"Una corsa verso la santità": così S. Em. il Cardinale Angelo Amato ha riassunto la vita di Madre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera (1893-1983), nell’omelia per la Beatificazione presieduta a nome di Papa Francesco il 31 maggio 2014 presso il Santuario dell’amore Misericordioso a Collevalenza. In preparazione alla sua festa liturgica è stimolante rileggere la Lettera  Apostolica dove ritrovare le ragioni per le quali la nostra Madre è stata beatificata.

"Noi, accogliendo il desiderio del nostro Fratello Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto-Todi, e di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra autorità Apostolica, concediamo che la Venerabile Serva di Dio Speranza di Gesù, al secolo Maria Giuseppa Alhama Valera, Fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso, testimone della benevolenza di Dio specialmente verso i poveri, e promotrice della santità del clero diocesano, sia invocata d’ora in poi col titolo di Beata, e che si possa celebrare ogni anno la sua festa, nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto, l’8 febbraio, giorno in cui lei è giunta in cielo, Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Dato a Roma, presso San Pietro, giorno uno del mese di Maggio, anno del Signore duemila e quattordici, secondo del Nostro Pontificato". (Papa Francesco)

Nella Lettera Apostolica per la Beatificazione, Papa Francesco esalta Madre Speranza per tre meriti: "come fondatrice di due Congregazioni di vita consacrata, le Ancelle e i Figli dell’Amore Misericordioso; come testimone della mansuetudine di Dio soprattutto verso i poveri e come promotrice della santità presso il clero diocesano".

Il porporato ha spiegato che il programma di vita di Madre Speranza è riassumibile nel "fare la volontà di Dio, affidarsi alla sua provvidenza, amare il Crocifisso, simbolo dell’Amore Misericordioso". "Con questa fede sconfinata ella attraversò le oscure gallerie del male, dell’incomprensione e dell’umiliazione, uscendo purificata e rafforzata nei suoi propositi".

Il 3, 4 e 5 gennaio 2017 durante l’Assemblea Generale dei Figli dell’Amore Misericordioso le parole di S Pietro, "diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta" (1Pt 1,15) , che fanno da titolo al Documento capitolare del 2014, ci hanno ricordato la ricchezza del nostro carisma e il grande desiderio della nostra cara Madre di diventare santa come Santa Teresa d’Avila.

Tre eventi hanno scandito questi tre anni dal X Capitolo generale del 2014: la Beatificazione della nostra Madre Speranza, l’Anno della vita consacrata e il Giubileo straordinario della Misericordia. Abbiamo riflettuto insieme su temi di capitale importanza per l’andamento della Congregazione: pastorale vocazionale e formazione, vita di comunione e condivisione e infine la nostra missione cioè missione sacerdotale e di misericordia. Lo Spirito Santo è stato presente nella nostra assemblea nelle celebrazioni: nell’Eucaristia e nella preghiera comune, nell’incontro fraterno, nel confronto dialettico delle opinioni in cui si è cercato di approfondire i contenuti del carisma e di discernere ciò che il Signore sta chiedendo alla nostra Congregazione oggi.

"L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione": è il motto biblico, ispirato al capitolo 5 della Seconda Lettera ai Corinzi, che ci è stato proposto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio 2017. Una scelta quanto mai felice, visto che quest’anno ricorre il quinto Centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero con l’affissione delle 95 tesi sulle indulgenze, avvenuta il 31 ottobre 1517 a Wittenberg, in Germania. Non è semplice coincidenza che il materiale per la preghiera sia stato preparato quest’anno proprio dalle Chiese cristiane tedesche attraverso la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Germania (Arbeitsgemeinschaft Christlicher Kirchen, ACK), l’organismo ecumenico in cui sono rappresentate tutte le tradizioni cristiane.

Il fatto invece che i cristiani possano ricordare insieme, oggi, un evento del passato, che l’ha diviso in occidente con un senso di speranza e ponendo l’accento su Gesù Cristo e la sua opera di riconciliazione, è un "notevole risultato", come sottolinea l’Introduzione teologico-pastorale, raggiunto grazie a cinquant’anni di dialogo ecumenico. Anche le chiese tedesche, dopo un dibattito ampio, e "talvolta difficile", hanno abbracciato questa prospettiva, quella di una commemorazione ecumenica che sia una celebrazione di Cristo (Christusfest), come evidenzia il tema della Settimana. Come esempi concreti di "riconciliazione", le Chiese tedesche ricordano l’ospitalità offerta a tanti rifugiati provenienti dalla Siria, dall’Afghanistan, dall’Eritrea e da altri paesi; si può anche ricordare quanto operato da Papa Francesco e dal Patriarca ecumenico Bartolomeo per aiutare le persone che sono forzate a vivere nelle "periferie esistenziali" della società a causa di situazioni di ingiustizia e di violenza. Questa Settimana di preghiera è stata l’occasione per pregare per i progetti ecumenici in cui sono coinvolti protestanti, cattolici e ortodossi e per l’avanzamento della comune testimonianza dei cristiani alla riconciliazione che Dio ci ha donato in Cristo.

Le Ancelle dell’Amore Misericordioso hanno scelto questo tempo per partecipare a corsi di esercizi spirituali accanto al Santuario.

Il primo corso, diretto da D. Osvaldo Riccobelli, si è tenuto dall’11 al 19 gennaio. Il secondo invece, animato da Mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo, ha avuto luogo dal 28 al 5 febbraio. Gli Esercizi Spirituali sono un momento di riflessione e di verifica personale per la crescita interiore, che richiede sovente una particolare attenzione da riservare esclusivamente a se stessi e al proprio rapporto con Dio.

– Durante il tempo di Natale inattesa ma graditissima la visita di S. Em. il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia. È venuto ad incontrare un sacerdote anziano Don Benito, della Diocesi di Perugia, che risiede nella nostra casa di accoglienza al VII piano. Poi si è fermato a cenare con la Comunità dei Padri del Santuario. La nostra Famiglia dell’Amore Misericordioso ha avuto modo di apprezzare la sua saggezza e la ricca umanità sacerdotale, la fraterna amicizia, ricordando altresì le sue soste prolungate davanti al Crocifisso del Santuario e le sue affettuose preghiere alla tomba di Madre Speranza.

– I giorni 7 e 8 gennaio Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo emerito di Viterbo, ha tenuto un incontro biblico-formativo con gli juniores della nostra Famiglia religiosa. A detta della Superiora generale M. Speranza Montecchiani sono state giornate molto ricche e proficue per i giovani religiosi.

– Dal 16 al 21 gennaio si è tenuto alla Casa del Pellegrino un corso di Esercizi Spirituali. Vi hanno partecipato 25 Frati Conventuali del Sacro Convento di Assisi.

– Domenica 29 gennaio al Santuario è stata celebrata dai religiosi e dalle religiose della Diocesi di Orvieto-Todi la Giornata della Vita Consacrata.

L’incontro ha avuto inizio alle ore 15,00 nella Casa del Pellegrino con una riflessione sul brano evangelico della Presentazione di Gesù al Tempio ( Lc 2, 22-40 ) guidata da padre Giulio Michelini ofm.

Alle ore 17,30 ha avuto luogo la solenne con­­celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo della Dio­cesi.

Dal 16 al 20 gennaio abbiamo partecipato al WACOM 4, il quarto Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia, che si è tenuto nelle Filippine.

Eravamo una delegazione composta da Ancelle, Figli e Laici dell’Amore Misericordioso. Il Congresso era incentrato sul tema della Comunione e Missione: chiamati dalla misericordia, inviati per la misericordia. 

È stato un bel momento di comunione e di condivisione con partecipanti e delegati delle altre nazioni; occasione per far conoscere la nostra Beata Speranza di Gesù sia attraverso le due testimonianze di M. Erika Bellucci EAM e di P. Aurelio Peréz FAM sia attraverso la diffusione dei testi della Madre.

Nei giorni seguenti abbiamo visitato le nostre comunità FAM e EAM presenti nelle Filippine e, presso la comunità di Sant’Ildefonso, i nostri ALAM hanno fatto un primo annuncio sull’Associazione ad un gruppo di laici vicini alla nostra spiritualità. Ci auguriamo che con questa collaborazione tra religiosi e laici si possa diffondere sempre più il messaggio dell’Amore Misericordioso in tutto il mondo.

A parte i primi giorni dell’anno, caratterizzati dalle festività del ciclo natalizio, il mese di gennaio ha registrato un calo delle nostre attività, dovuto anche alla chiusura della Casa del Pellegrino e a una ridotta presenza dei pellegrini causata anche dalle non buone condizioni del tempo.

D’altronde il periodo invernale invita alla calma, alla riflessione, alla serenità del focolare. Il freddo polare è arrivato per l’Epifania accompagnato dalla neve. Fantastico lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi alla vista della neve! Nonostante i disagi provocati dal gelo, nei nostri cuori e soprattutto nei cuori dei bambini ha procurato un infinito piacere portandoci in un viaggio immaginario verso la grotta santa del Bambino di Betlemme. Però non abbiamo dimenticato il dramma di tanti nostri fratelli gli immigrati, i senza tetto, i terremotati esposti al freddo, al gelo e alla neve, dove non è mancata la testimonianza di moltissimi volontari sollecitati altresì dalle parole e dall’esempio di Papa Francesco.

Foto di gruppo

L’otto dicembre festa dell’Immacolata alle ore 11,30 abbiamo ricordato il 60° Anniversario di Messa di Don Enzo Napoletti. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da D. Enzo, che ci ha ricordato il suo bel rapporto con Madre Speranza. P. Aurelio ha parlato con gratitudine della sua preziosa collaborazione al Santuario.
		Alcuni momenti della delegazione della Famiglia dell’Amore Misericordioso, che ha pertecipato al quarto Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia, svoltosi nelle Filippine

 

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ultimo aggiornamento 10 febbraio, 2017