poesie  

Pasqua

Tu sei risorto ma noi siamo morti

sa pure di morte la gioia che viviamo

e tanti morti ci sono tutti intorno

e ci dicono di morire insieme con loro

tanto vivremo anche se moriamo.

Ma intanto moriamo e non conosciamo la vita

e sempre piangiamo le gioie perdute

quelle che sono morte e quelle mai nate.

Le nostre città sono grandi cimiteri

che sotterrano le vittime della tristezza

e le morte che sono morte di noia

pensando delitto il desiderio di una vita felice

che sembra si nasca soltanto dai peccati

e mai ci convinciamo di mappe complicate

che sembrano già morte prima del tesoro.

Ammetterai la nostra confusione

e la freddezza di chi ci commenta le tue parole

come un computer racconta di cose virtuali

e un contorsionista s’incastra le sue membra

e un matematico s’imbroglia alla lavagna

mentre un attore balbetta sulla scena

spacciando per tragedia una commedia

ridicola se non fosse per i morti

pubblico e commedianti indifferentemente.

Se non per la poesia sarei un traditore

Vigliacco perché solo col pensiero

per non terrorizzarmi con l’esilio,

stanco del tormento io mi arrendo

e come io mi stanco del dolore

e mi contento di vederti crocifisso

così mi fermo a rimirarti ormai risorto

sapendo che ci sei e ciò mi basta.

Alessandro Delicati

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ultimo aggiornamento 15 aprile, 2014