STUDI |
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Il linguaggio dellAmore
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(seguito)
b. Il profeta è garante dellortodossia della comunità
Il profeta, garante dellortodossia della comunità, mentre rende attuale la Parola è anche abilitato a riconoscere vera la parola che lapostolo trasmette35.
Possiamo riscontrare questo atteggiamento nella critica che M. Speranza oppone alla esegesi razionalista36 e al lassismo morale protestante37, ma soprattutto nella sua appassionata apologia di nostra Madre, la Chiesa, di cui difende la dimensione trascendente, contro la incredulità moderna38.
Dietro a questa posizione leggo lo sforzo virile e sincero di riscoprire il carattere trascendente39 della stessa Rivelazione e quindi di riconoscere vera la parola della Chiesa, fondata sul fondamento degli apostoli e dei profeti40.
La forte dichiarazione negativa accentua in realtà la credibilità di un dogma di fede, di una regula fidei che non può essere misconosciuta; laccento apologetico rivela la volontà ferma di garantire la divinità del Figlio di Dio e lorigine divina della Chiesa.
M. Speranza, infatti, nellimmagine del Cristo Crocifisso riconosce il segno della profonda comunione che unisce il Capo alle sue membra:Figlie mie, Gesù è dal mondo nuovamente crocifisso, schernito, insultato e offeso nella sua Persona e nella sua Chiesa, e noi dobbiamo difendere il suo onore e opporre alle bestemmie e alle negazioni degli increduli la nostra confessione chiara e virile della sua divinità. Ai disprezzi e alle insolenze rispondiamo con ladorazione pubblica, senza timore né rispetto umano, anche se ci dovesse procurare scherni, difficoltà e perfino la morte41.
Pertanto, difendere la divinità di Cristo equivale a difendere la sua Chiesa, che nasce da uno dei segni più espressivi della sua Passione: la ferita al costato, il segno muto e silenzioso che ci parla con leloquenza disarmante dellAmore42 .
c. Il profeta è chiamato ad edificare, esortare e confortare (1 Cor14,37)
Lesortazione a seguire Gesù nel dolore della sua Passione è la costante più evidente del testo che ho scelto come riferimento quasi esclusivo del presente studio: La Pasión.
Linterpretazione delle parole della fase finale della vita di Gesù di Nazareth, la concentrazione sul suo linguaggio fatto di parole e gesti che rivelano la forma archetipa dellamore, nella totale donazione, come forma di realizzazione personale43, sono finalizzate alla edificazione della comunità, delle Ancelle dellAmore Misericordioso, di tutti i cristiani, di tutti gli uomini.
La prima finalità di questi Scritti è aiutare le figlie a spogliarsi degli stracci delluomo vecchio per vestirsi del nuovo44; esortarle a fare una disamina dei loro difetti per raggiungere la pienezza didentità di vere Schiave dellAmore Misericordioso; consolarle di fronte alla difficoltà di camminare sulla salita della santità.
Dove si trova questa pienezza? Nel vivere abbracciate alla croce con il nostro Dio e Signore45; nel crocifiggere noi stesse con Gesù46, nellinchiodare alla croce la nostra volontà, obbedienza, castità e povertà e i nostri appetiti disordinati47; nellamare la croce, un amore che può sopravvenire solo se amiamo Gesù, perché amarlo infonde amore alla croce (el amor a Jesús infunde amor a la cruz); altrimenti sarebbe impossibile e assurdo affrontare la via crucis della vita48.
Come Gesù ha scelto di rimanere unito alla croce per amore alluomo49, per la nostra salvezza50; così unAncella dellAmore Misericordioso deve rimanere unita a Gesù e purificata dalla Grazia, offrirsi come strumento di giustizia per Dio51, per lottare e lavorare affinché tutti gli uomini conoscano e amino Dio52. Come nella morte di croce Gesù, impregnando lultimo atto della sua vita del significato della salvezza del genere umano, realizza in modo compiuto il senso dellesistenza53, così la morte di unAncella è il momento più importante e di maggiore trascendenza di tutta la sua vita54. La grazia di una morte dolce e soave, premio della durezza della Passione, come tutte le grazie, scaturisce solamente dalla croce: Prendi dunque il tuo crocifisso, bacialo molte volte durante il giorno con grande amore e fervore e dal più intimo del tuo cuore digli: Gesù mio, solo per Te voglio vivere; Gesù mio, per Te voglio morire; Gesù mio, voglio essere tua in vita e in morte55.
Qual è il linguaggio di edificazione che la Madre adotta? Un linguaggio diretto, franco, che rimanda linterlocutore a centrarsi su Cristo; non cè spazio per prese di posizione mediocri o pavide, si tratta semmai di contemplare e di incarnare nella propria vita gli innumerevoli segnali dAmore del Buon Gesù. Troviamo luso frequente di domande, sia reali che retoriche, non per umiliare, ma per incoraggiare e indurre al bene; luso di imperativi, di esclamazioni appassionate che denunciano fin nei dettagli atteggiamenti contrari alla vita religiosa e cristiana. Mi sembra perciò prevalente il desiderio di fondare la comunità, i membri della sua Congregazione, sui valori centrali del Vangelo; di mostrare loro licona dellAmore Misericordioso, che deve essere per Las Esclavas limmagine prediletta, quella che parla immediatamente al cuore della persona56, ma che questo desiderio sia quello di una madre che conforta e consola le sue giovani figlie generate nel dolore (cf. Fm 1,10,12) e teneramente amate. Perciò ogni avvertimento: Attente, figlie mie 57, è leco profetica di una Madre che unisce in sé le virtù della fermezza e della dolcezza. La lettura della vita presente della comunità, anche quando appare ammonitrice, si apre sempre alla prospettiva di un futuro di speranza: Oh anima religiosa, sei ancora in tempo. Il cuore e le braccia del buon Gesù sono spalancati per te. Il suo amore e la sua misericordia pronti a perdonarti e ad amarti come prima. Una parola di pentimento, uno sguardo e tutto sarà perdonato58.
Scrive M. Speranza nella Settimana Santa del 1943, rivolgendosi alle figlie e commentando la scena della Passione in cui Gesù è posto di fronte a Barabba da Pilato che grida alla folla il suo Ecce homo:Figlie mie, inculchiamo nel cuore del bambino e di tutti coloro che ci avvicinano le seguenti verità:
Gesù è la salvezza e la vita, perché fuori di Lui non cè salvezza, né per luomo, né per i popoli e le nazioni.
Noi ci salveremo seguendo Gesù nella via della sua dolorosa Passione 59.Ecco il senso della persona di Cristo che il profeta fa emergere. Gesù, innalzato sulla croce, ha compiuto la purificazione dei peccati (Eb 1,3) e ha rinnovato limmagine primigenia di Adamo (Rm 8,27-28) che nellEcce homo è rifulsa di una trasfigurata bellezza per giustificare i suoi fratelli gratuitamente e al fine di manifestare la sua giustizia, di rivelare la sua Misericordia (cf. Rm 3,23-26).
LAmore Misericordioso, rivelato nella Passione di Gesù, riflesso nel suo Volto crocifisso identifica le due prospettive della vita divina nellassioma rahneriano. LAmore dice la natura intima della Trinità immanente, la Misericordia dice lessenza della Trinità economica. Trinità economica ed immanente coincidono e questa identità esprime il cuore della profezia di M. Speranza: lAmore è misericordioso.
Fissando lo sguardo sullAmore Misericordioso Crocifisso e sulla croce, strumento di redenzione, virtù e forza del nostro Dio, M. Speranza ha potuto tradurre il linguaggio della croce in un linguaggio di speranza: il Figlio innalzato sulla croce, ancora oggi Crocifisso, vittima di un Amore che lo spinge a sperimentare tutte le sofferenze di coloro che muoiono in Adamo, mostra definitivamente la portata universale della salvezza.
Gesù Amore Misericordioso comunica ai suoi profeti lansia di far felici gli uomini e sono gli stessi profeti ad incarnare, per primi, il linguaggio dellAmore che tutti possono intendere e imparare. Così ci ha insegnato M. Speranza di Gesù.(segue)
35 R. Fisichella, Profezia, 874.
36 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 67.
37 Cf. Ibid., 61.
38 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 51.
39 R. Latourelle, Teologia della rivelazione, mistero dellepifania di Dio, Assisi (PG) 19919, 261.
40 L. Sartori, Chiesa, G. Barbaglio-S. Dianich, ed., Nuovo Dizionario di Teologia, Cinisello Balsamo (MI) 1988, 122-148, ivi 137.
41 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 106-107: El, hijas mías, es de nuevo crucificado en el mundo, burlado, escarnecido y deshonrado en su Persona y en su Iglesia, y nosotras debemos salir por su honra y oponer a las negaciones y blasfemias de la incredulidad, la confesión clara y varonil de su divinidad y a los desprecios y burlas, responder adorándole públicamente sin cobardía ni respetos humanos aunque esto nos haya de acarrear vilipendios y perjuicios y hasta la muerte.
42 Cf. Ibid., 101. Questa ferita è la señal de amor [ ] que aunque muda y callada [ ] nos habla con alta y penetrativa elocuencia de la excesiva caridad con que nos amó. La scultura del Crocifisso dellAmore Misericordioso ha un cuore dipinto sul petto con la parola latina charitas.
43 R. Fisichella, Oportet philosophari in Theologia, Gregorianum 76 (1995), 527.
44 Cf. M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 5-6. Sono ricorrenti nel linguaggio dellAutrice le metafore paoline.
45 Ibid., 19.
46 Cf. M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 81.
47 Ibid., 80.
48 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 75.
49 Ibid., 25. El amor al hombre è un inciso molto frequente in tutto il volume.
50 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 26.
51 Cf. Ibid., 13.
52 Cf. M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 80.
53 R. Fisichella, Oportet philosophari in Theologia, 531.
54 Cf. M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 99.
55 Ibid., 99. Toma, pues, tu crucifijo, bésalo muchas veces al día con gran amor y fervor, y dile desde lo más íntimo de tu alma: Jesús mío, para Ti solamente quiero vivir; Jesús mío, por Ti quiero morir; Jesús mío, tuya quiero ser en vida y en muerte.
56 Cf. M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 80: la más excelente entre todas las imágenes.
57 Ibid., 42-43. Alerta, hijas mías, que creciendo la tibieza, se enfría la fe [ ] se pierde el amor al buen Jesús.
58 M. Esperanza de Jesús, La Pasión, 43. ¡Oh alma religiosa! Todavía hay tiempo; aún están abiertos para ti el Corazón del buen Jesús, y prontos su amor y misericordia para perdonarte y seguirte come antes.
59 Cf. M. Esperanza de Jesús, Reflexiones para la
semana santa 1943. Roma, 18-24 de abril 1943, El pan 6, Archivo Congregaciones amor
misericordioso [ACAM], Collevalenza (PG) 1996: Inculquemos, hijas mías en el
corazón del niño y de todos los que con nosotras traten estas verdades: Jesùs es
salvación y vida, o sea, que fuera de El non hay salvación para el hombre, ni para las
naciones y pueblos, que nos salvaremos siguiéndole en el dolor de su Pasión, no
posponiéndole a Barabbás, es decir, no dejándole seguir el mal a nuestro apetito
desordenado y pisoteando los honores mundanos, o sea, la soberbia de la vida con la
humildad de la corona de espinas Questa traduzione è a cura di M. Gemma
Brustolin, EAM.
Cf. 1Cor 1,18; At 4,12; 5,21.
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ultimo aggionamento 02 aprile, 2001