ROBERTO LANZA

 

"In occasione delle feste di Natale e vi immagino molto fervorose e impegnate a preparare i vostri cuori per  accogliervi il Bambino Gesù. Impegniamoci perché il buon Gesù trovi i nostri cuori sempre accesi dal fuoco dell’amore." (Madre Speranza)

La parola "Natale" evoca una vasta gamma di emozioni e immagini, portando con sé un senso di tradizione, calore e significato profondo. È una parola antica, radicata nella storia e nella cultura, che trasporta con sé secoli di celebrazioni, riti e festeggiamenti. La sua antichità si riflette nella sua origine, derivante dalla parola latina "Natalis", che significa "nascita." Il termine è strettamente legato alla commemorazione della nascita di Gesù Cristo, nato a Betlemme più di duemila anni fa. Tuttavia, il significato di Natale non si limita solo alla dimensione religiosa, ma si è evoluto nel corso del tempo per abbracciare molteplici aspetti culturali, sociali e familiari.

Natale è sinonimo di riunione familiare, di condivisione di momenti speciali, di doni scambiati con affetto e di un senso di generosità e compassione verso gli altri. La parola stessa si collega a tradizioni secolari, dalle canzoni natalizie ai racconti popolari, dai presepi alle decorazioni luminose, creando un’atmosfera unica che avvolge le persone durante la stagione festiva.

Ma torniamo a noi e poniamoci delle domande importanti: Perché Gesù viene? Come può l’uomo accogliere oggi questa notizia?

Il Natale è molto più di una festa tradizionale: è il riflesso dell’amore di Cristo verso l’umanità, un evento divino che ha trasformato la storia umana. Nel cuore dei tempi e della storia, i lineamenti di un bambino nella mangiatoia portano con sé il peso del divino incarnato. Il mistero del Natale racconta di un miracolo senza pari: il Figlio di Dio, sceglie di entrare nella nostra esistenza, un atto di umiltà che rappresenta l’amore infinito di Dio per l’umanità, un amore così grande che prende la forma di un bambino vulnerabile.

Gesù non è venuto solo a condividere il nostro spazio temporale, ma ha abbracciato totalmente la nostra umanità. Egli ha assunto le gioie e le sfide della vita quotidiana, "connettendosi" con la nostra realtà in modo tangibile. Il Natale è quindi un invito a contemplare il mistero di Dio che si unisce alla nostra umanità, a riconoscere che il Salvatore del mondo è nato tra di noi. In questo gesto di incarnazione, Dio ha "regalato" all’umanità il dono più prezioso: la sua essenza divina. L’evento natalizio rappresenta il culmine dell’amore divino, una manifestazione tangibile della grazia che scende dal cielo per abbracciare la terra.

Il significato profondo del Natale è proprio questo: si rivela nel fatto che, attraverso la nascita di Gesù, l’uomo è diventato figlio di Dio!

L’umanità è chiamata a riconoscere la propria filiazione divina, a immergersi nella stessa natura di Colui che l’ha creato e ha posto ogni essere umano al centro dell’universo. Il Natale ci spinge a riflettere sulla grandezza dell’amore di Dio manifestato nella piccolezza di un bambino.

 

Eccolo il Miracolo dell’Incarnazione!

La storia della natività ci racconta di un bambino così piccolo, debole ed indifeso, nato in una mangiatoia. Quel bambino nella mangiatoia sfida le convenzioni del mondo, indicando che la grandezza spesso si nasconde nella semplicità. L’arrivo di Gesù mette a nudo le contraddizioni della nostra vita, Egli è la luce che illumina le zone d’ombra, svelando paradossi e ambiguità. La sua presenza ci costringe a confrontarci con la verità interiore, a superare i formalismi e a riscoprire l’essenza della fede.

Mai come in questo Natale 2023, siamo chiamati a guardare dentro di noi con sincerità, lasciando che la verità di Cristo ci purifichi.

Il cuore del Natale è l’annuncio straordinario dell’incarnazione di Dio nel corpo di Gesù Cristo, Dio si fonde con l’umanità in un atto d’amore senza pari. Dio sceglie di condividere la nostra umanità, sperimentando gioie, dolori e le sfide quotidiane. Questo atto dimostra che Dio non è distante o indifferente, ma si fa vicino a noi, manifestando un amore così grande da superare ogni comprensione umana. La consapevolezza di essere accompagnati e amati da un Dio incarnato ci dà la forza di affrontare le difficoltà della vita con fiducia e coraggio. Egli non è distante o inaccessibile, ma un Dio che si avvicina, che condivide la nostra esperienza umana.

Carissimo Fratello, cara Sorella, in che modo il Natale può essere un periodo di rinnovamento spirituale e rinascita nella tua vita? In che modo il Natale ti offre l’opportunità di riflettere sulla tua identità spirituale come figlio di Dio? In che modo la nascita di Gesù durante il Natale rafforza la tua consapevolezza di essere un figlio di Dio?

Viviamo in un mondo in cui le sfide possono sembrare insormontabili, ma il Natale ci insegna che la speranza può fiorire anche nei terreni più aridi. Il Natale ci invita a guardare oltre le difficoltà quotidiane e a concentrarci sulla promessa di un futuro migliore. Il periodo natalizio offre l’opportunità di riflettere sulle nostre vite, di rinnovare la nostra speranza personale e di abbracciare la possibilità di un nuovo inizio.

Così come è anche vero che per alcune persone, il Natale può essere vissuto sotto il cielo tempestoso della malattia, della perdita o della solitudine. In molte famiglie, il Natale può essere oscurato dalla presenza della malattia. La sofferenza fisica o emotiva può gettare un’ombra sulla gioia delle celebrazioni natalizie. Eppure, il messaggio natalizio ci ricorda che la luce di Dio può brillare anche nei momenti difficili. La nascita di Gesù, simbolo di speranza e rinascita, offre conforto a coloro che affrontano la tempesta della malattia, ispirandoli a trovare forza nella fede e nell’amore. Tutto il tempo natalizio, ci invita a riflettere sulla nascita di Gesù in una modesta stalla, un segno che Dio può manifestarsi nei luoghi meno attesi.

Eppure, anche in questi santissimi giorni, l’Amore Misericordioso si muove sulle strade degli uomini per incontrare tutti personalmente. In questo periodo natalizio, l’Amore Misericordioso si manifesta nelle vie del quotidiano, cercando di incontrare ciascuno di noi personalmente. Il simbolo di questo incontro è sempre il bambino avvolto in una mangiatoia, un’immagine di debolezza e dolcezza che sfida le nostre scelte sbagliate, smaschera le nostre ambiguità e ci pone di fronte alla verità.

È il messaggio "eterno" che la Madre Speranza ci ha lasciato, ossia che Dio ci cerca con amore instancabile fino ad arrivare paradossalmente a non essere felice senza di noi; Dio ci ama e pur sapendo che possiamo anche rifiutare questo amore non ci abbandona mai, ma ci tiene in vita anche nel momento in cui peccando ci ribelliamo a Lui. Noi possiamo essere felici solo se accettiamo e riconosciamo la nostra dipendenza in Dio unico vero bene; il nostro unico interesse deve essere solo e soltanto compiere la volontà di Dio anche se non la vediamo, anche se ci costa, anche se non la comprendiamo. La Madre ci ha svelato il volto di Dio che non è quello di un giudice ma di un Padre amorevole, che ha creato l’uomo per farlo partecipe della sua felicità, della sua stessa vita: "È apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza per tutti gli uomini"1.

Dio è Padre, è misericordia e nel suo amore per l’uomo, ha sofferto una passione di misericordia, questo è il punto più alto della rivelazione cristiana, quel Dio che aveva fatto alleanza con Israele, ora in Cristo ha legalizzato un nuovo patto, quello dell’amore; è la risposta concreta per l’uomo che deve essere salvato dal peccato e dalla morte, in Gesù crocifisso si è realizzata la rivelazione più alta su Dio: "…il quale nel Signore Gesù si è manifestato meravigliosamente ricco di misericordia con ogni uomo specialmente con chi è povero, misero e peccatore"2.

Ognuno di noi, deve fare i conti ogni giorno con le proprie fragilità e i propri limiti, ma possiamo sempre contare sull’amore smisurato di Dio. Possiamo anche sbattere la porta di casa per fuggire alla ricerca di nuove sensazioni, allontanarci, perderci, rimanere schiavi dei nostri stessi sbagli, ma Dio non ci abbandona al nostro destino. Anzi, più prendiamo le distanze da Lui e più ci cerca. Colui che è stato da sempre pensato in termini di onnipotenza, di inavvicinabilità e di giustizia, vive invece all’insegna di un amore folle, perché è, prima di tutto e soprattutto, Padre! Sembra di ri-ascoltare le parole del nostro carisma: "Dio è un Padre pieno di bontà che cerca con tutti i mezzi di confortare, aiutare e rendere felici i propri figli; li cerca e li insegue con amore instancabile come se Lui non potesse essere felice senza di loro; l’uomo il più perverso, il più miserabile ed infine il più perduto è amato con tenerezza immensa da Gesù che è per lui un Padre ed una tenera Madre". La logica dell’Amore Misericordioso di Dio non è la nostra, non rispetta i nostri parametri. Ciascuno di noi è prezioso, importante, ognuno di noi merita ricerche ostinate, sollecitudini infinite, attese estenuanti, pazienza interminabile, da parte di Dio, perché Egli non si rassegna a stare senza l’uomo, anzi lo ama ancora prima del suo ravvedimento e del suo pentimento.

Dio è così. L’Amore Misericordioso è così: vuole amarci, nonostante tutto. Amarci e basta!

È l’esperienza dell’Amore Misericordioso che si mette sulle nostre tracce, che ci cerca, che ci vuole venire a scovare nei nostri nascondigli, è lo stile di un Dio appassionato che non si cura delle monete lasciate al sicuro, che non delega la ricerca di quella perduta, ma che si mette in marcia per colmare il vuoto insopportabile delle distanze, che impazzisce di gioia quando ci riporta a casa. Gesù è venuto sulla nostra terra per rivelare questa verità di misericordia, quella di un Padre che è accoglienza, misericordia, pietà, compassione per tutti coloro che si convertono.

Fratello caro, la vita può essere difficile, piena di curve e incroci, ma la presenza di quel bambino dentro di noi ci incoraggia a mantenere viva la fiamma della speranza. Apri il tuo cuore perché questo bambino, nel suo stato di debolezza, ci può sussurrare un messaggio che ha la potenza dell’amore di Dio, un annuncio che può cambiare il mondo: "Dio non si è ancora stancato dell’umanità... di te".

… Per voi è nato un Salvatore….

Auguri di cuore!

 

 


1 Tt. 2,11

2 Carisma dell’Amore Misericordioso

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ultimo aggiornamento 10 gennaio, 2024