose e soprattutto fatte a Dio. È un amore particolare che ci fa avere con Dio un rapporto tenero e delicato, come con il più fedele e generoso degli amici. Questo amore ci spinge a guardare sempre all’interesse di Dio, a cercare la sua gloria e a far si che sia benedetto il suo nome?

Fa’, Gesù mio, che l’amore dei figli e delle figlie non sia passeggero, ma così generoso che li spinga al più grande sacrificio, a dimenticare se stessi e a rinunciare alla propria volontà per fare soltanto la tua. Aiutali, Gesù mio, affinché con l’esercizio continuo delle virtù giungano a formare una sola cosa con te.

Pregate tutti perché questa vostra madre possa dare sempre al buon Gesù quanto le chiede, costi quello che costi e giunga a godere tanto nel dolore come nell’amore. Che la mia volontà, quella dei figli e delle figlie sia sempre al servizio della volontà di Dio. (El Pan 9, 19-22).

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ultimo aggiornamento 16 dicembre, 2010