Dalle note della nostra storia estraiamo
alcuni appunti, scritti a suo tempo dalla Segreteria generale dei
Figli dell’Amore Misericordioso e dalla Rivista su VOCE DEL
SANTUARIO.
07/12/1958
Vengono portati a Collevalenza i primi ex-voto all’Amore
Misericordioso per grazie ricevute. Sono otto ex-voto per grazie
ricevute dalle seguenti famiglie di Assisi: Quadrio Ceccarani, Sensi
Francesca, Giancarlo Valentini e fam., Vittorio Calderini e fam.,
Conti Margherita, Maria e Vittorio Serranti, Franco Valecchi e
Alberto Carpisassi.
21/01/1959
A Collevalenza, P.P., fratello di due nostre Suore, offre un
ex-voto all’Amore Misericordioso per la grazia della guarigione
miracolosa della moglie.
09/02/1959
Si mettono due ex-voto d’argento (12 e 13) all’Amore
Misericordioso: uno è offerto dalla signora, l’altro da suo marito:
il Signore ha compiuto la grazia portandosi in Paradiso la donna con
cui il marito conviveva. Ha potuto confessarsi e riconciliarsi con
Dio prima di morire, dopo tre giorni di malattia. La signora pone
l’ex-voto per la grazia ricevuta; il marito per ringraziare il
Signore di avergli tolto tale occasione di peccato e aver concesso
il pentimento a tale donna. Il marito offre all’Amore Misericordioso
il necessario per far ardere per un anno, altre 12 candele.
04/03/1959
Sono offerti all’Amore Misericordioso altri quattro ex-voto per
grazie ricevute. Primo fra tutti è quello offerto dalla Rev.ma Madre
per la guarigione miracolosa da artrite deformante, alle ginocchia,
nel maggio 1956. Poi ancora è una nostra Suora, Suor Aurora di Gesù,
che offre un ex-voto per la guarigione della cognata Maria Pilar De
Zuloaga. Un terzo è offerto dalla sig.na Germana Bianchini di
Collevalenza e un quarto dalla Famiglia A. V. di Assisi.
05/04/1959
Un nostro seminarista C. V., insieme con la mamma offre
all’Amore Misericordioso un Ex-voto per essere stato guarito
miracolosamente nel 1957 dalla poliomelite che lo aveva paralizzato
alle gambe e al ventre.
08/04/1959
La sig.ra T. B. offre all’Amore Misericordioso un ex-voto per lo
scampato incidente stradale di suo marito.
23/04/1959
Cinque giorni fa la Madre mi ha detto che circa un mese o due
fa, il Signore l’ha portata in bilocazione in Alta Italia per
assistere una signora nel parto. La Madre attende che questa signora
venga a portare un ex-voto. Mi dice la Madre che non sa il nome
della signora, che il parto fu difficile perché il bambino non
presentava la testa, che senza l’intervento del Signore sarebbe
stato mortale per la mamma e per il figlio. La signora era sola in
casa con una domestica incapace di tutto. La Madre mi dice che in
tutta la sua vita il Signore, ha voluto che si trovasse in casi
simili 6 (sei) volte; una volta in treno.
29/04/1959
La Signora M. De C. offre un ex-voto all’Amore Misericordioso
per la guarigione del marito dott. Ulisse.
01/05/1959
La Signora M. M. di Salerno offre un ex-voto all’Amore
Misericordioso per grazia ricevuta.
07/07/1959
La sig.ra O. F. in M. di Roma offre un ex-voto all’Amore
Misericordioso.
26/07/1959
La fam. Della Bina Alberto di Assisi e Suor Genoveffa A.A.M.
offrono due ex-voto all’Amore Misericordioso. Ci sentiamo
particolarmente commossi perché il Signore abbia concesso una nuova
grazia ancora a un membro della nostra Congregazione, a una nostra
Consorella.
27/07/1959
La Madre mi dice che qualche sera fa, un venerdì, stava in
camera a fare la «portinaia», con Nostro Signore, cioè a riferirgli
e a pregarlo per quanti in quel giorno si erano rivolti a Lei;
mentre stava così pregando, le apparve Gesù e le disse: «Di tutti
questi va bene, senti che adesso ti stanno chiamando?». Ciò detto,
la Madre si trovò nella stanza di un giovane, in gravissime
condizioni per un’infezione intestinale. La Madre toccò, questo
giovane, nessuno dei presenti la vide, ma tutti avvertirono un
grande profumo: «Mamma» disse il figlio« senti che profumo?» Così la
mamma, il babbo e altre persone. Erano al 3° giorno della Novena; il
figlio fu improvvisamente e completamente guarito. La Madre non
ricordava il nome: si tratta di D. B. Luigi, di 22 anni, figlio di
Alberto, abitante ad Assisi. Erano le 19,30 quando la Madre si trovò
nella camera del malato e questi sentirono il profumo. Il 26 luglio
i genitori hanno offerto un ex-voto (40) all’Amore Misericordioso.
21/02/1960
Parlo con la Madre dell’ex-voto portato, oggi, da M. S. (n. 70)
per la guarigione della moglie. La Madre aggiunge questi
particolari: i due sposi si volevano tanto bene ed erano veramente
buoni e cristiani; per loro la Madre aveva pregato, perché potessero
dare tante anime buone e fossero incoraggiati ad avere fede nella
Provvidenza. Dopo il primo parto, la mamma era restata come
imbambolata. Alle tante preghiere insistenti della Madre, il Signore
rispose che quando fosse venuta, le passasse una mano sul viso e
sulla testa, dove le dava dolore. La malata venne e la Madre fece
quanto il Signore le aveva detto; nella loro semplicità né il marito
né la moglie si accorsero di niente, ma quando uscirono la Madre
aveva già la conferma della guarigione. Per simulare tutto le ordinò
un po’ di the con limone per alcuni giorni.
03/04/1960
Pellegrinaggio al Santuario di circa 150 fedeli della Parrocchia
di S. Barnaba a Roma, guidati dal parroco Padre Vincenzo Clerici,
pavoniano. Molti dei pellegrini ricordavano la carità della Madre
nella loro parrocchia in Via Casilina al tempo della guerra, dei
bombardamenti, della "tessera" per mangiare, ecc.
S. E. Mons. Ilario Alcini consacra nel Santuario le mense di due
nuovi altari laterali in marmo, benedice un tabernacolo, consacra
due nuovi calici. Mons. Novarese ci porta la notizia che il Santo
Padre ha concesso l’Indulgenza Plenaria ai pellegrini che verranno
al Santuario, da potersi lucrare alle solite condizioni una volta al
giorno dai pellegrini che verranno almeno in tre, una volta all’anno
a chi visiterà il Santuario da solo. La firma di concessione porta
la data del 25 marzo, Annunciazione della Madonna: appena una
settimana dopo che era stata chiesta! La bambina B. Anna Maria di
Perugia offre un ex-voto all’A.M.
29/04/1960
Accompagno la Madre all’orto, dove stanno lavorando per la
trivellazione del pozzo. Sono con il pozzo a 75 mt. di profondità ed
ora stanno lavorando a sistemare all’esterno tutta la terra
estratta. Preparano il posto per i nuovi tubi da 230 mm. che devono
arrivare da Verona e con i quali si proseguirà la trivellazione. La
Madre sta seduta, sotto la tenda su una delle casse dei ferri, e mi
parla dell’ex-voto portato ieri, il n. 79, da B. G., per il nipote
Guiglielmino. Il bambino da tanti anni era affetto da bronchite
asmatica e non aveva trovato una cura che gli togliesse il male.
Dopo cinque anni di malattia, il nonno si rivolse alla Madre e, la
Madre gli consigliò la Novena all’A.M. e l’assicurò che avrebbe
pregato anche essa: era il 2 novembre 1959. A casa tutti fecero la
Novena. Durante questo tempo (la Madre aveva l’impressione che fosse
in carnevale, ma non ho insistito perché precisasse la data) il
bambino, frequentando la scuola presso le Suore, un giorno chiese
alla Suora di uscire per andare al gabinetto. Invece di andare al
gabinetto che era lì fuori della sala, salì tutte le scale, fino al
quarto piano e da lassù si affacciò sulla tromba delle scale,
perdette l’equilibrio e cadde precipitando i quattro piani, più il
piano seminterrato. Dalle Suore fu ritrovato laggiù, seduto sopra un
tavolino di faesite, senza la più piccola ammaccatura o scalfittura.
La Madre mi dice che in quei giorno si trovava in camera perché
tanto dolorante e d’improvviso si trovò in fondo a quella tromba di
scale, aspettò qualche attimo senza sapere che cosa avesse dovuto
fare, quando si vide cadere quel bambino. Istintivamente stese le
mani, lo prese e lo adagiò sopra quel tavolo di faesite, non sa con
che forza lo abbia potuto sorreggere ed ebbe anche l’impressione che
il tavolino si afflosciasse come un soffice materasso.
08/05/1960
Il sig. S. A. di Todi offre un ex-voto all’A.M. per la
improvvisa scomparsa di un tumore allo stomaco.
21/08/1960
La sig.ra F. C. di Canonica offre un ex-voto all’A.M. Per
gratitudine ha offerto il viaggio in pullman a quanti volevano
accompagnarla al Santuario in pellegrinaggio.
VITA
DEL SANTUARIO - Padre Gino - 27 OTTOBRE 1962
È la festa dell’adorabile ed adorato Titolare del Santuario,
dell’Amore Misericordioso. A questo Re d’amore hanno reso omaggio
moltitudini di fedeli provenienti dalle più svariate parti d’Italia.
La folla della sera è stata qualcosa di imponente. Erano sudditi,
figli che venivano a protestare obbedienza e sottomissione al Re, al
Padre. La presenza dei Vescovi e del Cardinal Gracias ha dato
splendore alla celebrazione. Ha iniziato il Padre Generale dei Figli
dell’Amore Misericordioso a dare alla celebrazione del Divin
Sacrificio particolare risalto.
È seguita
la S. Messa dello Ecc.mo Mons. Fustella, Vescovo diocesano,
il quale ha pronunciato una omelia, che, come potrete costatare in
altra pagina di questa Rivista, è veramente completa come
trattazione sull’Amore Misericordioso.
Quando
ha celebrato in rito armeno il Santo Sacrificio il venerando
Vescovo Mons. G. B. Apcarian i fedeli hanno gustato e veduto
come sia bello fraternizzare con gente che viene da lontano e che in
altra maniera esprime i sentimenti propri al buon Dio. Il discorso
pronunciato in perfetta lingua italiana è stato una glorificazione
di Cristo Re considerato Re di amore e di misericordia.
Intanto
arrivava alla vicina stazione di Massa Martana l’Em.mo Principe di
S. Romana Chiesa il Sig. Card. Valerian Cracias, Arcivescovo di
Bombay in India. Erano ad accoglierlo i Superiori Maggiori dei FAM
insieme a numerosi fedeli di Villa San Faustino, guidati dal Sig.
Abate Don Telesforo Angeli, che ha rivolto al Cardinale parole di
saluto, calde di sentimento. All’arrivo del corteo di auto formatosi
per scortare il Cardinale, il tempo, momentaneamente imbronciato, si
è rasserenato. Ai Padri hanno fatto seguito le Suore con la Madre
Fondatrice e tutti gli Apostolini. I pellegrini da quel momento
hanno seguito il Card. Gracias con ammirazione ed affetto.
Presente
Sua Em.za, ha celebrato l’Arcivescovo di Benevento Mons. R.
Calabria. Il calore di quel cuore di Vescovo si è riversato sui
fedeli, che gremivano il tempio. Devozione di Celebrante, eloquenza
di Oratore sacro. Mons. Calabria non sarà facilmente dimenticato qui
a Collevalenza. Ha ripreso la parola poi nel pomeriggio tra una
Messa vespertina e l’altra, dando bellissime idee di profonda pietà
attinte dagli atteggiamenti e dalle parole del Divin Crocefisso:
espressioni sublimi di amore infinito e perciò misericordioso.
Stiamo
abituandoci a vedere strapieno il Santuario, ma ogni volta ci fa più
impressione. Mentre celebrava e parlava il Cardinale una massa
compatta di fedeli si pigiava in maniera tale da far sembrare
necessaria la compenetrazione dei corpi. Il disagio sarebbe stato
giustificato. Invece i volti sereni e soddisfatti mostravano con
quanto amore ognuno avesse cercato quell’incontro con Gesù ai piedi
del suo altare.
Il
discorso del Cardinale è stato seguito con ammirazione tale che
in un momento mi è sembrato che tutti lo seguissero quasi con
curiosità. È stato interessantissimo tra l’altro il cenno alla sua
India, alla sua Bombay e particolarmente caloroso l’annuncio del
Congresso Eucaristico Internazionale che vi si celebrerà
nell’autunno del 64. Ci siamo tutti intesi solidali con questo
grande apostolo dell’India, capo spirituale dei 6 milioni di
cattolici indiani su una popolazione di oltre 500 milioni di
induisti in genere molto praticanti e quindi più difficili a
convertirsi.
Intanto,
sotto il fuoco della vivissima luce delle lampade degli operatori
della Radio-TV, l’Ostia santa brillava, Amore Misericordioso, nelle
mani del Cardinale abbronzato, mentre risplendeva la Porpora Romana
e le diverse tonalità di rosso ravvivavano il presbiterio, l’altare,
il Crocifisso. Ceri rossi, gladioli rossi, garofani rossi, sfondo
rosso di padouck, tutto sembra macchiato dal Sangue preziosissimo
dell’Agnello Divino; le Sue piaghe aperte versano abbondantemente su
tante anime devote, infuocandole dell’amore.
«Padre,
il Santuario è piccolo e mi sembra che stiate facendo piccolo anche
quello in costruzione» mi hanno detto. Non sono in grado di
giudicare, ma debbo dire che mi ero accorto da me che erano piccoli
anche i piazzali adiacenti e il salone dei pellegrini. Di questo
passo..., ma Dio vede e provvede.
VITA DEL SANTUARIO - Padre Gino - GIUGNO 1964
Per quanti giorni troveremo sulla porta del Santuario il
cartello «Chiuso per restauri»? La sollecitudine dell’Impresa
Salici ci restituirà il piccolo Santuario con una tonalità più
calda; lo stanno infatti rivestendo di mostrine di mattoni a posto
dell’intonaco. Poche settimane di lavoro; intanto in una cappellina
si proseguono cerimonie e devozioni.
VITA
DEL SANTUARIO - Padre Gino - LUGLIO 1964
Abbiamo subito cominciato a provare le ristrettezze di chi dalla
propria casa si trasferisce in un attendamento provvisorio. Il
Santuario è in restauro e giorno per giorno si fa più bello con le
pareti rivestite in mattoni e le porte in mogano. Gli ultimi gruppi
che videro il Santuario con il vecchio stile furono quelli che
vennero a fine giugno: il 23 le bambine che stanno a Roma con le
Ancelle dell’Amore Misericordioso e quelle che stanno presso il
Santuario della Addolorata di Castelpetroso (Campobasso).
… Nel
pomeriggio del 26 altri da Terni invadono Casa e
Santuario. Il Crocifisso dell’Amore Misericordioso è stato scoperto.
Non essendoci gli operai che lo potrebbero impolverare è bene che la
gente lo possa fissare anche se da pena entrare nel Santuario dove
mucchi di mattoni, calce, carrette, palcature sembra che gli abbiano
cambiato i connotati.
Ora il
piccolo è stato messo a posto e il grande Santuario sta venendo su
con una maestosità imponente. Le espressioni di meraviglia dei
visitatori dicono che verrà fuori una cosa degna del più buono, del
più amabile dei padri, dell’Amore Misericordioso ed infinito di
Gesù.
Il 28
sera si sono accesi per la prima volta tutti i ceroni posti nei
nuovi candelabri lungo le pareti del piccolo Santuario. Era una
festa di fiammelle, una fiaccolata fra il materiale da costruzione
ed il calcinaccio. Il tabernacolo è vuoto e coperto da un drappo,
l’Amore Misericordioso ancora è stato scoperto per l’occasione. Alle
ore 21 arrivano dalla Casa della Giovane tutte le giovanette.
Qualcuna è col grembiule azzurro da lavoro. Un canto, una preghiera
secondo le intenzioni del Sommo Pontefice per acquistare
l’indulgenza plenaria, poi mentre si canta ancora ho il piacere di
distribuire a ciascuna il volumetto del Santo Vangelo.
VITA DEL SANTUARIO -
Padre Gino - SETTEMBRE 1964
Posso cominciare a raccontarvi quello che c’è stato il 30
settembre? Ciò che è ultimo in ordine di tempo non sempre è
ultimo nell’importanza. Gli amici sanno che il 30 settembre ricorda
l’inizio del Santuario: questo ha solo cinque anni di vita.
Ricordiamo tutti la giornata del 1959, rivediamo il Vescovo di
allora, Mons. De Sanctis aspergere con acqua benedetta l’immagine
dell’Amore Misericordioso, ci sembra ancora di udire la sua voce
calorosa e ormai stanca che incoraggiava ad andare verso Gesù. In
cinque anni se ne è fatta di strada.
L’Amore
Misericordioso incede lento e solenne, amabilissimo. Le deboli
spalle della Madre Fondatrice sostenuta dalla Grazia, sostengono il
peso della Croce. Ella indica a tutti il Crocifisso come unica
speranza di salvezza. Si vede che lo sa indicare, perché moltissimi
scoprono in Gesù, che già conoscevano, ma che non avevano compreso,
il dolce amico, il fratello premuroso, il padre buono e comprensivo.
...
Durante la Messa un carissimo amico si domandava come mai ora
l’immagine dell’Amore Misericordioso gli piacesse più di prima.
Ora gli sembrava più dolce, più espressivo di prima. «Adesso,
Dottore, abbiamo nel Santuario l’originale, mentre prima avevamo una
copia».
È
arrivato il 21 ed è stato collocato il 26. Una meraviglia!
È
un’immagine che ispira devozione e confidenza. Gesù oggi più che mai
ci vuole presentare la sua benignità e umanità, vuol convincerci che
mai si è disinteressato di noi, ma ci ama teneramente. Nella
donazione del Calvario, eccolo lì, che doveva fare di più e non lo
ha fatto? Ed ora non segue tutti e li benefica? Non compatisce e
consola? Non si interessa?
Guardalo,
parlaci soprattutto nell’incontro eucaristico e poi rispondi.
…. Siamo
protesi ora verso la festa dell’Amore Misericordioso del 25
ottobre.
La
domenica precedente che cade nella novena in preparazione alla festa
avremo il Primate del Cile S. Em.za il Sig. Cardinale Silva
Henriquez Raul. Poi il giorno 25 verrà il Primate del Venezuela S.
Em.za il Sig. Cardinale José Humberto Quintero. Si aggiungerà il
Vescovo di Cracovia (Polonia) S.E. Woytila, il Vescovo di Darwin
(Australia) S.E. Oloughlin.
E l’Amore
Misericordioso viene glorificato. Sono occasioni solenni che non
debbono rimaner sole. «Santificate e glorificate il Signore nel
vostro corpo», da qui il funzionamento di tanti piccoli santuari
all’Amore Misericordioso quante sono le anime che lo accolgono e lo
attendono con amore, con rettitudine nella santità della vita.
VITA
DEL SANTUARIO - Padre Gino - OTTOBRE 1964
…. Quando Dio ha voluto, forse un pochino più tardi, sono
arrivati gli Ecc.mi Mons. Karol Voityla, Arcivescovo
Metropolita di Cracovia (Polonia) Mons. Bereciartua Balerdi,
Vescovo di San Sebastián (Spagna), Mons. Lebrun, Vescovo di
Autun e quindi di Paray le Monial.
La Messa
grande è stata celebrata da Mons. Berechardua Balerdi con la devota
assistenza del Cardinale e di tutti i Vescovi. Al Vangelo ha parlato
con stoffa di martire sereno e deciso Mons. Karol Woityla. È
un incanto udire queste persone piene di Dio fino all’orlo. Il tono
paterno, con una lingua italiana impeccabile, il Metropolita polacco
ha inneggiato a Cristo Re, all’Amore del Re. |