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L'oggetto principale della carità

Care figlie, una di voi mi chiede qual è l'oggetto principale della carità. Io credo che il primo e principale oggetto della carità è Dio, considerato nell'infinita realtà delle sue perfezioni.

Il comandamento della carità, figlie mie, è molto esteso; di per sé non ha limiti, dato che la misura di amare Dio è amarlo senza misura.

La nostra carità deve crescere fino alla morte, e questa ci costringe ad andare avanti senza sosta nella perfezione.

Molte persone religiose sogliono dire che chi possiede la carità, anche se in grado minimo, si trova nel cammino della perfetta carità purché si diriga verso il cielo, evitando di trasgredire il comandamento necessario per giungere alla salvezza.

Tuttavia, io credo che l'Ancella dell'Amore Misericordioso non si debba accontentare di questo grado, ma debba procurare di salire più in alto, amando Dio non  solo con tutta l'anima, ma con tutte le sue forze, senza mai guardare a se stessa.

Fa', Gesù mio, che i figli e le figlie tengano sempre presente che la carità è amicizia, e che l'amicizia deve essere reciproca, dato che si basa sulla comunicazione ed ha per fine l'unione.

Aiutali, Gesù mio, ad amarti fortemente mediante la considerazione dell'amore che Tu hai loro manifestato chiamandoli ad essere Figli e Ancelle del tuo Amore Misericordioso.

Pregate tutti perché questa vostra madre ottenga la grazia che la sua vita sia una continua sofferenza in riparazione dei peccati che commettono i sacerdoti del mondo intero, e che, mentre vive in questo esilio, possa, a qualunque costo, dare al buon Gesù quanto Egli le chiede.

(Reflex.43)

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005