LA PRESENZA DELLA FAMIGLIA RELIGIOSA NELLE MISSIONI

Mediatrice Berdini E.A.M.

 

Abbiamo ora l'opportunità di arricchire il panorama, anche geografico, vedendo come, a partire dal Santuario dell'Amore Misericordioso, l'impegno missionario di questa Comunità Religiosa si è realizzato e si sta realizzando. Per presentare questa attività parlerà Madre Mediatrice Berdini che è Superiora Generale delle Ancelle dell'Amore Misericordioso e che si soffermerà nel suo intervento proprio sull'impegno della Famiglia dell'Amore Misericordioso nell'ambito delle missioni.

 

Alla luce del Ruolo Profetico di Madre Speranza nella vita religiosa, cercherò di evidenziare l'impegno della Famiglia dell'Amore Misericordioso nelle Missioni.

Nei primi anni della mia vita religiosa avevo la fortuna, o meglio, la grazia, di frequentare spesso la Madre. Un giorno mi trovavo nella sua cameretta, e, con sorpresa, posai lo sguardo su di una statuetta di S. Francesco Saverio, che stava sopra il tavolino, (c'è tuttora); da piccola sognavo di diventare missionaria! E così chiesi subito alla Madre: «Madre, quando andremo anche noi nelle missioni?».

La Madre mi rispose decisa: "Andremo, quando il Signore vorrà!".

La nostra specifica missione nella Chiesa consiste infatti, così dice la Madre, nel far conoscere al mondo intero l'Amore e la Misericordia del Signore non con parole eloquenti, ma con la nostra vita di amore, di sacrificio, di abnegazione, di carità verso tutti e in modo speciale verso i più peccatori e i più abbandonati (Cost. eam, art. 13).

Inoltre, la fantasia dell'Amore Misericordioso, per mezzo della Madre Speranza, lo abbiamo ascoltato questa mattina, ha inventato una particolare testimonianza religiosa con una conseguente originale missione: le Ancelle dell'Amore Misericordiso in abito secolare inviate con una missione particolare a vivere e a operare nelle strutture e nelle attività temporali.

Queste Ancelle non rivelano la loro consacrazione religiosa e si confondono fra gli altri per portarli all'Amore Misericordioso con la testimonianza di una vita professionale animata profondamente dal Cristo e dal suo Vangelo. (cfr. Cost. eam, art. 19).

La forte insistenza della Madre sull'unione fraterna, tra di noi suore e con i Figli dell'Amore Misericordioso, è ordinata alla santificazione reciproca e al compimento della missione che il Signore ci ha affidato.

Dice la Madre:

«Tutti uniti nella carità e nell'amore fraterno si impegnino nella propria santificazione e cerchino di essere luce per gli altri: in questo modo potranno conseguire le finalità per le quali il Buon Gesù ha fatto nascere queste due Congregazioni».

E' con questo spirito e con questo stile che la nostra Famiglia Religiosa cerca di vivere la propria missione là dove è presente.

E in particolare è proprio con questo spirito di famiglia che cerchiamo di vivere la missione in America Latina, a Mogi das Cruzes, nello Stato di San Paolo.

Qui i Figli dell'Amore Misericordioso arrivarono per primi ad aprire generosamente la strada: padre Orfeo arrivò nell'ottobre del 1976, seguito da padre Javier nell'ottobre del 1978, finché nel settembre del 1980 si formò la prima comunità canonica dei Figli dell'Amore Misericordioso.

Noi Ancelle siamo arrivate a Mogi das Cruzes il 5 febbraio del 1982. E in questi 11 anni sono sorte 4 comunità, una dei Figli dell'Amore Misericordioso e tre delle Ancelle.

Insieme ci dedichiamo al servizio e alla formazione globale di circa 800 bambini, "meninos", oltre ad un vasto lavoro parrocchiale e di evangelizzazione e promozione umana.

Il Signore ci ha benedetto con buone vocazioni per cui, in questo anno centenario della Madre, potremo aprire altre due Comunità nello Stato di Minas Gerais a Juis de Fora, una dei FAM tra poco e l'altra delle EAM entro la fine del 1993.

Il giorno 8 febbraio, una giovane brasiliana qui nel Santuario, diventerà Ancella dell'Amore Misericordioso per sempre: Irmâ Rosa da Penha. E il giorno 13 febbraio, a Mogi das Cruzes, il primo Figlio dell'Amore Misericordioso brasiliano, Rogerio, farà la professione temporale.

Riguardo a queste nostre Missioni in Brasile, ci conforta il fatto che la Nostra Madre le ha molto desiderate anche lei.

Nell'Archivio della Famiglia dell'Amore Misericordioso ci sono dei preziosi documenti in merito:

* Il 29 marzo 1947, Madre Ascensione, sorella della Madre Speranza, faceva una richiesta al Santo Padre Pio XII per ottenere il nulla-osta per fondare in Brasile. In quella lettera, tra l'altro, si legge: «... il felice stato di cose (della Congregazione) nel quale siamo portate a vedere un segno della benedizione di Dio sulla Congregazione, accende in noi un vivo desiderio di espanderci oltre l'oceano nell'intento di far conoscere e amare Nostro Signore da tante anime che vivono lontane da Lui e specialmente da anime innocenti, da fanciulli. Il nostro pensiero si sarebbe fermato sul Brasile, per le seguenti ragioni...». Ed espone le ragioni.

* In data 20 maggio 1947 arriva il nulla-osta del Santo Padre per aprire una casa religiosa a Vitoria nello Stato dello Spirito Santo (Brasile).

C'è poi una lettera circolare della Nostra Madre del 6 ottobre 1947 che dice tra l'altro:

«... Queridas hijas: la fundación de América todavía no se ha realizado, ni sé cuándo se podrà realizar por no tener personal pronto para ella; ya tenemos el permiso escrito del Santo Padre para que las Esclavas del Amor Misericordioso, puedan volar en América; pero ¿cuándo se podrá llevar a cabo? Pedir, hijas mías, para que el Buen Jesús mande obreros a su viña».

Oggi la missione dell'Amore Misericordioso in Brasile è una realtà, ma l'invito della Madre a pregare, perché il Buon Gesù mandi operai alla sua vigna, rimane aperto per tutti noi, perché i bisogni e le povertà del Brasile sono tante!

Passiamo ora alla Bolivia.

Ero presente quando una mattina, al termine della Messa, la Madre venne in cappella, alla casa della giovane, era l'anno 1968, e ci disse: «Hijas, se me ha dicho que tenemos que ir a trabajar a un sitio más pobre: a Bolivia!».

Poi la seguimmo in sala e lì la Madre ci diede altre spiegazioni.

Ricordo che precisava: «Figlie mie, a quelle che vi toccherà andare, non pensate che andate a fare un viaggio di piacere, no no, si tratta di andare per sacrificarsi per amore di questa povera gente...».

Il 15 agosto del 1968 la Madre ci diceva: «... Es cierto que la idea de Bolivia me atormenta, porque entre Bolivia y el Santuario... no sé si llegaré a ir, pero si el Señor no me da fuerzas, yo creo que quedo aquí. Mis pobres hijos e hijas irán a Bolivia y todos pediremos por ellos para que el Señor les ayude y saquen mucho fruto, que trabajen sólo por El y para darle gloria.

Seguramente el Padre saldrà para Bolivia dentro de poco para ver qué se puede hacer y así ver quién puede ir. No sé a qué hijas les tocará hacer este sacrificio, pero me parece que todas están dispuestas a ello y estando así bien dispuestas, pronto, hijos e hijas izarán el vuelo e irán a trabajar entre aquellas pobres gentes como verdaderas Esclavas del Amor Misericordioso.

Rezar, hijas mías, rezar todas para que pueda realizarse este ideal de atraversar los mares e ir buscando esas pobres almas que no tienen quien las ayude...».

Il 9 marzo del 1969, alla fine di una circolare, la Madre ci diceva:

«Figlie mie, aiutatemi a chiedere "luz y acierto" per la nuova fondazione in America e che il Buon Gesù mi conceda di poter accompagnare i miei Figli e Figlie e vederli lì diffondere la devozione all'Amore Misericordioso».

Quando nello scorso mese di gennaio abbiamo accompagnato le prime tre Ancelle dell'Amore Misericordioso in Bolivia: Manuela, Susana e Pilar Maria, è venuto anche il padre Lucas, io sentivo che la Madre era lì presente, ci aveva aperto la strada e ci accompagnava veramente. I Vescovi della Bolivia infatti non avrebbero potuto offrirci una missione più bella di questa, così centrale e strategica per il nostro carisma: i seminaristi (sono un centinaio) e i sacerdoti; insieme ad essi andremo anche verso i poveri.

In questa missione della Bolivia, non abbiamo donato ciò che ci avanzava, ma nella nostra povertà abbiamo dato ciò di cui avevamo ancora bisogno.

Per questo abbiamo tanta fiducia che il Signore non si lascerà vincere in generosità e la Madre pure.

I missionari e le missionarie dell'Amore Misericordioso che lavorano in prima fila sono troppo pochi per le esigenze immense che ci sono in terra di missione, ma possiamo dire con certezza che sono accompagnati da un buon gruppo di Ancelle e Figli dell'Amore Misericordioso che, visitati dalla croce e dalla sofferenza, li sostengono efficacemente.

Ci sono anche amici dell'Amore Misericordioso, amici di Madre Speranza, come quelli di Spinaceto, Francenigo, Montecchio, della Svizzera, della Germania, e altri, che li sostengono in vari modi, e di questo li ringrazio, a nome loro e della nostra Famiglia.

Prospettive missionarie, stile amore misericordioso, per il futuro?

Poiché, come ci ha ricordato il Papa, il vero missionario è il santo, noi come Famiglia Religiosa, in quest'anno centenario, vorremmo assomigliare un po' di più alla nostra Madre e ci stiamo impegnando in un cammino di misericordia che è santità; poi speriamo che la presenza dell'Amore Misericordioso in Bolivia si possa rafforzare con altre Ancelle e Figli dell'Amore Misericordioso, ed anche con volontari amici dell'Amore Misericordioso.

Siamo in famiglia e vi partecipo un desiderio...

Forse l'Amore Misericordioso, attraverso dei Vescovi rumeni, sta bussando alla nostra porta perché il Suo messaggio arrivi ai Paesi dell'Est.

Dopo la caduta del comunismo, forse questo è il momento giusto..., sempre che il Signore lo voglia.

Per tutto questo uniamoci nella preghiera, perché poco a poco si realizzi il desiderio della Madre che l'Amore Misericordioso arrivi in tutto il mondo.

 

Nel 1968, mentre in alcune piazze rumoreggiava la protesta, in una stanzetta sperduta dell'Umbria si sognava di attraversare il mare per arrivare in Bolivia. Madre Mediatrice ce lo ha raccontato con semplicità, presentandoci tale opera come qualcosa di "normale", quasi di ovvio. Ci ha raccontato la bella storia di un regalo di compleanno per il centenario di Madre Speranza. Un regalo che si è realizzato appunto quest'anno, soprattutto con la missione in Bolivia, e ci ha fatto intravedere come la possibilità di moltiplicare questi regali sia abbastanza concreta chiedendo anche il nostro aiuto per poterli realizzare.