Il comandamento di Gesù "amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato" è scritto ai piedi del Crocifisso dell'Amore Misericordioso, nel Vangelo aperto. Questo comandamento deve tradursi in gesti concreti di perdono, di collaborazione, di giustizia, di fattiva solidarietà specialmente verso i più bisognosi.

"Grande e inestimabile è il valore della Carità! Quanto dobbiamo essere grati al nostro buon Gesù per averci tratto dal seno dell'Eterno Padre questo fuoco santo!... Facciamo del bene a tutti senza distinguere tra buoni e cattivi, parenti o estranei, amici o nemici. Facciamo tutto il bene possibile senza mai saziare in noi questa fame della felicità altrui" (El Pan 8, 1063).

Ad imitazione di Gesù, Madre Speranza ha desiderato associarsi al mistero della Sua sofferenza redentiva. Era una donna cosciente della sua umanità, ma spinta da una grande fiducia ed amore. L'esperienza di Dio che ama misericordiosamente, l'ha portata a donare quanto aveva ricevuto, diventando per i fratelli incarnazione concreta di amore gratuito e fedele. Sono incisive le parole che, in una particolare e delicata circostanza rivolse alle sue figlie e figli: "Paralizzata dalla paura, sono corsa fin qui per supplicarvi che preghiate per me, che, in questi momenti per me difficili a causa del timore che mi invade, chiediate al Signore che mi dia le forze di cui ho bisogno per affrontare quanto Lui crede opportuno... Anche se dovessi soffrire moltissimo, non ha importanza, poiché sono disposta a darGli quanto mi chiede, anche la vita, per la salvezza di queste anime" (Exh. 22.4.1966). Non si scandalizzava delle miserie umane, le guardava alla luce della misericordia, non badava ad alcun sacrificio pur di alleviare i fratelli.