STUDI |
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Dio Padre, fin dal principio, ha affidato a Maria SS.ma e a Gesù Cristo la vittoria su Satana, principe del mondo |
(Seguito)
PARTE TERZA:
La vittoria su Satana secondo lApocalisse dellApostolo San Giovanni.Premessa
LApocalisse di San Giovanni (ultimo libro delle Sacre Scritture che comprendono il Vecchio ed il Nuovo Testamento) annuncia le vicende attraverso le quali la Chiesa giungerà al trionfo finale. La profezia riguarda la Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio, per istruire i suoi servi sulle cose che debbono ben presto accadere, ha fatto conoscere per mezzo del suo Angelo al proprio servo Giovanni, il quale attesta come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo, tutto quello che ha veduto (Ap 1,1-2).
12. La Donna e il dragone.
Un gran segno apparve nel cielo: una Donna (Maria SS.ma) rivestita del sole (Gesù Cristo), con la luna sotto i suoi piedi (indica che Maria e la Chiesa stanno sopra ogni cosa mutabile), e sul capo una corona di dodici stelle (per la Vergine Maria sono le virtù, per la Chiesa sono gli Apostoli); ed essendo incinta, gridava per le doglie del parto e le angosce nel dare alla luce. Intanto apparve un altro segno nel cielo: un gran dragone, dal colore del fuoco, con sette teste e dieci corna; e sette diademi sulle teste. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le precipitò sulla terra. Poi il dragone si pose davanti alla donna che stava per dare alla luce, onde divorare il figlio, appena fosse nato. Ed ella diede alla luce un figlio, maschio, destinato a pascere tutte le nazioni con una verga di ferro, e il suo figlio fu rapito verso Dio e al suo Trono. E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per 1260 giorni (Ap 12, 1-6).
Allora avvenne una guerra nel cielo. Michele (si tratta dellArcangelo Michele, uno dei primi principi del Cielo, a cui è affidato il popolo di Dio) e i suoi Angeli combattevano contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli ingaggiarono battaglia, ma non poterono prevalere e nel cielo non vi fu più posto per loro. E il gran dragone fu precipitato sulla terra e i suoi angeli furono precipitati con lui (Ap 12,7-9).
Il dragone non potendo sconfiggere la Donna si indignò grandemente e andò a far guerra (sulla terra) a quelli che restano della progenie di Lei, a quelli che osservano i comandamenti di Dio e si mantengono fedeli al Vangelo di Gesù (Ap 12,17).
13. La caduta di Babilonia: lamenti sulla terra e gioia nei cieli.
Vidi scendere dal cielo un altro Angelo, con gran potenza, e la terra fu illuminata dal suo splendore. Egli gridò con voce potente: E caduta, è caduta la grande Babilonia! E divenuta la dimora dei demoni, il covo dogni spirito impuro, il rifugio di ogni uccello immondo e odioso, perché tutte le genti han bevuto il vino della sua frenetica lussuria e i re della terra hanno fornicato con lei, i mercanti della terra si sono arricchiti per lesorbitante suo lusso! (Ap 18, 2-3)
Poi udii unaltra voce dal cielo, che diceva: Uscite, di mezzo a lei, o popolo mio, perché non siate contaminati dai suoi peccati, e non siate coinvolti nei suoi castighi; perché il cumulo dei suoi peccati sale fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità (Ap 18,4-5).
I re della terra, che con lei fornicarono e presero parte al suo lusso insolente, quando vedranno il fumo del suo incendio, piangeranno e faran cordoglio su di lei, stando a distanza, per paura dei suoi tormenti, e diranno: Sventura, sventura! O grande città, Babilonia, la potente città; in un attimo è venuto il tuo Giudizio (Ap 18,9-10).
Poi sentii nel cielo come una forte voce duna gran moltitudine che diceva:Alleluia! salute, gloria e potenza al nostro Dio; perché veri e giusti sono i suoi giudizi, ed ha giudicato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione ed ha vendicato su di lei il sangue dei suoi servi (Ap 19,1-2).
14. La vittoria di Cristo e la sconfitta del dragone .
Vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Chi vi stava sopra è chiamato il Fedele, il Verace: egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come fiamma di fuoco; sul suo capo cinge molti diademi, e porta scritto un nome, che nessuno conosce se non lui solo; è avvolto in un manto tinto di sangue, e il suo nome è il Verbo di Dio. E gli eserciti celesti lo accompagnano sopra cavalli bianchi, vestiti di bisso candido e puro. Dalla bocca gli esce una spada acuta, per colpire le nazioni. E lui che governerà con verga di ferro; è lui che calca lo strettoio del vino della furibonda ira di Dio Onnipotente. Egli porta sul mantello e sul fianco un nome scritto: Re dei Re e Signore dei Signori (Ap 19,11-16).
Vidi un Angelo che scendeva dal Cielo, tenendo in mano la chiave dellabisso e una grande catena. Egli afferrò il dragone, lantico serpente, che è il diavolo, Satana, e lo incatenò per mille anni (Ap 20,1- 2). E quando saranno finiti i mille anni, Satana verrà sciolto: e uscirà dalla sua prigione a sedurre le nazioni, che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per adunarle a battaglia... E salirono sullampiezza della terra e assalirono laccampamento dei santi e la città diletta. Ma scese un fuoco dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li seduceva, fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli (Ap 20,7-10).
15. Lultimo giudizio
Vidi un gran trono bianco e colui che vi era assiso. La terra e il cielo fuggirono dalla sua faccia, e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono; poi furono aperti i libri; infine fu aperto un altro libro, che è quello della vita, e i morti furono giudicati su ciò che stava scritto nei libri, secondo le loro opere... Poi la morte e linferno furono gettati nello stagno di fuoco ... E chiunque non fu trovato scritto nel libro della vita venne gettato nello stagno di fuoco (Ap 20, 11-15).
CONCLUSIONI:
La vittoria della Luce sulle tenebre ad opera di Gesù Cristo e di Maria SS.ma.Dal peccato originale di Adamo ed Eva ad opera di Satana, la storia della salvezza è un intrecciarsi di vittorie e di sconfitte delluomo nei confronti delle tentazioni del demonio, nemico della verità, della giustizia e della pace. Uno solo è il vincitore del peccato e della morte: Gesù Cristo, luomo-Dio. Egli è quindi il Maestro, il modello di riferimento per arricchire la fede e le opere al fine di raggiungere la perfezione di vita come quella raggiunta dai Profeti, dai Martiri, dai Santi, dai figli cari a Dio Padre verso i quali Satana opera con particolare accanimento e viene sconfitto per il legame che li unisce ai comandamenti di Dio ed al Vangelo di Gesù Cristo che costituisce la nuova ed eterna alleanza tra Dio Padre e lintera umanità attraverso lintercessione amorosa e misericordiosa della Vergine Maria. Infatti nessuno può venire alla Grazia ed entrare nella Gloria di Dio senza Maria, perché Cristo e Maria formano un principio indivisibile sia per produrre la redenzione, sia per realizzarla.
Per ostacolare lazione ingannatrice di Satana e unirci al piano salvifico di Dio Padre, lanima ha bisogno di venir illuminata dalla verità della fede. Come i cuori si dilatano alla fede e ad essa adeguano le opere di vita, linfluenza di Maria SS.ma penetra sempre più profondamente come se fosse stata rimossa una barriera. La sua umiltà, la sua purezza, la sua dolcezza, il suo amore si svelano subito e prendono possesso dellanima; sembra che Dio le abbia dato il diritto materno di formare i suoi figli a propria somiglianza, purché essi abbiano la volontà di riceverla.
La preghiera è un potente antidoto contro le tentazioni di Satana, ma è appunto per questo che il demonio cerca in tutti i modi di ostacolarla in quanto dialogo stretto e confidenziale con Gesù, con Maria, con Dio Padre, con i Santi. Satana cercherà di presentare alla mente e allanima ogni sorta di tentazioni; egli ha bisogno che luomo si trattenga con lui o con se stesso, non con Dio. Quando questo corpo corruttibile avrà rivestito lincorruzione e questo corpo mortale avrà rivestito limmortalità, allora avrà compimento la parola che fu scritta: la morte è stata assorbita nella vittoria. Dovè, o morte, la tua vittoria; dovè, o morte, il tuo pungiglione? (I Cor 15,54-55). Felice luomo che sopporta pazientemente la prova, perché dopo essere stato provato, riceverà la corona di vita, che il Signore ha promesso a coloro che lo amano (Giac 1,12).
Nella lotta tra la luce e le tenebre, tra il Bene ed il male, Dio Padre preannuncia fin dal principio la vittoria della luce attraverso lopera salvifica di Gesù Cristo e di Maria SS.ma il cui Seme schiaccerà la testa del serpente (Satana) e così si realizzerà, come promesso, il Regno Santo di Dio nella Gloria celeste, popolato da tutti i figli che per la fede e le opere risultano scritti nellAlbero della vita.
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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005