Il Santuario dell'Amore Misericordioso si inserisce a pieno titolo in questa grande attesa, in cammino con tutta la Chiesa.
Non possiamo non ricordare gli inizi di questa Opera, che superò le attese e l'immaginazione della Madre stessa. E' lei che racconta:
"In questo paesino [Collevalenza], dove non c'era null'altro che un bosco in cui cantavano gli uccelli attraendone altri con il loro canto, qui il Signore ha voluto che venissi per essere "flauta"; pensate che cosa strana! Quando seppi che dovevo venire qui, dissi: "Signore, mi porti proprio lì e debbo essere "flauta"! Cosa debbo suonare? Che vado a dire lì?" Questa decisione del Signore mi costava davvero molto sacrificio ma ora, senza dubbio, sono contentissima, ringrazio il Signore e godo nel vedere la gente che viene, il bene che si fa, le grazie che si ricevono e, soprattutto, le numerose conversioni" (Exh. 27.7.1966).
Oggi possiamo rileggere questo progetto alla luce di quanto il Santo Padre ha scritto nella sua lettera in occasione del VII centenario del Santuario di Loreto, sottolineando la funzione dei grandi Santuari.
Questi dovrebbero essere "non luoghi del marginale e dellaccessorio ma, al contrario, luoghi dellessenziale, luoghi dove si va per ottenere "la grazia", prima ancora che "le grazie". Oggi è necessario, per rispondere alle nuove sfide della secolarizzazione, che i Santuari siano luoghi di evangelizzazione, vere e proprie cittadelle della fede, nel senso globale che questa parola aveva sulla bocca di Gesù quando diceva: "Covertitevi e credete al Vangelo" (Mc 1, 15).... É noto il ruolo determinante che svolsero nella prima evangelizzazione dellEuropa alcuni grandi monasteri, quali centri di spiritualità e veri campi-base nel cammino della fede. I grandi Santuari - divenuti oggi, anche grazie allaccresciuta mobilità umana, luoghi di più grande concorso di popolo - sono chiamati ad assolvere una funzione analoga, in vista della nuova ondata di evangelizzazione, di cui avvertiamo tanto urgente il bisogno per lEuropa e per il mondo. Occorre lopera sapiente e zelante delle persone poste a Servizio dei Santuari e di quelle che accompagnano spiritualmente i pellegrini...
Quante persone si sono recate ad un Santuario per curiosità, come visitatori, e sono tornate alle loro case trasformate e rinnovate, perché vi hanno ascoltato una parola che le ha illuminate!.
Vale in modo tutto particolare per i Santuari ciò che Dio dice per mezzo del profeta: "Il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli" (Is 56, 7). Lefficacia dei Santuari si misurerà sempre più dalla capacità che essi avranno di rispondere al bisogno crescente che luomo sperimenta, nel ritmo frenetico della vita moderna, di un contatto silenzioso e raccolto con Dio e con se stesso".
Il 22 novembre 1981, il Papa volle venire "pellegrino" al Santuario di Collevalenza e, in quella occasione, parlando ai Figli e alle Ancelle dellAmore Misericordioso, sottolineò la specifica missione di questo "Centro eletto di spiritualità e di pietà": in "questo Santuario voluto per esaltare e continuamente celebrare i tratti più squisiti dell'Amore Misericordioso... sia sempre proclamato il lieto annunzio dell'Amore Misericordioso, mediante la Parola, la Riconciliazione e l'Eucaristia. É parola evangelica quella che voi pronunciate per confortare e convincere i fratelli circa l'inesauribile benevolenza del Padre celeste. É rendere possibile l'esperienza di un amore divino più potente del peccato, l'accogliere i fedeli nel Sacramento della Penitenza o Riconciliazione, che so qui amministrate con costante impegno".