DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Giugno 2011

 

Voce del Santuario

 

S.E. Mons. Benedetto Tuzia, nuovo Vescovo di Orvieto-Todi

Il Santo Padre Benedetto XVI, il 31 maggio, ha nominato Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi S.E. Mons. Benedetto Tuzia, già Vescovo ausiliare di Roma.

Il giorno 31 maggio, alle ore 12, nella Cappella del Sacro Corporale della Basilica Cattedrale della Diocesi di Orvieto-Todi, presenti numerosi parroci e operatori pastorali e i Sindaci di Orvieto, Todi, Bolsena, dopo la recita dell’Angelus, l’Arcivescovo Giovanni Marra, Amministratore Apostolico, richiamandosi alla comunicazione pervenutagli dalla Nunziatura Apostolica per l’Italia, ha detto: "ho il piacere di comunicarvi che il Santo Padre Benedetto XVI, in data odierna 31 maggio, ha nominato Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi S.E. Mons. Benedetto Tuzia, già Vescovo ausiliare di Roma.

Mons. Benedetto Tuzia è nato a Subiaco il 22 dicembre 1944 ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1969 nell’Abbazia di Subiaco; si è licenziato in Teologia pastorale presso l’Università Lateranense. Nel 1970 si è trasferito a Roma e dal 1° settembre 1980 fa parte del clero diocesano. Ha ricoperto diversi incarichi e ministeri: vicario parrocchiale di Santa Chiara dal 1971 al 1984; vicario parrocchiale di Nostra Signora di Guadalupe a Roma dal 1984 al 1987.

Nel 1987 è stato nominato amministratore parrocchiale della Chiesa di San Damaso; parroco di Santa Silvia dal 1987 al 2003.

È stato prefetto della XXIX Prefettura e ha collaborato al Sinodo diocesano e alla preparazione del Giubileo dell’Anno 2000.

Dal 1° settembre 2003 è stato Parroco di San Roberto Bellarmino.

Il 28 gennaio 2006 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo Ausiliare della diocesi di Roma (Italia) assegnandogli la sede titolare vescovile di Nepi.

Giornata di santificazione sacerdotale

Giovedì 31 maggio i vescovi, i presbiteri, i diaconi e i religiosi dell’Umbria si sono dati ancora una volta appuntamento qui a Collevalenza per vivere la tradizionale Giornata di Spiritualità Sacerdotale. A tenere la meditazione, è venuto il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. La sua riflessione ha preso lo spunto dalla sua lettera pastorale alla Diocesi: "Nel silenzio la Parola". Una esposizione incisiva dove, nel silenzio, l’unico rumore che fa Dio quando tocca la nostra vita, la Parola va interiorizzata e resa strumento di edificazione, santificazione personale e comunitaria. "Può essere utile, ha detto Mons. Betori, aprire questa riflessione con qualche chiarificazione a riguardo del titolo che ho voluto dare ad essa e che riprende quello della mia lettera pastorale dello scorso anno: "Nel silenzio la Parola". Il termine "Parola" nel titolo appena enunciato è scritto con l’iniziale maiuscola. E ciò giustamente, in quanto il mio interesse si rivolge in ultima istanza al rapporto tra il silenzio e la Parola di Dio. Ma la nostra riflessione deve cercare di collocare questa attenzione all’interno di uno sguardo più ampio, che riguarda il legame tra silenzio e parola in quanto tale, coinvolgendo quindi anche le parole degli uomini. È da pensare infatti che se vogliamo sanare il rapporto tra silenzio e Parola di Dio, possiamo farlo solo a condizione di riportare nella giusta correlazione il silenzio e la parola nel linguaggio in quanto tale. C’è una cura della parola e un’attesa per la sua purificazione che concerne la comunicazione umana tutta". La riflessione ha avuto momenti di grande profondità ed ha messo in luce la necessità di riscoprire il silenzio per dare significato e spessore alla parola. "Una riflessione, la mia, prosegue il prelato, con la quale vorrei far riprendere nelle nostre giornate il giusto posto al silenzio e alla parola, in vista di una più corretta vita dello spirito e, per chi crede, di una più radicata vita ecclesiale e di una più efficace partecipazione alla vita della società. Non è un discorso sul silenzio, e neppure semplicemente un appello alla proclamazione della Parola. È un invito a renderci consapevoli che solo da un corretto rapporto tra queste due dimensioni dell’esistenza, il silenzio e la parola, quest’ultima può risplendere nella sua verità ed acquistare efficacia nel rapporto con gli altri". Nel commentare questo pensiero si è servito di un brano del libro della Sapienza (18,14-16) assunto dalla Liturgia del Natale, in cui si evoca il grande silenzio della Parola, l’Incarnazione del Verbo. In questo modo la parola si apre al silenzio per il suo intrinseco limite e spinge verso la meditazione, la preghiera e l’adorazione. In fine un ultimo pensiero di Mons. Betori: il valore del silenzio, dentro cui accade la Parola, non è rimasto nelle sfere della riflessione, ma è stato calato nelle concretezza della pastorale e nella celebrazione liturgica.

Alle 12,15, Sua Eminenza il Card. Betori ha presieduto la concelebrazione cui hanno partecipato i vescovi della regione umbra con i presbiteri e i diaconi.

Esercizi spirituali per sacerdoti

Nel mese di giugno in questo Santuario sono stati predicati due corsi di esercizi spirituali per sacerdoti:

– Dall’11 al 15 giugno una quarantina di sacerdoti e religiosi hanno partecipato a un corso di esercizi spirituali, promosso dalla nostra Famiglia religiosa e animato da Mons. Fortunato Frezza, Sotto-segretario del Sinodo dei Vescovi. Il tema Traditio Fidei: dono, identità, ministero nella Traditio Verbi. Questo il tema degli esercizi, presentato ed esposto con uno stile convincente: più da fratello-amico che da maestro. Grande apprezzamento da parte di tutti.

– Dal 18 al 22 giugno Esercizi spirituali per i sacerdoti della Diocesi di Senigallia dettati dal P. Superiore generale dei Figli dell’Amore Misericordioso, P. Aurelio Pérez sul "Padre nostro: Preghiera del Signore, preghiera del pastore".

Fin dall’inizio il predicatore ha chiesto un clima di silenzio per mettersi tutti all’ascolto della Parola di Dio e delle sue ispirazioni. Ha fatto questo bell’ augurio ai partecipanti riportando le parole di un grande Padre della Chiesa, Isacco di Ninive: "Che Dio ti conceda di sperimentare ciò che dal silenzio è generato. Se infatti intraprenderai questa via, non so quale grande luce, a partire da lì, si leverà in te".

Molto soddisfatti i sacerdoti partecipanti accompagnati dal loro Pastore, Mons. Giuseppe Orlandoni e dal Vicario generale D. Luciano Guerri. Il P. Generale con la profondità che lo caratterizza ha scrutato e scavato nelle Sacre Scritture, nei documenti della Chiesa e negli scritti di M. Speranza di cui ha attualizzato l’affascinante messaggio dell’amore misericordioso del Padre verso i suoi figli prediletti: i sacerdoti, i primi destinatari della misericordia di Dio.

Corpus Domini

Il 10 giugno abbiamo celebrato la solennità del Corpus Domini, cioè l’istituzione dell’Eucaristia che Gesù ci dona nell’ultima cena come gesto che ci aiuta a ricordare ciò che ha fatto per noi e come nuovo stile di presenza nella Chiesa.

"Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini. Conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo nella gioia dei santi". Così abbiamo pregato nella sequenza. Dio non è un’idea astratta, nè una filosofia vaga e senza tempo, lontana. Gesù non è mai un fantasma: è un corpo, concreto, che si presenta nell’oggi e qui, pellegrino che affianca i nostri passi come con i discepoli di Emmaus e resta con noi quando si fà sera.

La pietà della Chiesa ha tramandato la processione con la quale, portando solennemente per le vie l’Eucaristia, rende pubblica testimonianza di fede e di amore verso questo sacramento. Anche quest’anno, in collaborazione con la Parrocchia di Collevalenza, abbiamo celebrato la messa solenne in Basilica alle ore 17 e da lì è partita la processione eucaristica lungo la piazza del Santuario presieduta da P. Alessandro Bocchini, parroco di Collevalenza.

Nella Celebrazione Eucaristica delle 6,30, presieduta da P. Ireneo Martín, le nostre consorelle, come di consueto, hanno rinnovato la loro consacrazione al Signore. P. Ireneo nell’omelia si è espresso con queste parole: "E che dire allora della bellezza della vita in comunità! Resta vero anche oggi: il "guarda come si vogliono bene" è l’energia più efficace per la nuova evangelizzazione, resta anche il seme più fecondo per nuove vocazioni.

Il segno della fraternità è oggi quanto mai attuale. Viviamo in tempi di narcisismo triste e di individualismo in una società liquida, fragile, decaffeinata. La fraternità non è un valore aggiunto ai consigli evangelici ma, prima di essere il frutto saporito dell’albero dei tre voti, ne rappresenta la radice centrale, che se venisse amputata, farebbe immediatamente seccare l’albero. La "Spiritualità della comunione" è saper "fare spazio" alla sorella, al fratello, portando "i pesi gli uni degli altri" . Come una misma familia, uniti così come ci voleva la Madre".

Il Padre ha concluso la sua omelia nella festa dello stupore eucaristico augurando di cuore a tutte le consorelle: "Vi voglio lasciare come un bel augurio per la vostra vita e che io considero come una perla di gran valore, le parole dell’esortazione Apostolica del Papa Benedetto XVI (Sacramentum Caritatis, 74): "Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere Lui e comunicare agli altri l’amicizia con Lui".

"Ecco questo cuore che ha amato tanto gli uomini…"

Nella solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù il 15 giugno alle ore 06,30 di nuovo la nostra Famiglia religiosa si è radunata con vari pellegrini al Santuario davanti al Crocifisso.

La festa del S. Cuore di Gesù è stata voluta da Gesù stesso rivelando la sua volontà a S. Margherita Maria Alacoque. "Ecco questo Cuore che ha tanto amato gli uomini e che ha ricevuto dalla maggior parte degli uomini solo ingratitudini…." Santa Faustina e la Venerabile M. Speranza l’hanno sperimentato ricolmo della Sua grande misericordia.

Attraverso il cuore di Cristo crocifisso la misericordia divina raggiunge gli uomini.

E non è forse la misericordia un «secondo nome» dell’amore (cfr. Dives in misericordia, 7), colto nel suo aspetto più profondo e tenero, nella sua attitudine a farsi carico di ogni bisogno, soprattutto nella sua immensa capacità di perdono?

È davvero grande la nostra gioia nel proporre a tutta la Chiesa, come dono di Dio per il nostro tempo, la vita e la testimonianza della M. Speranza. Ed è proprio lei a segnalarci questo amore superiore a ogni logica umana, perennemente fedele e instancabile di fronte alle ripetute infedeltà dei suoi figli, che si è manifestato pienamente in Gesù, misericordia incarnata, fattasi tempo e storia: «Io paragono, dice M. Speranza, l’amore di Gesù al cuore umano. Questo spinge il sangue fin nelle estremità del corpo, distribuendo la vita anche alle membra più umili. Nello stesso modo agiscono le pulsazioni dell’Amore Misericordioso. Il cuore di Gesù batte con immenso amore per tutti gli uomini».

Quanto il Padre ci abbia amato in Cristo e quanto grande sia stato l’amore di Cristo per noi appare nella sua forma estrema sulla croce, in quel cuore squarciato dalla lancia del soldato.

Quindi dal cuore trafitto di Gesù nasce la Chiesa. La solennità del Sacro Cuore è la sintesi di tutto il disegno salvifico: proclama Dio che si manifesta amore crocifisso per l’uomo.

Scoprire l’amore tenerissimo del Padre nel Cuore di Cristo è uno degli effetti più profondi e più fecondi della devozione al Cuore di Gesù. La devozione al S. Cuore di Gesù è sempre attuale. Essa è fondata sull’amore ed è espressione di amore. "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito". (Gv.3,16).

Raduno dei ragazzi e festa della Famiglia

"Pecora nera, pecora del gregge…Il bastone del Bel Pastore" è stato il tema del raduno dei ragazzi e della festa della famiglia a Collevalenza nei giorni dal 15 al 17 giugno.

Partendo dall’analisi della parabola della pecorella smarrita i ragazzi sono stati aiutati a riscoprire il vero significato della misericordia del Buon Pastore, la gioia del Bel Pastore della pecorella ritrovata, della riconciliazione e della festa….

Numerosa la partecipazione; un’esperienza davvero riuscita grazie agli organizzatori Suor Erika, Suor Lidia, Padre Ottavio e Padre Sante…

Domenica 17 giugno i ragazzi sono stati raggiunti dalle loro famiglie: grande festa, entusiasti i genitori…

Movimento sacerdotale mariano

Anche quest’anno vescovi e presbiteri, soprattutto stranieri dell’America Latina, aderenti al movimento fondato da don Stefano Gobbi, si sono dati appuntamento dal 24 al 30 giugno per il tradizionale corso di esercizi spirituali. Don Stefano è tornato alla Casa del Padre un anno fa, il 29 giugno 2011, solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nella nostra basilica stracolma di fedeli il 3 luglio 2011 si celebrò la prima messa esequiale presieduta dal Card. Diaz. Ogni giorno hanno celebrato in Basilica L’Eucaristia, la Liturgia delle ore, il Santo Rosario in latino e due processioni nella piazza del Santuario. Le meditazioni sono state guidate con riferimento particolare alla loro spiritualità.

Altri avvenimenti

* Il 17 giugno, domenica, il coro polifonico della "Natività di Maria Vergine" di Giulianova (Abruzzo) ha animato la S. Messa delle ore 17,00, diretto dal maestro e organista Marco Palladini. La signora Giuseppina, capogruppo e solista del coro, ha chiesto preghiere per la sua salute. Il Signore la ricompensi per questo gesto verso il Santuario e in omaggio alla Madre Speranza.

* Giovedì 21 giugno alle 18,30 in Santuario con la presenza della Famiglia dell’Amore Misericordioso Mons. Giovanni Marra ha celebrato i Vespri. Il Superiore generale P. Aurelio Pérez, prima della celebrazione, ha porto il saluto riconoscente al Vescovo che lascia il suo servizio nella diocesi di Orvieto-Todi. Nella breve riflessione Mons. Marra ci ha esortati e vivere la comunione fraterna per essere sempre più incisivi nell’annuncio del messaggio dell’Amore Misericordioso. Ne è seguita la cena in un clima di famiglia con canti delle nostre consorelle che ci hanno fatto rivivere i tempi della Madre.

* Il 30 giugno, sabato, alle ore 17,30 la corale "ITZALDE ABESBATZA" di Okondo-Zhatza (Vitoria) ha animato la S. Messa, cui è seguito un Concerto di musica religioso-popolare molto apprezzato dai presenti.

Il Direttore D. Andoni Armentia è un sacerdote molto caro alla nostra Famiglia religiosa. Lavora nelle parrocchie vicine alla comunità delle nostre consorelle di Menegaray che operano in una grande missione verso i più poveri: bambini e ragazzi disabili. La Celebrazione Eucaristica è stata molto sentita e goduta per i canti. Poi nel concerto si sono esibite belle voci canore con dei pezzi famosi in lingua basca (Aita gurea, Maite, Agur Donibane…) e in spagnolo (Canciòn del viejo poeta, Amigos para siempre …) Il tutto in un clima di festa e di gioia essendo la prima volta che la corale visitava il Santuario.

I Pellegrini

Anche nel mese di giugno tantissimi sono stati i gruppi che abbiamo potuto accogliere qui al Santuario. Una presenza in costante aumento ha fatto sì che per tutto il mese si siano aperte le piscine anche di sabato mattina. Volontari e guide sono sempre disponibili all’accoglienza dei pellegrini; a loro devo anche a nome della Famiglia religiosa gratitudine per tanta generosità e spirito di sacrificio. Le varie celebrazioni si svolgono in un clima di preghiera, di riflessione e di silenzio e lasciano spazio all’unico e più importante protagonista: l’Amore Misericordioso. Il clima familiare dei Padri e delle Suore aiuta il pellegrino a ritrovare la vera pace interiore.

È per questo che sono molte le persone che vengono per la Liturgia Penitenziale e quella delle Acque.

Gruppi di giugno

Acerra, Alife (CE), Amaseno (FR), Ancona, Anguillara Sabazia, Aprilia, Ascoli Piceno, Australia, Badia a Settimo, Bassano del Grappa, Belforte del Chienti (MC), Budrio di Longiano (FC), Caivano, Cancello (CE), Caserta, Castelfidardo e Montelupone, Castellammare-Sorrento, Castelvenere (Benevento),Cava de’ Tirreni, Cerignola Cesena - Rimini, Chieti, Città del Vaticano, Città di Castello, Città S. Angelo (Pescara), Colli Romani Como, Corridonia (MC), Crispiano (TA), Crosia (CS), Faenza, Fermo, Firenze, Fontignano (PG), Forlì, Formia, Fratta Maggiore, Fregene (RM), Giulianova, Grottazzolina, Illasi (VR), Imola, Incisa in Valdarno, Isernia, Jesi, Ladispoli, Latina Lizzano (LE), Loro Piceno(MC), Maiano di Tenna, Massa Martana (PG), Menfi (AG), Monte S. Angelo, Monte S. Giusto (MC), Morro d’Alba, Napoli, Narni Scalo, Nocera Inferiore, Olbia, Orbetello, Padova, Panigale (PG), Perego, Pergola (PS), Perugia, Pescara, Petriolo (MC), Piglio (FR), Pisa, Portogruaro (VE), Pozzo, Pratola Peligna, Quarrata (PT), Rieti, Roma, Ronco, S. Angelo di Alife (CE), S. Gimignano, S. Benedetto del Tronto, Salerno, San Benedetto Pò (MN) San Giuseppe Vesuviano, San Marzano, Siena, Solopaca (Benevento),Tavernelle, Teramo, Tivoli, Tocco Casauria (Pe)Tor de Cenci–Spinaceto, Torchiagina– Assisi, Torre del Greco, Treviso, Trieste, Vasto, Vigevano, Villa Castelli (Brindisi), Villanova di Guidonia, Viterbo, Okondo-Zuhatza (Vitoria) Spagna.

Foto di gruppo

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ultimo aggiornamento 17 luglio, 2012