Gesù mio, Tu che sei Fonte di vita …

Il dono dell’acqua da parte di Dio è, come già detto, pregnante di significato nella Scrittura, perché immagine del Suo amore, del dono di Sé che Egli vuol fare nelle distinte Persone della Trinità. Proprio per questo l’acqua è in modo particolare figura dello Spirito Santo, di Colui che nella Trinità è la Persona-dono, la Persona-Amore.

Dio è amore (1Gv 4, 8.16) e in Lui tutto è amore, amore comune alle tre divine Persone. Dio Spirito Santo è Amore anche in senso personale, è Persona-Amore del Padre e del Figlio.

Come l’acqua che nessuno di noi saprebbe definire teoricamente poiché non ha forma, né colore, né odore, né sapore, eppure tutti abbiamo sperimentato quotidianamente che essa bagna, lava e disseta, lo Spirito Santo è indefinibile e ineffabile, e tuttavia inconfondibile per i Suoi effetti, perché di Lui ogni essere umano può fare esperienza.

Egli è Consolatore perfetto, Ospite dolce, dolcissimo Sollievo e ancora Luce beatissima, Consigliere
mirabile, Datore dei doni, Luce dei cuori
.

Si chiama Spirito, ossia soffio, vento, respiro… il suo nome indica contemporaneamente l’immagine della potenza naturale più impetuosa e travolgente e quella del più intimo e indispensabile alito di vita. Realtà entrambe inafferrabili e imprecisabili, conoscibili unicamente dalla loro azione; come avviene dello Spirito Santo che possiamo conoscere solo contemplandone l’agire. Egli è l’agire stesso di Dio, Dio nel suo infinito donarsi.

Solo chi ancora non lo conosce può resistere a un tale Amore. Risuonano interiormente le parole di Gesù alla Samaritana: "Se Tu conoscessi il dono di Dio e Chi è Colui che ti dice "dammi da bere",
tu stessa gliene avresti chiesto ed Egli ti avrebbe dato acqua viva
"
(Gv 4,10).

Maria Antonietta Sansone

 

Dammi da bere l’acqua viva che sgorga da Te

Nel maggio del ’64 mi ammalai di una forma di colite ulcerosa così grave che in breve tempo, il 26 giugno, mi costrinse al ricovero in ospedale.

Venni dimessa il 4 ottobre ma, nonostante il lungo periodo di cure, la mia salute non era migliorata.

Nel mese di novembre dello stesso anno, mio marito venne a Collevalenza e parlò con Madre Speranza; dietro suo consiglio mi portò l’acqua del Santuario.

Dopo un po’ di tempo che la bevevo, cominciai a notare un certo miglioramento e oggi, a distanza di alcuni mesi, la mia salute è ristabilita.

 

 

 

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ultimo aggiornamento 14 dicembre, 2011