20. I Sacerdoti uniti a norma dell'art.10, senza nulla togliere alla loro natura di Diocesani, debbono essere considerati come membri dell'Istituto.

Consapevoli del beneficio che questa forma di consacrazione può apportare al Clero e alla stessa Congregazione, siamo chiamati ad attuarla secondo le sue specifiche finalità.

"Il Sacerdote che desidera vivere in unione ai Figli dell'Amore Misericordioso per mezzo dei voti può sempre farlo, ma con il solo fine che questi siano il canale attraverso il quale il Buon Gesù comunichi sempre più le sue grazie per aiutarlo a santificarsi e a fare in modo che il suo ministero sia fruttuoso con le anime".

Per questo, i Sacerdoti Diocesani con voti hanno diritto a partecipare alla vita di comunità dell'Istituto, in modo che Religiosi e Sacerdoti Diocesani si aiutino fraternamente "con il buon esempio della carità, dell'amore alla povertà, dello spirito di sacrificio e di mortificazione".

Il profondo inserimento di questi Sacerdoti Diocesani all'interno della Congregazione è espressione peculiare di quell'unione fraterna che i Figli dell'Amore Misericordioso sono tenuti a perseguire nei confronti del Clero; allo stesso tempo, ne è anche strumento preziosi, per una più incisiva azione apostolica nel Presbiterio.