Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA AFFETTIVA

Una volta sperimentato l’amore di Dio nella preghiera affettiva, non si può pensare di aver raggiunto una meta definitiva, è sempre necessario perseverare nella purificazione della vita per non tornare volontariamente indietro, perché questo è sempre possibile per quanto assurdo possa sembrare. Anche Pietro, durante l’ultima cena di Gesù, presumeva di sé che non Lo avrebbe mai abbandonato, neppure se lo avessero fatto tutti gli altri.

Per incoraggiare a proseguire il cammino quotidiano, Madre Speranza ha dei consigli semplici, basati sulla sua esperienza di vita.

"Se ci siamo persuasi che il buon Gesù vive dentro di noi, dobbiamo fare in modo che nel nostro cuore siano sempre presenti tre sentinelle: la preghiera, la mortificazione e la vigilanza. Esse allontaneranno il nemico e non permetteranno che entri in noi alcun pensiero o desiderio che dispiaccia a Gesù. Sigilliamo infine il nostro cuore con la santa perseveranza e così Gesù resterà con noi come chicco di grano che germina, cresce e porta abbondanti frutti." (El pan 15, 199)

Inoltre ha il consiglio, che più spesso ripete perché fondamentale, di mantenere il cuore e la mente fissi in Lui, come insegna la stessa Parola di Dio (cfr Eb 12, 1) Corriamo tenendo fisso lo sguardo su Gesù. Ricordarsi di Dio con la mente e il cuore durante la giornata, prolungherà nella vita le intuizioni della preghiera: che Dio è il fine di ogni creatura umana e che il senso dell’esistenza è la gloria di Dio.

"Quanto più pensiamo a Dio, tanto più lo ameremo. Ricordare Dio con amore frequentemente durante tutto il giorno, prolungherà e completerà in noi gli effetti positivi della preghiera. Chiediamo a Dio di avere la mente costantemente fissa in Lui in ogni circostanza e situazione e di operare sempre per Lui e la sua gloria e mai per alcuna creatura". (El pan 15, 194-5)

Per esercitarsi a ciò, Madre Speranza aggiunge di invitare Gesù a restare in noi e di abituarci a considerare ogni avvenimento o persona quali "messaggi di Dio" per noi.

"Certamente non possiamo amare ardentemente Dio senza conoscerlo e per questo mezzi efficaci sono la preghiera e l’abitudine di vedere Dio in tutte le cose, persone e avvenimenti". (El pan 15,192)

"Contempliamolo dentro di noi; poiché il nostro cuore può diventare un tabernacolo vivente, è sufficiente che lo invitiamo a rimanere in noi, con la certezza che Egli lo farà e si adatterà nel nostro povero e misero cuore. Allora vivremo sotto il suo sguardo e il suo influsso, lo adoreremo e lavoreremo con Lui per la santificazione nostra e del prossimo." (El pan 15, 198)

Maria Antonietta Sansone

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 16 maggio, 2017