«Status» del processo e sulle prospettive che si aprono

Marina Berardi

 

Darei ora la parola alla signorina Marina Berardi, che ha lavorato e sta lavorando da tempo al Processo di Canonizzazione della Madre Speranza, perché ci possa informare brevemente sullo «status» del Processo e sulle prospettive che si aprono.

 

 

A cinque anni dall'apertura della fase diocesana del processo di canonizzazione della Madre, desideriamo ripercorrere le tappe più importanti del cammino compiuto.

L'8 febbraio 1988, la Famiglia Religiosa dell'Amore Misericordioso, nella convinzione che la vita della Madre poteva essere veramente un segno luminoso per tante creature in cerca di «speranza» e accogliendo l'istanza di coloro che l'avevano conosciuta ed amata, chiese al Vescovo di Todi, Mons. Decio Lucio Grandoni, di dare inizio al Processo.

Il 24 aprile del 1988, il Vescovo, sentito il parere favorevole della Conferenza Episcopale Umbra, istituiva il Tribunale e la Commissione storica organismi preposti ad indagare e a raccogliere documenti per fare luce sulla vita e sulle virtù della Madre. Colgo questa occasione per ringraziare il Giudice del Tribunale, Padre Gabriele Andreozzi - che è qui tra noi - per il lavoro svolto con dedizione e competenza e per ricordare il Promotore della Fede, Mons. Antonio Fossombroni, scomparso lo scorso giugno.

Il giorno 11 febbraio 1990, lo stesso Vescovo procedette personalmente alla celebrazione della Sessione si Chiusura. Questa ebbe luogo in Cripta che accoglie la tomba della Madre. Fu una cerimonia semplice e sobria nella fedeltà a quello stile che contraddistinse tutta la sua vita. Erano presenti diversi Vescovi, Figli ed Ancelle dell'Amore Misericordioso provenienti dalle diverse case, molti pellegrini, amici e devoti del Santuario.
In questo giorno fu consegnata alla diocesi di Orvieto-Todi la copia originale.

Il 16 febbraio 1990, il Padre Romualdo Rodrigo oar, ha proceduto alla consegna di questo materiale presso la Cancelleria della Congregazione per le Cause dei Santi. Come ricorderanno quanti erano presenti, alla fine dell'ultima sessione il Vescovo di Todi aveva nominato il postulatore Padre Romualdo Rodrigo «portatore», affinché si assumesse l'impegno di trasferire a Roma, alla Congregazione per le Cause dei Santi, le due copie autenticate di tutta la documentazione.

In data 20 aprile 1990, alla presenza del Postulatore e del Presidente della Commissione Storica, il cancelliere Mons. Antonio Casieri aprì e controllò la validità degli atti dell'ultima sessione timbrando e firmando tutto il materiale. Di questo materiale una copia autenticata è stata riconsegnata alla Famiglia Religiosa dell'Amore Misericordioso, ed è la cosiddetta Copia Pubblica, conservata nell'Archivio di Collevalenza, che abbiamo qui esposto.
Sono 52 volumi: 9 contengono le deposizioni raccolte dal Tribunale, 11 gli scritti della Madre ed i restanti 32 volumi tutti gli altri scritti.

Dopo questa autenticazione dell'ultima sessione e dei documenti presentati, si è potuto dare inizio alla fase successiva del Processo, mettendo mano alla stesura della Positio.

Il 12 giugno 1992, giorno in cui ricorrevano cinquanta anni dai voti perpetui della Madre come Ancella dell'Amore Misericordioso, la Congregazione per le Cause dei Santi ha concesso il Decreto di validità degli atti del Processo.

La Congregazione per le Cause dei santi, con Decreto n. 1600 5/92, a firma del Sottosegretario Mons. Fabijan Veraja, ha provveduto a nominare ufficialmente quale Relatore della Causa di canonizzazione della Madre, Mons. José Luis Gitiérrez, al quale siamo davvero riconoscenti per la competenza e per il notevole contributo che ci ha offerto.

In questi tre anni, dalla chiusura del Processo diocesano ad oggi, nel desiderio di vedere presto riconosciuta anche dalla Chiesa l'eroicità delle virtù della Madre, più volte e da più parti ci è stato chiesto quanto cammino da allora è stato fatto.
E' con profonda gioia e con tanta, tanta gratitudine al Signore che oggi possiamo ufficialmente dire di aver terminato la stesura della Positio. Questa è stata riveduta e corretta sia dal Relatore e dal Postulatore e, a tutt'oggi, rimane solamente da completare la modifica delle bozze e, successivamente la stampa e la rilegatura.

Il testo della Positio, preparato secondo gli orientamenti del Postulatore e del Relatore sarà da quest'ultimo presentato agli otto Consultori, designati dalla Congregazione per le Cause dei Santi, perché in base allo studio di detto testo possano esprimere il loro voto sulla eroicità delle virtù della madre.

Abbiamo preparato la Positio in tre volumi.

I primi due volumi della Positio formano l'Informatio, rispettivamente di 662 ed 824 pagine.

L'Informatio contiene la stesura della biografia documentata della figura della Madre come religiosa, come fondatrice, come annunciatrice dell'Amore Misericordioso. Tutta la sua vita e la sua attività è fortemente lumeggiata da una abbondante documentazione: la biografia documentata pertanto si rifà agli oltre 8000 documenti raccolti in 31 archivi, alle testimonianze raccolte dal Tribunale dai 97 testimoni ascoltati e ai numerosi scritti della stessa Madre.

In particolare, l'Informatio è composta di 17 capitoli: dal cap. I al cap. XII troviamo la biografia della madre e dal cap. XIII al XVII uno studio su come ha vissuto le diverse virtù.

Il corpo della biografia è contenuto nel 1° volume, sostenuto dal 2° che contiene invece i numerosi documenti.

Al termine del 1° volume, vi sono poi diversi allegati, tra cui due particolarmente importanti: lo studio di Padre Roberto Moretti ocd e lo studio di padre Romualdo Rodrigo oar sulla vita mistica della Madre.

Il terzo volume si chiama Summarium, complessive 913 pagine.

Risulta composto di due parti.

La prima parte è una raccolta dei passaggi più significativi e importanti di tutte le deposizioni rilasciate dai testimoni e raccolte dal Tribunale.

La seconda parte di questo Summarium è un estratto degli scritti della Madre. Si sono scelti in particolare quelli che più mettono in luce il suo cammino interiore, la ricchezza, la profondità della sua anima, il suo rapporto con il «Buen Jesús», come lei lo chiamava.

La nostra filiale aspirazione, sebbene sappiamo troppo audace, sarebbe quella di poter regalare alla Madre, in questo anno centenario, un piccolo passo avanti verso il riconoscimento di una vita spesa ricercando e compiendo la volontà di Dio e per il bene del prossimo. Consapevoli anche che, «nulla è impossibile a Dio», ci invitiamo scambievolmente a farne una intenzione di preghiera.

Come abbiamo sentito in questi giorni, la Madre in vita si prodigò verso ogni necessità, si chinò su ogni povertà, accogliendo ed abbracciando ogni bisognoso. Chissà quanti fra voi avrebbero da raccontare, da ricordare la propria storia.

Molte persone, anche tra coloro che non l'hanno conosciuta, testimoniano che oggi, dal cielo, la Madre continua la sua «intercessione». Continua ad essere la «portinaia» di questo Santuario. Invitiamo quindi ciascuno di voi a farsi eco nel proprio ambiente perché tante persone possano scoprire questo «dono» e con fiducia ricorrano alla sua intercessione, anche attraverso la preghiera che avete trovato nelle vostre cartelline o sul retro del tagliando di iscrizione al Convegno.

La Famiglia Religiosa dell'Amore Misericordioso vorrebbe poter fare dono alla Chiesa tutta della Madre e del carisma che il Signore le ha affidato perché ogni uomo, soprattutto in questi tempi, possa ritrovare il coraggio di sperare e di credere in un Dio che supera le nostre più grandi debolezze.

Concludo, invitando ad accogliere questa parola della Madre come rivolta a ciascuno in particolare: «... siamo chiamati a santificarci per dare molta gloria al Signore e alla sua Chiesa. la Chiesa Cattolica ha molto bisogno di santi e noi abbiamo l'obbligo di impegnarci e di sforzarci al massimo per raggiungere la santità» (dalle Esortazioni, 3.7.1966).

 

Non servono molte parole; forse ci può aiutare un verso del poeta indiano Tagore: «Le gemme portano le grandi speranze della foresta».