DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Marzo 2011

 

Voce del Santuario

 

Nel mese di marzo la primavera fa sentire i suoi primi profumi, ritrova slancio l’attività del Santuario nel desiderio di vedere l’Amore Misericordioso di Dio nella nostra vita con occhi sempre nuovi. Infatti è il mese in cui, in forma massiccia, riprendono i pellegrinaggi, in particolare quelli di soggiorno, al Santuario. Vorrei ringraziare di cuore, alla ripresa di questa nuova stagione di pellegrinaggi, i capigruppo che con impegno e dedizione organizzano i pullman per Collevalenza. L’Amore Misericordioso apre le sue braccia per accogliere tutti i suoi figli. Non mancate!

Catechesi Quaresimali

Da giovedì 15 a sabato 18 marzo si sono svolte per iniziativa del Santuario e della Parrocchia di Collevalenza alle ore 18 tre catechesi. P. Aurelio Peréz Superiore generale dei FAM ha esposto in Cripta il messaggio sulle virtù eroiche della Venerabile Madre Speranza. Le riflessioni sono state articolate su questi temi: "una fede viva", "una ferma speranza" e "una carità ardente".

P. Aurelio ha esposto molto saggiamente e in modo assai approfondito l’eroicità delle tre virtù teologali nella Madre, scrutando la Scrittura, immergendosi nella sua vita e nei suoi scritti e infine avvalendosi di numerose e appropriate testimonianze dei suoi figli e figlie.

La chiave di lettura di una "fede viva" che illuminava tutte le sue opere va intesa in M. Speranza, secondo P. Aurelio, come fiducia in Dio, in un abbandono totale in Lui, nelle prove, nelle persecuzioni e anche nelle malattie. Secondo lei, nostra maestra della fede, nei momenti della prova, del dolore si arriva alla pienezza dell’Amore. Spesso il Signore si serve del male per ricavarne un bene.

La carità, la più grande di tutte le virtù, per M. Speranza è fuoco che consuma, è amare l’Amato. L’espressione massima di questo amore è Cristo. I due grandi amori nella sua vita: i poveri e i sacerdoti. Quest’ultimi sono stati la sua passione, felice di soffrire per la loro peccati.

Non è facile parlare di speranza in questi tempi. Ma non fu così per M. Speranza che incarnava nella sua vita questo nome profetico: una speranza che non delude, che diventa una vera certezza, una speranza operosa fino a permettersi di dire al Buon Gesù espressioni come questa: "Chi ordina, paga". Accogliamo con vera gratitudine di figli e figlie la preziosa eredità che con tanto amore ci ha lasciato:"Desidero lasciare ai miei figli e figlie la preziosa eredità che gratuitamente e senza alcun mio merito ho ricevuto dal Buon Gesù. Questi beni sono una fede viva… una ferma speranza… una carità ardente…". (Dal testamento di M. Speranza)

Solennità di San Giuseppe

La Vigilia di S. Giuseppe, S.E. Mons. Giovanni Marra, Amministratore Apostolico di Orvieto-Todi, ha ordinato presbiteri: D. Danilo Innocenzi, D. Riccardo Ceccobelli e D. Dariusz Kowalewski. Con gioia abbiamo partecipato insieme al Superiore generale alla loro ordinazione sacerdotale e la nostra Famiglia religiosa è lieta di accoglierli il 9 aprile, Lunedì dell’Angelo, per la loro prima S. Messa nel Santuario dell’Amore Misericordioso alle ore 17. Siete tutti invitati.

Nel Santuario, per onorare e ravvivare ancora di più la figura silenziosa e laboriosa di S. Giuseppe, abbiamo fatto un triduo di preghiere. Il giorno 19 marzo ci sono stati i vespri solenni con una breve riflessione del P. Ireneo Martin con l’invito ad accogliere nella nostra vita le virtù e le qualità giuste del Santo.

In riferimento al documento di Giovanni Paolo II "Redentoris Custos", il Superiore ha esposto alcuni tratti che caratterizzano S. Giuseppe, "il custode del Redentore": il suo compito di sposo fedele e giusto accompagna Maria nella sua maternità, non la lascia sola e nella ferialità del vivere quotidiano educa il giovane Gesù al lavoro e alle virtù domestiche.

Il giorno di festa si è concluso con una processione portando la statua di S. Giuseppe. Ad abbellire e preparare il trono dove andava posta la statua del Santo ci ha pensato la comunità delle Ancelle del Santuario guidate dal fervore e dalla grande devozione della superiora M. Stella.

La processione partita dal Santuario, cadenzata da litanie, canti e preghiere, è transitata lungo la cripta, con una sosta prolungata davanti alla tomba della Venerabile M. Speranza, per voler suggellare lo speciale rapporto intessuto dalla Serva di Dio con San Giuseppe, protettore della nostra Famiglia religiosa.

Rientro in Santuario, intronizzazione della statua sul pianerottolo tra il Santuario e la Casa dei Padri, chiedendo al santo molte e generose vocazioni e una particolare protezione per la missione che si svolge in questo luogo a favore di tante anime. A testimoniare il particolare fervore religioso dei fedeli presenti nei confronti di San Giuseppe c’è stato l’applauso finale.

I° Congresso nazionale della Misericordia

La misericordia di Gesù, sorgente di speranza.

23 Marzo

Dal 23 al 25 marzo si è svolto a Collevalenza il primo Congresso nazionale della Misericordia con la partecipazione di circa 500 persone. Si inizia alle ore 18 con la Celebrazione Eucaristica di apertura, presieduta da Mons. Gualtiero Bassetti e concelebrata da Mons. Domenico Cancian, Mons. Riccardo Fontana, P. Aurelio Pèrez, P. Patrice Chocholski e da altri sacerdoti e religiosi.

Prima di iniziare la S. Messa Suor Erika Bellucci ha fatto una introduzione spiegando le due immagini esposte davanti all’altare: il Crocifisso dell’Amore Misericordioso e il quadro della Divina Misericordia di Vilnius. Riporto le sue parole:

"Il Crocifisso dell’Amore Misericordioso è rappresentato prima di morire, nel momento in cui implora al Padre il perdono per i peccati degli uomini. L’immagine del Crocifisso è corredata da vari simboli che pongono la Croce in stretta relazione con la signoria universale del Cristo, vero Re della gloria; con il Comandamento nuovo dell’amore, frutto della misericordia ricevuta; e con l’Eucarestia segno e strumento della perfetta comunione con il Padre e con i fratelli.

Scrive la Ven. Madre Speranza nel suo Diario, il giorno 8 dicembre 1930: «Il giorno dell’Immacolata (…) nella cappella di Gomez Herrero, Gesù mi fece vedere come voleva l’immagine dell’Amore Misericordioso e i suoi vari simboli. Mi recai immediatamente dallo scultore Cullot Valera, mio parente, per ordinarla. (…) Egli mi rispose che desiderava, per maggior sicurezza, che gli stessi accanto dandogli dei suggerimenti; così feci».

Invece nell’immagine della Divina Misericordia, Gesù appare risorto e i due raggi che emanano dal suo costato, rappresentano "l’Acqua che giustifica le anime; e il Sangue che è la vita delle anime". La Divina Misericordia benedice gli uomini, e dal suo Cuore effonde i segni visibili del suo Amore, quando sulla croce il fianco di Gesù viene aperto dalla lancia e fà sgorgare la sorgente del suo perdono.

L’undici giugno 1931, vigilia della festa del Sacro Cuore, l’opera era pronta. «La sera, stando nella mia cella - scrive Santa Faustina - vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido (...) Dopo un istante, Gesù mi disse, Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te» (Q. I, p. 26).

Il primo quadro della Divina Misericordia fu dipinto a Vilnius, nel 1934, dal pittore Eugenio Kazimirowski. Suor Faustina dette personalmente le indicazioni al pittore. Quando il quadro fu terminato, non ne rimase contenta e piangendo si lamentò con Gesù: "Chi Ti dipingerà così bello come sei?". In risposta sentì: "Non nella bellezza dei colori né del pennello sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia" (Q. I, p. 136).

Comprendiamo così come le due immagini sono complementari o forse addirittura sovrapponibili, quando incrociamo lo sguardo di Gesù serio e sereno ad un tempo, maestoso e delicato, mentre offre tutto se stesso, il suo corpo, il suo sangue, la sua vita al Padre perché noi abbiamo la vita in abbondanza"

Dopo questa introduzione, Mons. Domenico Cancian e P. Aurelio Pérez hanno dato il benvenuto alle autorità religiose e ai congressisti.

Mons. G. Bassetti arcivescovo di Perugia nell’omelia, dopo la presentazione delle due immagini davanti all’altare, ringrazia e saluta i presenti e la Congregazione dell’Amore Misericordioso per la sua accoglienza e la sua testimonianza, tratti apprezzati e stimati da tutti.

Sua Eccellenza, spiega come l’umanità, anche se sfigurata dal peccato originale e dai peccati commessi lungo i secoli, essa è sempre amata e perdonata dal Signore con cuore di Padre. Nessun uomo può sentirsi abbandonato, dimenticato o escluso perché ogni uomo davanti a Dio ha un valore immenso.

L’arcivescovo conclude: anche se l’umanità vive nella malvagità, solo l’Amore Misericordioso di Dio è in grado di convertire l’uomo dandogli un cuore nuovo.

Al termine della Celebrazione dell’Eucaristia è intervenuto Mons. Fontana, vescovo di Arezzo, mettendo in luce la testimonianza e il segno del Santuario dell’Amore Misericordioso incoraggiando i Figli e le Figlie della Famiglia religiosa a continuare con fervore il valore e la devozione dell’Amore misericordioso. Infine ha espresso la sua riconoscenza per l’operato e la vicinanza paterna verso i sacerdoti.

La celebrazione Eucaristica è stata animata dalla Corale Edi Toni San Vito di Narni (Terni) diretta dal Maestro Paolo De Santis, con la partecipazione di Maria Pia Giordanelli.

24 marzo

Oggi, sabato 24 marzo, alle ore 9 la Dott.ssa Donatella Pagliacci apre la giornata con la relazione su "Carità e Misericordia in sant’Agostino"

La relazione si focalizza sulla dottrina agostiniana attinente le virtù della carità e della misericordia alla luce dell’espressione giovannea "Dio è Carità" e sull’uomo capace, aiutato dalla grazia di Dio, di essere misericordioso e caritatevole soprattutto con chi è fragile.

Di seguito la Prof.ssa Rosanna Virgili tiene la relazione su "L’Amore misericordioso di Gesù nei Vangeli".

La professoressa dà una dettagliata spiegazione etimologica, in linguaggio biblico, delle parole amore e misericordia, rifacendosi alla parabola del figlio prodigo dove il padre vuole far festa al figlio minore che ritorna casa e così fargli sentire di essere veramente suo padre.

In fine il Padre nella parabola cerca di rigenerare l’amore fraterno tra il figlio maggiore, arrabbiato per il comportamento del Padre e il figlio minore.

Alle ore 11,30 la S. Messa presieduta da Mons. Riccardo Paglia, vescovo di Terni. Mons. Paglia soffermandosi sul Vangelo del giorno (Gv 7,40-53), fa capire come il discorso di Gesù avesse suscitato ostilità verso di Lui da parte di coloro che lo ascoltavano.

Purtroppo, anche oggi, nel nostro mondo, Gesù non è da tutti amato anche se in qualche maniera lo conoscono. Per ribadire tale concetto racconta l’episodio dell’uccisione del vescovo Mons.Romero che evidenzia l’ostilità che il mondo ha verso Gesù e i membri della sua stessa Chiesa.

Ma Gesù non cessa mai di amare e di perdonare i suoi nemici con compassione. Anche l’umanità di oggi non soltanto deve riscoprire la compassione di Gesù, ma sul suo esempio farsi compassionevole verso chi sbaglia.

Alla Celebrazione ha partecipato il coro "Madre Speranza", con la preziosa collaborazione della cantante mezzosoprano Giacinta Simon, sotto la guida del pianista e organista Marco Venturi.

Nel pomeriggio, dopo l’immersione nell’acqua dell’Amore Misericordioso, riprende il Congresso con la relazione di Mons. Mariano Crociata, Segretario della C.E.I. dove erano presenti Mons. Giovanni Marra e Mons. Gualtiero Bassetti.

Mons. Crociata presentando il tema "Educare alla misericordia" spiega il rapporto tra la misericordia e l’educazione. Il rapporto tra educazione e misericordia dipende fondamentalmente dal modo con cui si vive in famiglia.

Cristo incarnandosi si è caricato dei nostri peccati diventando così l’educatore per eccellenza della misericordia. Ogni persona si rende consapevole della misericordia di Dio quando è convinta del peccato commesso e si sente bisognosa di perdono.

La misericordia di Dio fa vedere che la colpa e il peccato non sono l’ultima parola perché essa fa camminare verso una pienezza di vita filiale.

Al termine della seconda giornata, partecipato, riuscito ed applaudito lo spettacolo musicale di Giosy Cento.

25 marzo V domenica di Quaresima

A conclusione delle giornate congressuali alle ore 11,30 Mons. Domenico Cancian presiede la S. Messa solenne con la presenza di Mons. Chiaretti, vescovo Emerito di Perugia e di altri sacerdoti. Nella sua omelia riflettendo sulla parola di Dio ha offerto alcune indicazione in vista della Pasqua oramai vicina. La prima è la misericordia che vediamo già presente nei dieci comandamenti e in seguito annunciata con più vigore dai profeti.

Con l’avvento di Gesù si inaugura la nuova e definitiva alleanza della misericordia perché il Signore stesso mette nel cuore dell’uomo che si apre alla sua grazia il suo spirito: ecco il cuore della Pasqua.

La S. Messa è stata animata dalla Corale Madre Speranza, con la direzione di sr. Erika Bellucci, la partecipazione dei Maestri Giacinta Simon e, all’organo, Marco Venturi.

Gruppi Marzo 2012

Diversi sono stati i gruppi accompagnati dal loro parroco: da Orvieto giovani fidanzati con D. Domenico Cannizzaro, da Gubbio anche i fidanzati con D. Cristoforo. Il 10 un gruppo Castellammare con 250 persone. Il 17 abbiamo accolto, come succede ormai da anni, il gruppo numerosissimo proveniente dal Santuario della Madonna della Bozzola, Vigevano (PV), con il loro amatissimo parroco D. Gregorio. Da Varese un gruppo di giuristi con la presenza del Neo-eletto Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

Acquapendente (VT)- Ancarano (TE) - Anghiari - Ancona - Aprilia – Badia Polesine (VR)- Bologna - Buttapietra (VR) - Camerata Picena (FI) - Campi Bisenzio - Caserta - Casoria (NA) – Castellammare (NA) – Castiglione Messer Raimondo (TE) – Cave (RM)-Cerignola – Cesena - Cisterna – Empoli - Ercolano - Fabriano (AN) - Faenza - Fratta Todina – Giulianova - Gubbio (PG) – Ischia – Isola della Scala (VR) - Latignano (PI)- Legnago (MI)- Massarosa (LU) - Monteviascone (VT) - Napoli - Nocera Inferiore – Nocera Umbra - Olevano Romano - Orvieto – Paestum (SA) - Palau – Porretta Terme - Rimini - Roma – Ronco - Salerno - S.Maria degli Angeli (PG) – Senigallia - Somma Campagna (VR) – Terracina - Terni - Valmontone (RM) – Verona – Vigevano.

Foto di gruppo

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ultimo aggiornamento 11 aprile, 2012