esperienze

Paolo Risso

 

Da Notaio a Sacerdote:

Don Louis Decorsant

 

Il 25 dicembre 1888, solennità del Natale di Gesù, un giovane avvocato di 22 anni, nato in Francia nel 1866, pregava davanti all’immagine della Madonna e le chiedeva luce sul suo futuro di uomo: "Che cosa vuole Dio da me?". Era un giovane intelligente, colto e buono, per il quale il Vangelo di Gesù era regola di vita.

Aspirava a esercitare la professione di notaio e già amava una brava ragazza che avrebbe sposato, appena si fosse sistemato nel suo lavoro. Era il dottor Louis Decorsant, brillate, ricco, con ottime prospettive davanti a lui. Quella sera di Natale, indugiava a pregare la Madonna, sicuro che Ella lo avrebbe illuminato.

All’improvviso Louis ebbe la certezza, mai avuta prima che la sua via da seguire non era né la carriera notarile né il matrimonio con la giovane amata. Una Voce interiore gli diceva in modo chiarissimo, insistente, perentorio senza via di scampo: "Tu sarai sacerdote… e lo sarai presto!".

Con l’anima inondata di luce, ma sconvolta da questa inattesa rivelazione, che lo aveva "buttato da cavallo", come Saulo di Tarso sulla via di Damasco, Louis non indugiò neppure un attimo. Nonostante i suoi familiari fossero esterefatti e la sua ragazza assai afflitta, lasciò tutto, entrò in Seminario a Roma, dove in un’università della Chiesa conseguì il dottorato in teologia. Nel giugno 1893, a 27 anni, don Louis fu ordinato sacerdote.

Il 25 dicembre 1893, di nuovo Natale di Gesù, don Louis Decorsant celebrava la Messa solenne di mezzanotte in una chiesa di Parigi, con il sentore che qualcosa di grande gli dovesse di nuovo capitare da parte di Dio, come cinque anni prima.

Apparentemente, non accadde nulla. Don Louis riprese il suo apostolato fervente, come confessore e padre delle anime, sacerdote colto e luminoso che si impegnava in difesa della fede in un momento difficilissimo per la Francia, scossa da governi massonici, testimone di Gesù a testa alta, senza mai spaventarsi di nulla. In primo luogo, sacerdote di preghiera, innamorato di Gesù Eucaristico e della Madonna.

Nel 1908 un giorno, alla stazione di Austerlitz, non lontano da Parigi, don Louis, che si occupava pure di pellegrinaggi di malati a Lourdes, salì sul treno alla ricerca di un posto per un’ammalata. Senza che se lo aspettasse, si trovò di fronte a una donna, ancor giovane, dal volto fine e piuttosto "spirituale", che lo guardò con singolare attenzione, come se avesse incontrato un sacerdote di sua conoscenza. Ma lui, don Louis, non conosceva quella donna. Tuttavia, ci fu uno scambio di sorrisi e di poche parole, piene di rispetto, colme di Dio.

Chi era quella donna? Un mese dopo, don Louis, andato a Lourdes per affidare alla Madonna ancora una volta la sua missione sacerdotale, a 15 anni dalla sua ordinazione, rivide quella donna, incontrata "per caso" presso Parigi qualche settimana prima. Seppe che si chiamava Berthe Petit e che pure lei animava pellegrinaggi a Lourdes. La invitò a partecipare alla sua Messa.

All’elevazione dell’Ostia consacrata, Berthe sentì la voce di Gesù che le diceva: "Non temere più. Questo è il sacerdote per il quale io ho accettato il tuo sacrificio". Alla fine della Messa, saputo che don Louis Decorsant alloggiava nella stessa pensione per il pellegrinaggio a Lourdes, Berthe gli chiese udienza e, appena trovatasi sola davanti a lui, sicura di aver trovato un padre e un maestro delle anime, gli aprì il suo cuore su tutto.

Prese a dirgli: "Mi chiamo Berthe Petit e sono nata in Belgio nel 1870, quindi ho 38 anni. Già da giovanissima, sapevo che allora, come anche oggi, il mondo e le "sette" massoniche attaccano il sacerdozio cattolico per corromperlo a ogni costo… e io volevo aiutare i sacerdoti nella loro missione sempre più difficile".

Don Louis l’incoraggiava a continuare. E Berthe continuò: Fin da quando avevo 15 anni e già mi accostavo alla Messsa e alla Comunione eucaristica ogni giorno, a ogni Messa pregavo così per il celebrante: "Mio Gesù fa che il tuo sacerdote non ti rechi mai alcun dispiacere". Don Louis sorrideva, intuendo che quella donna stava per rivelargli un segreto che l’avrebbe coinvolto.

"Nel 1887 – prese a dire Berthe – avevo 17 anni e avevo deciso di entrare in monastero per essere tutta di Gesù e offrirmi a Dio per la santificazione dei sacerdoti. Ma proprio in quell’anno, per un crollo finanziario, i miei genitori benestanti persero tutto il nostro patrimonio.

L’8 dicembre 1888, solennità dell’Immacolata, il mio direttore spirituale mi disse che la mia vocazione non era di farmi monaca, ma di restare a casa, essere "monaca nel mondo", e occuparmi dei miei genitori molto provati. A malincuore, ma certa di compiere la volontà di Dio, accettai, ma chiesi alla Madonna di chiamare al mio posto un sacerdote zelante e santo. Quando lo seppe il mio padre spirituale, mi rassicurò: "Lei sarà esaudita. La Madonna le darà questo sacerdote".

Don Louis cominciò a commuoversi, intuendo che in quella "storia" lui era coinvolto. E le disse: "Sorella, 15 giorni dopo, il Natale del 1888 io ebbi dalla Madonna la certezza che sarei diventato sacerdote, mentre prima volevo fare il notaio". Berthe subito proseguì: "Cinque anni dopo, alla Messa di mezzanotte del Natale 1893, in una chiesa di Parigi, dopo aver ricevuto la Comunione, promissi solennemente: "Gesù, io voglio essere un olocausto per i tuoi sacerdoti, per tutti i sacerdoti, ma in special modo per il sacerdote che ti ho chiesto, quando ho capito di non poter mai entrare in monastero".

Don Louis precisò: "In quella stessa notte di Natale, io celebravo la Messa in un’altra chiesa di Parigi e avevo come un presagio che qualcosa di grande mi sarebbe capitato. Berthe non lo lasciò parlare e aggiunse con un filo di voce: "Al termine della Messa, in quella notte, rimasi a adorare Gesù Eucaristico solennemente esposto sull’altare. All’improvviso vidi una grande croce con Gesù inchiodato sopra e la Madonna a l’apostolo Giovanni, il prediletto, ai suoi piedi. La Madonna mi disse: "Il tuo sacrificio è stato accettato, la tua supplica esaudita. Ecco il tuo sacerdoteUn giorno lo conoscerai".

"Come avrebbe fatto a riconoscerlo?" si permise di domandare don Louis. Berthe rispose: "Il volto dell’apostolo Giovanni si trasformò nel volto di un sacerdote a me sconosciutoLa Madonna mi disse: "Lo incontrerai tra 15 anni, nel 1908. Avrà il volto del sacerdote che hai visto ora, al posto dell’apostolo prediletto". "Continui" – le ordinò don Louis.

"Ricorda, Padre, qualche tempo fa, alla stazione di Austerlitz? Io la vide a la riconobbi… La Madonna, a Lourdes mi aveva detto: "Tra poco vedrai il sacerdote che hai chiesto 20 anni fa, l’8 dicembre 1888. Accadrà tra poco". Ora sono qui davanti a lei, che mi ha invitata alla sua Messa. Ebbene alla consacrazione dell’Ostia, ieri mattina Gesù mi ha detto: "Don Louis Decorsant è il caserdote per il quale ho accettato il tuo sacrificio".

Don Louis rimase ammutolito. Dunque, tutto era stato ottenuto per lui, da notaio diventato sacerdote appassionato e ardente di Gesù, dall’offerta sacrificale di quell’umile fino allora sconosciuta creatura, la sua vocazione così luminosa e sicura, il suo sacerdozio così ricco di grazie e di frutti, grazie su grazie da Dio, la sua configurazione, come "alter Christus", a Gesù sommo ed eterno Sacerdote. Tutto era stato ottenuto per la preghiera e la silenziosa immolazione a Dio di quell’anima che non aveva mai conosciuta e che ora Dio le mandava e le affidava affinché ne avesse cura.

L’obbedienza ai suoi superiori lo portò inaspettatamente in Belgio dove diventò la guida spirituale di anime elette, anche di Berthe Petit, e il sostegno infaticabile per la sua missione rivolta alla santificazione dei sacerdoti. Fino alla morte di Berthe nel 1940, nelle ore liete e in quelle dolorose, don Louis Decorsant la condusse alla vetta dell’olocausto e della santità, sorgente di vocazioni e di ogni elevazione, Dio solo sa, per quante anime sacerdotali.

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ultimo aggiornamento 18 luglio, 2016