Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA DI ASCOLTO

Dopo essere stata adorata nella meditazione, la Parola deve essere osservata e compiuta nella vita: "Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi" ( Gc 1,22)

Dio non tarda mai a farsi sentire se sappiamo attenderLo con fiducia, ma potremmo noi trascurare la sua risposta e perderne ogni vantaggio.

"Impegnamoci a trarre profitto dalla Parola divina; ascoltiamola e accogliamola con sincerità, umiltà e vivo desiderio di compierla e di far sì che la compiano quanti ci sono vicini. Da ora in poi diciamo: «Signore, ecco la tua schiava, comanda».

Se veramente l’ascoltiamo e la mettiamo in pratica, sarà il nostro bene e quello dei nostri fratelli e sperimenteremo quelle dolcezze inspiegabili che obbligano l’anima ad esclamare come fuori di sé: «Non potevo mai immaginare che fossero così dolci le comunicazioni divine. Mio Dio! Come ho potuto per tanto tempo perdere tale tesoro!».

Per i peccatori ostinati e ribelli la Parola divina è amarezza che non perdona alcun errore, né acconsente inclinazioni sbagliate o fragilità.

Non è così per i giusti e neppure per gli stessi peccatori pentiti che si umiliano davanti al Signore. Le anime fedeli e amanti di Gesù Cristo che diffidano delle parole inutili e pongono tutta la loro confidenza e delizia nella Parola di Colui che è verità, sapienza, amore, bontà, carità e santità, lo sperimentano ogni giorno: Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano con fedeltà". (El pan 8,1301-3)

Un ultimo requisito indispensabile che deve avere la nostra preghiera di ascolto nella meditazione della Parola di Dio, come ci ricorda Madre Speranza, è la comunione con la Chiesa, espressa nell’obbedienza incondizionata agli insegnamenti del Magistero riguardo alla fede. E’ obbedienza allo stesso Gesù che ha voluto identificarsi con i suoi rappresentanti con le parole: "Chi ascolta voi ascolta me e chi disprezza voi, disprezza me".(Lc10,16)

"La Parola di Dio è causa di felicità per gli uomini, come ha affermato Gesù stesso, quando non è semplicemente ascoltata, ma osservata scrupolosamente, ossia secondo l’interpretazione chiara della Chiesa, e concretizzata in buone opere. Dobbiamo riconoscere alla Chiesa una vera autorità materna, perché questa è la sua caratteristica specifica, e tributarle non una obbedienza qualunque, ma quella propria del figlio buono". (El pan 8,1289)

Maria Antonietta Sansone

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ultimo aggiornamento 15 gennaio, 2016