Presentazione

Ecco alle stampe un altro volume che raccoglie gli Atti del IV Convegno Internazionale organizzato dalla Famiglia dell’Amore Misericordioso a Collevalenza dal 27 al 30 Agosto 1984 sul tema "Amore, Morte, Risurrezione"

La centralità del mistero pasquale, inteso come rivelazione massima dell’amore, l’interesse con cui sono state svolte e partecipate le relazioni, le testimonianze e le liturgie, ci assicurano sulla validità di questo sforzo tipografico. Siamo certi che ne beneficeranno non solo quelli che vi hanno partecipato, ma anche numerosi lettori. Se non altro perché le tre parole del titolo toccano i termini ultimi (o primi) del destino di Cristo e dell’uomo.

«La giustizia divina, rivelata nella Croce di Cristo, è su misura di Dio, perché nasce dall’amore e nell’amore si compie, generando frutti di salvezza. La dimensione divina della redenzione non si attua soltanto nel far giustizia del peccato, ma nel restituire all’amore quella forza creativa nell’uomo, grazie alla quale egli ha nuovamente accesso alla pienezza di vita e di santità, che proviene da Dio…Il Cristo pasquale è l’incarnazione definitiva della misericordia» (Giovanni Paolo II, Dives in Misericordia V, 7.8). La morte e la risurrezione di Cristo danno all’amore la suprema, in equivoca, definizione: questo è amore. Un’interpretazione particolarmente necessaria oggi, per non smarrirci sull’essenziale.

«Fissiamo il nostro sguardo sulla Croce, simbolo del dolore, della pena e della morte, albero secco, senza foglie né rami, con i suoi due bracci tagliati e nudi; e tuttavia, nella sua forma rudemente lavorata, essa è l’immagine delle ispirazioni più vigorose, di una costanza fermissima, l’immagine della fortezza… Come espressione di forza e di vita la scelse Dio, la scelse come strumento della redenzione.

Sospeso tra il cielo e la terra, come mediatore tra l’uno e l’altra, distende le sue braccia sulla Croce per abbracciare il mondo intero… Basta uno sguardo alla Croce per capire subito il linguaggio con cui Gesù ci parla: è il linguaggio dell’amore che tutti immediatamente capiamo» (M. Speranza, La passione, pp. 110 ss). Questo testo della nostra amatissima Fondatrice scaturisce dalla sua esperienza religiosa più originale, quella da cui ha attinto la sua teologia dell’Amore Misericordioso.

Ci è sembrato utile pubblicare integralmente gli Atti del Convegno, ma senza seguire la struttura dello stesso, per il semplice fatto che un libro è diverso da un convegno. Abbiamo perciò suddiviso il materiale in quattro sezioni: relazioni, i contributi dei partecipanti alla tavola rotonda, le testimonianze e le omelie. La lettura diventa più agile. Ci scuseranno i lettori per alcune espressioni che si riferiscono all’uditorio del Convegno: ci è sembrato un atto di rispetto verso i relatori non cambiare il testo originale.

Non ci resta che augurare "buon profitto" a coloro che leggeranno queste pagine e dare appuntamento al prossimo V convegno Internazionale per la fine di Agosto 1985.

Ancelle e Figli dell’Amore Misericordioso