Acciaio ad alto limite elastico nei getti di calcestruzzo.
Acciaio inox nel cono centrale e nel Tabernacolo.
Acciaio nero comune (ferro) nelle altre parti viste.
Calcestruzzo di rena e cemento.
Muratura di pietra di S. Terenziano, detta anche pietra d'Assisi.
Mattoni foggiati a mano e murati con rena e cemento.
Marmo rosso di Prodo (località prossima a Todi, nell'alta Val Tiberina).
Marmo Pario greco per gli altari maggiori e per le acquasantiere.
Travertino romano nelle mense di altare.
Peperino di Viterbo, peperino laziale, basalto e selce, in altri altari.
Rame rosso nella copertura, nella corona, nell'organo, nelle porte.
Legno di faggio negli arredi, nelle porte interne, nella croce lignea.
Legno di olmo nel cero pasquale.
Legni armonici nell'organo.
Bronzo di solo rame e stagno nelle campane.
Vetro di silice e quarzo, e vetri temperati al piombo altrove.
Nessun materiale di vero pregio, né oro, né argento, né pietre dure sono mai presenti.
Volutamente cioè questo Santuario lo si è voluto di materiali semplici, locali, comuni, riservando il pregio solo ai pochi elementi posti a glorificazione della regalità di Cristo.