"Il mondo ha fame e sete di Cristo e del suo Amore Misericordioso"
(Il Santo Padre Giovanni Paolo II°, nel maggio 1996)
"Il mondo la fame e sete di Cristo e del suo Amore Misericordioso", con queste parole il S. Padre, nel maggio scorso, si è espresso tra laltro ricevendo i rappresentanti delle Pontificie Opere Missionarie, quindi a pochi giorni della nascita della nostra Associazione.
Rileggendo tutto lintervento, è evidente dunque che è possibile leggere insieme
Misericordia, Missione e Universalità
Oggi più che mai è urgente uneducazione aperta sul mondo. Dalla "Redemptor hominis" si legge:
"luomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso, incomprensibile; la sua vita è priva di senso se non gli viene rivelato lamore, se non lo sperimenta e non lo fa propri, se non vi partecipa vivamente".
E stato detto che nessun uomo è unisola e oggi si sottolinea la radicale interdipendenza fra tutti gli uomini: linterdipendenza richiama il battezzato alla testimonianza e alla responsabilità per le sorti dellaltro come dimensione della presenza cristiana nel mondo. La capacità di rapporti leali e costruttivi è il primo indispensabile passo della missione. La missione educa allincontro con laltro.
Obiettivo di una formazione missionaria è quello di rendersi e rendere capaci di dono nella gratuità fondamento irrinunciabile di ogni impegno per i fratelli. Occorre proclamare con coraggio che alla luce dellatteggiamento di Cristo davvero il servire è regnare (Redemptor hominis - n. 21).
Per avere una formazione missionaria completa è necessario
- non separare mai il vicino dal lontano, il locale dalluniversale anzi è una tensione di conservare nella logica del Vangelo (i poveri sono sempre vicini e lontani; la preghiera è sempre per i vicini e per tutti; la solidarietà si apre sul territorio e sul mondo; lEucaristia è corpo dato e sangue versato per noi e per tutti);
- prendere sul serio lo scambio ecclesiale: missione non è soltanto dare ma anche ricevere, sapere imparare; non è solo andare, ma anche saper ritornare; non solo inviare ma anche sapere accogliere. Lo scambio tra Chiese (come esperienza ecclesiale) è la grande strada per integrare la missione "ad gentes" nella nuova evangelizzazione e nella cura pastorale.
Tutta questa formazione completa missionariamente, mentre orienta verso Cristo, insegna a farsi prossimo ad ogni persona, a cogliere le necessità dellaltro, a scoprire i segni del tempo, ad apprezzare le culture e a discernere in esse i valori del Regno.
Gli elementi indispensabili di una formazione missionaria sono:
In conclusione, noi battezzati e quindi anche noi laici dellAmore Misericordioso impariamo ogni giorno a farci prossimi e a donarci quando, partecipando alla Eucaristia, vediamo il nostro Signore farsi pane per la fame del mondo, pane spezzato e vino versato "per voi e per tutti".
Il buon Gesù sia sempre vicino ad ognuno di noi.
Gaetano Storace
Presidente delléquipe nazionale