Gesù mio, lavami con l’acqua del tuo santissimo costato

Il peccato, quindi, è essenzialmente negazione di Dio, opposizione a Lui, tentativo di escluderlo dalla propria vita. "Poiché il peccato non riesce a distruggere Dio in Sé, lo distrugge almeno nel cuore dell’uomo, in modo che per questi, di fatto, Dio non esista, dato che il peccato lo fa scomparire dal suo cuore e dalla sua vista." (El pan 8, 928)

Peccato è ogni disobbedienza alla legge morale naturale che Egli ha scritto nel cuore di ciascun uomo e che, per questo motivo, la coscienza di ognuno sa riconoscere e distinguere molto bene, fino a quando non viene forzatamente tacitata e oscurata dal reiterarsi del male. "Per il peccatore l’esistenza di Dio non può che essere odiosa, perché invano lotterà per spegnere in sé la voce della coscienza che lo rimprovera e gli rinfaccia i suoi disordini… Non gli resta altra soluzione, per costruirsi una tranquillità apparente, che cercare di convincersi che la coscienza è una vana preoccupazione e l’idea di Dio una invenzione del fanatismo. Così, dato che il peccato non è capace di dare la scalata al cielo per cacciare Dio dal suo trono, lo strappa dal cuore dell’uomo e poi dalla sua coscienza". (El pan 8,940)

Vivere nell’ indifferenza completa nei riguardi di Dio e come se non esistesse, col tempo relativizza l’etica e, come tutti possiamo constatare, finisce con approvare o imporre nella società, quale unico modello, non più il valore oggettivo ma il comportamento della maggioranza; non il rispetto per la vita di ogni persona umana, ma soltanto di quella vita umana in possesso di certe qualità. Svanisce il senso del peccato personale e l’unico male che continua ad essere ritenuto veramente tale, è uno dei tanti mali sociali, certe offese inflitte a porzioni di umanità. Si ignora o si sottovaluta, però, che ogni male sociale è sempre, in qualche modo, concentrazione di molti peccati personali.

Il peccato personale infatti esiste, perché l’uomo è creatura libera e con un atto libero della volontà può abbandonare Dio e allontanarsene.

Non è altrettanto possibile, però, liberamente tornare a Lui. Scrive Madre Speranza che il peccatore non riesce più a uscire dalla propria miseria e si condanna da se stesso. (cfr El pan 8, 949)

Conversione è sì cambio di direzione, inversione ad "u" per tornare a camminare nella via di Dio, ma non può avvenire per libera iniziativa personale, può solo essere una risposta.

Risposta libera e offerta alla nostra libertà da Colui che non smette mai di cercarci e seguirci come se non potesse essere felice senza di noi. (cfr El pan,18,2)

Maria Antonietta Sansone

Annegami nell'abisso della tua misericordia

Mia figlia di 14 anni era affetta da una fistola sopra l’orecchio destro per la quale avevo interpellato vari medici senza nessun risultato. Mi avevano detto che l’intervento era molto delicato, perché si sarebbero potuti recidere, accidentalmente, dei nervi facciali e mia figlia sarebbe rimasta col viso storto. Venni a Collevalenza con mia figlia e la raccomandai alle preghiere di Madre Speranza. Portai a casa l’Acqua del Santuario e lavai la piaga di mia figlia con quell’Acqua. Il mattino dopo già non le doleva più e dopo pochi giorni guarì completamente.

 

 

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ultimo aggiornamento 10 dicembre, 2013