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Introduzione:
la pace condizione per larmonia del Creato nel segno di Cristo RedentoreIl Signore Iddio nei sei giorni della Creazione (Gn 1,1. 2,25) vide che tutto ciò che aveva fatto era molto buono cioè corrispondente in modo perfetto allamore santo procedente dal Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Così tutte le cose e gli esser¦ v¦venti creati erano in un rapporto di armonia e in assoluta pace con se stessi, fra di loro e con il Signore Iddio. Questo stato di grazia e di santità originale discende dal riconoscimento di ogni essere di esistere in virtù dellamore di Dio Padre e della SS.ma Trinità e del seguire fedelmente le leggi divine infuse in tutte le fasi della Creazione.
Lordine della Creazione, che è amore, armonia e pace, viene destabilizzato dallazione corruttrice di Satana, lavversario di Dio che si insinua nellordine della creazione portando ribellione, caos e concupiscenza. Con il peccato originale di Adamo ed Eva, ad opera del serpente (Satana), la morte entra nel mondo ed esso rappresenta il più alto attentato alla sovranità di Dio Creatore, perché con il peccato di superbia Satana vuole allontanare luomo e la donna ed i loro discendenti dalla grazia divina in cui si trovavano Adamo ed Eva nel giardino di Eden prima del peccato originale. Tale peccato rompe lamore, larmonia e la pace della creazione in quanto, con la acquisizione della conoscenza del bene e del male, conferisce ad Adamo ed Eva unautonomia morale da Dio. È come se luomo volesse vivere autonomamente senza riconoscere la sovranità delle leggi del Creatore, senza cioè essere a Lui soggetto.
Il Signore Iddio, pur condannando il peccato, non vuole, per il suo infinito amore e misericordia, che i suoi figli siano abbandonati alla disperazione, così, fin dal principio preannuncia la salvezza, la redenzione (cfr. versetto 3,15 della Genesi chiamato protovangelo) che, nella maturità dei tempi, si realizzerà attraverso lIncarnazione del Verbo nel seno dellaVergine Maria per opera dello Spirito Santo, la morte e Risurrezione dellUomo-Dio per realizzare la vittoria sul peccato e sulla morte, ristabilendo con il Giudizio finale larmonia della Creazione mediante la separazione del bene dal male e riportando la pace eterna nella Gerusalemme celeste dove tutte le cose saranno fatte nuove.
1. La pace sia con voi !
La Sacra Famiglia è il simbolo della pace perché in essa vive la grazia divina e la santificazione dellamore, dellobbedienza, dellumiltà, della carità secondo la volontà del Padre e lassistenza dello Spirito Santo. Il termine pace ricorre ripetutamente nel Nuovo Testamento perché Dio mandò la sua parola ai figli dIsraele, annunciando loro la pace per mezzo di Gesù Cristo (At 10,36), ed ancora ... la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Gesù Cristo (Fil 4,7), Il frutto della giustizia è seminato nella pace, a bene di coloro che diffondono la pace (Gc 3,18).
La parola di Dio che cosa indica con il termine pace? Larmonia con Dio e con la SS.ma Trinità è espressione di pace. Lamore misericordioso di Dio nei confronti dei figli peccatori è espressione di giustizia e di pace. Lamore degli uomini verso Dio Padre, la SS.ma Trinità e la Sacra Famiglia è espressione di pace. Lamore delluomo per il prossimo è espressione di pace. Lobbedienza alle leggi divine e del Vangelo è espressione di pace. La storia della salvezza è motivo di realizzazione della redenzione e della pace. La vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte e la sua gloriosa Risurrezione per la salvezza degli uomini è espressione di pace. Il Giudizio finale è espressione di pace. La Gerusalemme celeste, sede di tutti i beati in Cristo, è fonte di pace eterna.
I Vangeli riportano le circostanze in cui Gesù accompagna la parola rivelata con il termine pace: nel discorso della montagna che comprende le otto beatitudini (Mt 5,1-12); nellistruzione agli Apostoli (Mt 10,12-13); nel guarire gli ammalati in cui Gesù si esprime con la significativa frase: Figlia la tua fede ti ha salvata; va in pace e sii guarita dal tuo male (Mc 5,34); nellingresso di Gesù in Gerusalemme (Lc 19,42); nella promessa ai discepoli dellassistenza dello Spirito Santo: Vi lascio la pace, vi dò la mia pace; ve la do, non come la dà il mondo (Gv 14,27); nelladdio agli Apostoli (Gv 16,32-33); nellapparizione agli Apostoli dopo la Risurrezione: Gesù venne e stette in mezzo, e disse loro la pace sia con voi! E, ciò detto, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque gioirono al vedere il Signore. Perciò Gesù ripeté loro di nuovo: La pace sia con voi! Come il Padre ha mandato me, anchio mando voi E, dopo aver così parlato, alitò su di essi, dicendo loro: Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati, saranno loro rimessi, e a chi li riterrete, saranno ritenuti (Gv 20,19-23).
Il saluto di Gesù agli Apostoli dopo la Risurrezione espresso con la frase: La pace sia con voi !, rappresenta lunità spirituale di Gesù con gli Apostoli e la grazia che trasmette loro dopo aver sconfitto il peccato e la morte riportando ad armonia ed amore tutto il Creato e riconsegnando al Padre, dopo il sacrificio della Croce, il mondo nella pace e nella gloria del Suo regno a cui tutti i suoi figli sono destinati se operano secondo i Comandamenti, il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa.
2. Gesù Cristo, Re di Giustizia e di Pace
La fede cristiana si basa su tre cardini storico-teologici: lIncarnazione del Verbo, la passione e morte di Gesù Cristo, la sua gloriosa Risurrezione che costituiscono la struttura del piano divino della salvezza preannunciato da Dio Padre fin dal principio della creazione (cfr. il versetto 3,15 della Genesi), come riparazione al peccato originale compiuto da Adamo ed Eva su istigazione del serpente (Satana).
In ragione di tale peccato, la trasgressione e la morte sono entrati nel mondo interrompendo il rapporto originale tra luomo (e lintera creazione) e Dio Padre, Uno e Trino. Un rapporto di amore, di verità, di giustizia e di pace che viene degradato a causa dellacquisizione da parte delluomo, con un atto di superbia e di disobbedienza alle leggi divine, della conoscenza del bene e del male che si salda così al libero arbitrio delluomo.
Dio Padre, nella maturità dei tempi, invia nel mondo il Figlio Unigenito per vincere, con il sacrificio della Croce e con la Risurrezione, il peccato e la morte e ricondurre il popolo di Dio alla mensa santa del Signore attraverso la redenzione e la salvezza eterna nella giustizia, nella verità e nella pace. Gesù Cristo non è solo lUomo-Dio che costituisce la nuova ed eterna alleanza tra luomo e Dio Padre espiando tutti i peccati del mondo, il cui sacrificio si rinnova in eterno attraverso lEucaristia (istituita da Gesù nellultima cena con gli Apostoli), ma è Sacerdote di Dio dellordine di Mechisedek, Re di Giustizia e di Pace: di Giustizia perché ha sconfitto le menzogne e la corruzione di Satana; di Pace perché ha ricondotto tutti i fratelli in Gesù Cristo allamore eterno con Dio Padre.
3. Maria, Regina della Pace
La regalità di Maria Vergine e Madre trova la fonte di tale sacro riconoscimento nelle Sacre Scritture che rappresentano la parola rivelata da Dio: dal versetto 3,15 della Genesi chiamato protovangelo, allAnnunciazione dellAngelo Gabriele e allIncarnazione del Verbo, alla visita di Maria alla parente Elisabetta, alladorazione dei Magi, alla descrizione della Donna (Maria) secondo lApocalisse di San Giovanni.
Maria è la donna eletta ad accogliere, con la sua purezza e verginità, la natura divina nella natura umana. Così in Maria operano, nel mistero dellIncarnazione, le tre persone della SS.ma Trinità. Questo evento storico teologico con i due successivi: la passione e morte di Gesù Cristo e la sua gloriosa risurrezione, sono fondamentali per la produzione della grazia necessaria alla riconciliazione, al perdono dei peccati e alla salvezza eterna secondo lamore e la misericordia di Dio Padre. Per questo le Sacre Scritture chiamano Maria Piena di grazia e Madre di Dio: una regalità che apre ai suoi figli e fratelli in Gesù Cristo una nuova prospettiva, dalle tenebre alla luce del Trono santo di Dio, dal peccato e dalla morte al ritorno, purificati e santificati per mezzo della Croce, al Padre nella Gerusalemme celeste. Maria è Regina ed Avvocata nostra presso il Figlio Gesù Cristo per la sconfitta di Satana e per la salvezza del popolo di Dio nella gloria degli Angeli e dei Santi. E lei la luce che consola, che purifica, che santifica, che apre le porte del Tempio santo di Dio per la realizzazione della nuova ed eterna Alleanza e per il compimento del piano divino della salvezza.
Nella storia della salvezza Gesù e Maria costituiscono un principio indivisibile per la produzione e la realizzazione della redenzione del popolo di Dio, e sono i costruttori del piano divino della salvezza e i custodi del ritrovato amore, armonia e pace tra luomo e Dio, tra la Creazione e la SS.ma Trinità. Per questo Dio ha eletto Gesù Cristo Re di Giustizia e di Pace, e Maria Regina di Pace in terra e in Cielo.
Maria è portatrice di pace anche per essere lImmacolata concezione, la donna senza macchia di peccato santificata dallo Spirito Santo per accogliere nel suo seno il Figlio di Dio. In questo risiede il suo particolare stato di purezza, di amore, di armonia che la rende per eccellenza Regina della pace.
4. La pace e levangelizzazione del mondo
La Chiesa, istituita da Gesù Cristo, è la custode dei sacri misteri e la continuatrice della missione salvifica di Cristo per levangelizzazione dellintera famiglia umana. Alla Chiesa Cristo ha affidato la missione divina di ricondurre gli uomini alla verità, allamore e alla pace cioè allordine originario della creazione minacciato dallopera trasgressiva e ribelle di Satana. Dio Padre ha dato un ordine divino alla Creazione, Satana, con il suo atto di superbia e di ribellione, ha portato nel mondo il disordine, il caos morale e materiale. Cristo che ha sconfitto il peccato e la morte è il Signore dei Signori, il Re dei Re, il condottiero che ci ripete Io sono la via, la verità, la vita, Io sono il Vivente, Io sono il buon Pastore che porta la pace sotto lala vivificante dello Spirito Santo.
Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, essendo piena di grazia e coperta dallombra dellAltissimo, è la mediatrice tra Dio e i suoi figli e quindi portatrice delle grazie necessarie alla redenzione, alla salvezza e alla evangelizzazione del mondo. Maria e Gesù, in un rapporto indivisibile per la natura umana e divina che li uniscono, sono la guida della Chiesa nella missione affidatale da Cristo nella verità e nella pace senza le quali non ci può essere rispetto per la vita e per la dignità della persona umana (uomo, donna, bambino, anziano; sano, malato o portatore di handicap) e per la libertà e democrazia dei popoli. La verità e la pace sono quindi le basi del processo di evangelizzazione perché per la difesa della verità, della giustizia e della pace Gesù Cristo, lUomo-Dio, si è sacrificato sulla Croce seguendo la volontà del Padre che ci attende purificati e santificati nella Gerusalemme celeste.
Conclusione:
gli operatori di pace saranno chiamati figli di DioMaria e Gesù ci indicano la via per raggiungere la pace dentro di noi, con il prossimo e con Dio. In questo senso la pace è universale e coinvolge lintera creazione per cui i valori cristiani dellamore, della verità e della pace non sono sola persona, ma si estendono a tutta la famiglia umana. E ciascuno deve essere portatore di amore, di verità, di carità, di pace perché siamo venuti al mondo per compiere questa missione secondo i due comandamenti della carità: ama il Signore Dio tuo; ama il prossimo tuo come te stesso.
Matteo, levangelista, riporta il discorso della montagna di Gesù nel quale Comunica ai discepoli le otto beatitudini per essere perfetti ed entrare nel regno di Cristo. Riguardo agli operatori di pace Gesù dice: Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio ! (Mt 5,9). Come Gesù, dopo la Risurrezione, appare agli Apostoli e dice: La pace sia con voi!, così ogni operatore di pace diventa fratello di Gesù e figlio di Dio perché è lo Spirito Santo che lo guida a continuare la missione di Cristo e della Chiesa secondo la volontà del Padre che è amore puro ed eterno.
Secondo lo spirito di amore che Dio ci sollecita di esprimere in ogni nostra opera, preghiamo per la pace del mondo (con la preghiera attribuita a San Francesco dAssisi) in questo Grande Giubileo del 2000:
Signore, fà di me uno strumento della tua pace. Dove è odio, fa che io porti lamore. Dove è offesa, che io porti il perdono. Dove è discordia, che io porti lunione. Dove è dubbio, che io porti la fede. Dove è errore, che io porti la verità. Dove è disperazione, che io porti la speranza. Dove è tristezza, che io porti la gioia. Dove sono le tenebre, che io porti la luce. Maestro, fà che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare; di essere compreso, quanto di comprendere; di essere amato, quanto di amare; poiché è dando che si riceve; perdonando, che si è perdonati; morendo, che si risuscita a vita eterna.Che il Signore Iddio ci abbondi di grazie per la nostra salvezza in Gesù Cristo e nella Vergine Maria, e ci elegga a portatori di pace per ricondurre il mondo allamore, allarmonia e alla pace secondo la Sua volontà a gloria Sua e della SS.ma Trinità.
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ultimo aggionamento 13 giugno, 2009