Misericordia


infinita


P. Gabriele di S. M. Maddalena

L’amore di Dio verso di noi assume un carattere tutto particolare, consono alla nostra natura di creature fragili e deboli: il carattere della misericordia.

La misericordia è l’amore che si china sulla miseria per sollevarla, per redimerla, per innalzarla a sé.

Sembra quasi che Dio ci ami attratto dalla nostra debolezza, non perché questa sia amabile, ma perché Egli, bontà infinita, ne ha compassione e vuol supplirvi con la sua misericordia.

Con la sua perfezione infinita vuol sanare la nostra imperfezione, con la sua purezza la nostra impurità, con la sua sapienza la nostra stoltezza, con la sua bontà il nostro egoismo, con la sua fortezza la nostra fragilità.

Dio, bene supremo ed eterno, vuole essere il rimedio di tutti i nostri mali "Perché sa bene di che siamo impastati e rammenta che siamo di fango" (Ps. 103, 14).

E siccome il nostro male maggiore — anzi, l’unico vero male — è il peccato, ecco che la misericordia infinita vuole essere il rimedio anche a questo male estremo.

Certamente Dio odia il peccato ma, mentre a motivo di esso Egli è costretto a ritirare la sua amicizia, la sua grazia dall’anima del peccatore, la sua misericordia sa ancora trovare il modo di continuare ad amarlo; e, di fatto, se non può amarlo più come amico, lo ama per quel bene che resta ancora in lui e che dà speranza di conversione.

La misericordia di Dio è tanto grande che nessuna miseria, per quanto profonda, può esaurirla, che nessun peccato, neppure il più obbrobrioso, purché pianto, può arrestarla. Una unica cosa ha questo triste potere: la volontà superba dell’uomo che si rinchiude sdegnosamente nella sua miseria non volendo riconoscere il bisogno che ha della misericordia infinita. Dinanzi a questi casi, benché la misericordia divina sia immensa, si avverano le gravi parole del Vangelo: "Dio disperde coloro che si inorgogliscono nei pensieri dei loro cuori rovescia dal loro trono i potenti... e rimanda vuoti i ricchi" (Lc. 1, 51-53). (Da "Intimità divina" vol. IV n. IX)

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ultimo aggiornamento 15 novembre, 2018