la parola dei padri

sant’Agostino

 
Signore,

davanti ai tuoi occhi le nostre colpe portiamo

le ferite che ricevemmo ti scopriamo.

Se soppesiamo il male che facemmo:

è poco ciò che patiamo,

inferiore a ciò che meritiamo:

più grave ciò che commettemmo,

più leggero ciò che soffriamo.

Ah, come ci punge la pena del peccato!

Eppure sempre testardi non evitiamo la colpa.

Sotto la tua frusta la nostra debolezza si frantuma

ma non cambia la nostra cattiveria.

Nella malattia s’annebbia il cervello,

ma non si piega l’orgoglio.

Nel dolore l’anima geme

ma senza emendazione.

Se tardi, noi non ci correggiamo;

se punisci, non sussistiamo.

Sotto la tua correzione,

confessiamo il nostro peccato:

ma se ti allontani, dimentichiamo il nostro pianto.

Quando alzi su di noi la mano,

quante cose promettiamo!

Ma se riponi la spada

le promesse non manteniamo.

E se ferisci, alla compassione

t’inclinano le nostre grida:

ma se perdoni,

ti provochiamo di nuovo a punirci.

Ecco, Signore, siamo rei confessi:

se non perdoni, lo sappiamo,

davvero moriremo!

Allora dona quello che chiediamo noi immeritevoli

a Te, Padre onnipotente,

che per esaudire le nostre preghiere

dal niente ci hai fatto.

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ultimo aggiornamento 11 luglio, 2019